Barlerieae

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Barlerieae
Barleria cristata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Acanthaceae
Sottofamiglia Acanthoideae
Tribù Barlerieae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Acanthaceae
Tribù Barlerieae
Nees, 1847
Generi

Barlerieae Nees, 1847 è una tribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Acantacee.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Barleria L., 1753 il cui nome a sua volta è stato dato in ricordo del domenicano e botanico francese Jacques Barrelier (Parigi, 1606 - 1673).[3][4] Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico, entomologo e fisico tedesco Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck (Reichelsheim, 14 febbraio 1776 – Breslavia, 16 marzo 1858) nella pubblicazione, a cura del botanico, zoologo e antropologo tedesco Carl Friedrich Philipp von Martius (Erlangen, 17 aprile 1794 – Monaco di Baviera, 13 dicembre 1868), "Flora Brasiliensis - 9: 7, 65." del 1847.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Lepidagathis cuspidata
Le foglie
Barleria prionitis
Infiorescenza
Barleria randii
I fiori
Barleria lupulina
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[11]
X, K (5), [C (2+3), A 2+2 o 2] G (2/supero), capsula
  • Il calice è formato da 4 - 5 sepali più o meno liberi (o parzialmente fusi alla base - calice gamosepalo). In Barleria e Lophostachys i sepali (lobi) sono 4, due grandi e due piccoli (calice zigomorfo).
  • La corolla è formata da lunghi tubi (a forma di imbuto o di cilindro espanso verso la gola) e da lembi divisi in 5 lobi con forme ovato-rotondate con il segmento superiore più piccolo degli altri oppure quadrilobato (corolla gamopetala e zigomorfa). In alcune specie (Chroesthes) la corolla è decisamente bilabiata con il labbro superiore a 2 lobi e quello inferiore a 3 lobi. In genere i fiori sono grandi (3 - 6 cm in Acanthostelma); in Lepidagathis sono piccoli. Le colorazioni sono bianco crema, giallo, rosa, blu o porpora. In alcune specie si ha una particolare disposizione dei petali, definita "quinconciale"[12], due esterni, due interni e un quinto con un lato coperto dai due esterni e il lato opposto sovrapposto ai due interni.
  • L'androceo è formato da 4 (a volte 2) stami didinami inclusi o sporgente dalla corolla. Una coppia può essere ridotta o sterile. Possono essere presenti secondo i casi da 1 a 3 staminoidi, a volte recanti delle piccole antere (non fertili). I filamenti possono essere connati alla corolla (alla base o nel mezzo) oppure no. Le antere, basifisse, sono formate da 2 teche (antere biloculari) più o meno uguali, prive di appendici basali e parallele; in Lepidagathis e Lophostachys a volte le antere sono monoteche (specialmente nella seconda coppia di stami didinami, con filamenti più corti). In Chroesthes le teche sono inserite ad altezze diverse. Il disco nettarifero normalmente è presente, ipogino e piccolo. l polline in genere è prolato, 3-colpoporato e reticolato.
  • I frutti, delle capsule substipitate o prive di un gambo basale, hanno delle forme da subellissoidi a ovoidi con 2 - 4 semi. In Chroesthes le capsule sono ridotte o assenti. I semi sono provvisti di un funicolo persistente (il retinacolo è uncinato). I semi hanno delle forme discoidi (o compresse) con superficie pubescente per tricomi igroscopici. Il colore in genere è brunastro.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) quali api, vespe, falene e farfalle, mentre ai tropici anche tramite uccelli quali colibrì (impollinazione ornitogama).[11][13]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Sono possibili anche dispersioni tramite animali (disseminazione zoocora).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'habitat delle specie di questa tribù è relativo alle zone calde e tropicali con una distribuzione quasi cosmopolita (America, Africa, Asia meridionale e Oceania.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa tribù comprende, secondo i vari Autori, 256 generi con 2.770 specie[11] oppure 220 generi con 4.000 specie[2] o infine 221 generi con 3.510 specie[1]. È soprattutto una famiglia con specie a distribuzione tropicale o subtropicale molte delle quali sono usate come piante ornamentali. Dal punto di vista tassonomico è suddivisa in 4 sottofamiglie (compreso il recente inserimento delle Avicennioideae); la tribù di questa voce appartiene alla sottofamiglia Acanthoideae caratterizzata soprattutto dalla presenza di cistoliti nelle foglie.[14]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma della tribù

