Trivialis / Triviale (Pag. 1): comune, frequente, facile da incontrare

Trivialis / e: deriva dal latino  trìvium = incrocio di tre strade e quindi luogo molto frequentato dalla popolazione. Da qui l’accezione di triviale col significato di comune, frequente, facile da incontrare.

 

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui:  Entoloma triviale   (Kauffman) Largent;   Corticium triviale  Speg.;  Septobasidium triviale   Boedijn & B.A. Steinm.;   Cortinarius trivialis   Lange;  Lactarius trivialis   (Fr. : Fr.) Fr.;   Lecanora trivialis    A. Nordin, Sundin, G. Thor & Tønsberg;   Phyllachora trivialis   Speg.;   Xylaria trivialis   Speg.; ecc.

 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

 


 

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Cortinarius trivialis   Lange; relativamente facile da determinare nella foltissima popolazione dei Cortinarius. Fa parte del Sottogenere Myxacium (caratterizzato da cappello e gambo  vischiosi, con gambo non di rado fusoide oppure più o meno ingrossato alla base, ma sempre privo di bulbo  marginato); il  Cortinarius trivialis  ha la caratteristica del gambo adornato da "ghirlande" scagliose-vischiose in rilievo (residui del velo generale); il cappello può variare dal bruno-ocraceo al color miele fino all'olivastro; carne biancastra-ocracea pallida, senza odore e sapore significativi. Molto frequente (fine estate-autunno) nei boschi di latifoglie (soprattutto Pioppi, Querce e anche Betulle).

 


Dal TUTTO FUNGHI Pag. 257, Scheda n° 143: "Cortinarius trivialis  presenta due veli generali di diversa natura: l'uno glutinoso, l'altro membranoso. La non omogenea frammentazione di questi due strati è all'origine della caratteristica ornamentazione  presente sul gambo."

 

  

Cortinarius trivialis; foto di Giovanni Satta

 

 

 

 

 

 

Cortinarius trivialis; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 


 

Cortinarius trivialis; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

Cortinarius trivialis; foto di Tomaso Lezzi


 

 

 

 

 



Cortinarius trivialis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Cortinarius trivialis; foto di Giovanni Baruffa

 

 

 

 

 

 

Cortinarius trivialis; foto di Federico Calledda


 

 

 

 

 

 

 

Cortinarius trivialis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Cortinarius trivialis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

 

 

 

Lactarius trivialis   (Fr. : Fr.) Fr.; trivialis deriva dal latino trivium = incrocio di tre strade e quindi luogo molto frequentato dalla popolazione. Da qui l’accezione di triviale col significato di comune, frequente, facile da incontrare. In effetti  Lactarius trivialis  è comune e largamente diffuso nei boschi di Peccio, anche in zone umide (sfagni, torbiere) con presenza di mirtilli e Betulle.


La sua taglia massiccia, il colore del cappello  sui toni violacei (viola, viola-grigio, viola-brunastro, ma anche crema-carnicino o grigiastro negli esemplari maturi), la (non costante) presenza di guttule più scure sul cappello, la vischiosità di quest’ultimo a tempo umido, il latice  acre e abbondante che rimane bianco se isolato ma che essicca sulle lamelle diventando verde-grigio, la carne biancastra dall’odore un po’ fruttato e grigio-verdastra al taglio: alcuni dei caratteri utili al riconoscimento.


Ulteriore carattere utile al riconoscimento è la macroreazione al giallo-arancio del latice a contatto con l’idrossido di potassio (KOH).


È considerato non commestibile per l’acredine della carne; tuttavia in alcuni paesi del Nord Europa è consumato previa bollitura.

 

 

 

Lactarius trivialis; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 


Lactarius trivialis; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Pietro Curti

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Pietro Curti

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Pietro Curti


 

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Lactarius trivialis; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.