La monofilia del gruppo Barlerieae è documentata dalle analisi di tipo filogenetico dei nuclei del DNA, ma anche dai dati morfologici. La tribù può essere suddivisa in due cladi: (1) Barleria clade relativo soprattutto ai generi del Vecchio Mondo (Acanthostelma, Golaea, Lasiocladus e Crabbea) insieme al genere cosmopolita Barleria, un gruppo che presenta delle infiorescenze sferiche densamente bratteate e degli stigmi disposti a forma di ventaglio; e (2) un secondo clade Lepidagathis clade, "gruppo fratello" dell'altro, comprendente i generi Lepidagathis e Lophostachys imparentati con il genere Acanthura per il momento considerato incertae sedis la cui posizione tassonomica è ancora incerta. In questo secondo clade la morfologia del polline delle specie del genere Lophostachys è molto simile a Lepidagathis per cui le quindici specie di Lophostachys potrebbero essere ospitate all'interno di Lepidagathis. Per il momento Lepidagathis è polifiletico.[15]

Sinapomorfie per le Barlerieae sono:[15]

  • una precoce estivazione (prefogliazione);
  • particolare disposizione dei petali pentameri embricati ("quinconciale");
  • un particolare tipo di polline.

Nell'ambito della famiglia la tribù Barlerieae fa parte del "core" delle Acanthaceae, ossia del "Cystolith Clade" all'interno del "Retinaculate Clade" (= sottofamiglia Acanthoideae). Nell'ambito della sottofamiglia, Barlerieae risulta inoltre "gruppo fratello" della tribù Andrographideae (il numero di ovuli per ovaia distingue le due tribù una dall'altra).[16]

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato[17], rappresenta la struttura filogenetica della tribù (non tutti i generi sono inclusi).

Composizione della tribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù si compone di 12 generi e 401 specie:[1][18][19]

Genere Specie Distribuzione
Acanthostelma
Bidgood & Brummitt, 1985
Una specie:
Acanthostelma thymifolium (Chiov.) Bidgood & Brummitt, 1985
Somalia
Barleria
L., 1753
250 Aree tropicali del Vecchio Mondo e del Nuovo Mondo
Barleriola
Oerst., 1855
6 Indie occidentali
Borneacanthus
Bremek., 1960
6 Borneo
Boutonia
DC., 1838
Una specie:
Boutonia cuspidata DC.
Madagascar
Chroesthes
Benoist, 1927
3 Cina e Asia (sud est)
Crabbea
Harv., 1838
12 Africa tropicale e Sudafrica
Golaea
Chiov., 1929
Una specie:
Colaea migiurtina Chiov., 1929
Somalia
Hulemacanthus
S. Moore, 1920
Una specie:
Hulemacanthus whitei S.Moore
Nuova Guinea
Lasiocladus
Bojer ex Nees, 1847
5 Madagascar
Lepidagathis
Willd., 1800
100 Aree calde e tropicali del Vecchio Mondo e del Nuovo Mondo
Lophostachys
Pohl., 1831
15 America (tropicale)

Note:

  • (1): Acanthostelma thymifolium in alcune checklist[20] è considerata sinonimo della specie Crabbea thymifolia (Chiov.) Thulin.
  • (2): Studi recenti[21] propongono una circoscrizione del genere formato da due specie: Hulemacanthus novoguineensis (Lindau) Bremek., 1957 e Hulemacanthus densiflorus Bremek., 1957 dove Hulemacanthus whitei è sinonimo della prima specie.
  • (3): Golaea migiurtina in alcune checklist[22] è considerata sinonimo della specie Crabbea migiurtina (Chiov.) Thulin.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Olmstead 2012.
  2. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  3. ^ David Gledhill 2008, pag. 66.
  4. ^ a b Motta 1960, Vol. 1 - pag. 268.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium [collegamento interrotto], su plantsystematics.org. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  6. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  7. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  8. ^ Gouveia 2017, pag. 142.
  9. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 3 febbraio 2018.
  10. ^ Daniel 1993.
  11. ^ a b c d Judd et al 2007, pag. 499.
  12. ^ a b Musmarra 1996.
  13. ^ Pignatti 1982, Vol. 1 - pag. 618.
  14. ^ Judd et al 2007, pag. 501.
  15. ^ a b McDade et al. 2008, pag. 1143.
  16. ^ McDade et al. 2008, pag. 1140.
  17. ^ McDade et al. 2008, pag. 1142.
  18. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 29 gennaio 2018.
  19. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/1.1/browse/A/Acanthaceae/. URL consultato il 29 gennaio 2018.
  20. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-2615183. URL consultato il 2 febbraio 2018.
  21. ^ Wearn et al. 2013.
  22. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-2828346. URL consultato il 2 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]