Misopates

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Misopates
Misopates calycinum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Sottofamiglia Antirrhinoideae
Tribù Antirrhineae
Genere Misopates
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Scrophulariaceae
Tribù Antirrhineae
Genere Misopates
Raf., 1840
Specie
(Vedi testo)

Misopates Raf., 1840 è un genere di piante erbacee o arbustive della famiglia delle Plantaginaceae.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva dal latino botanico e vuole significare "riluttante-aperto".[2] Altre etimologie fanno derivare il termine direttamente dl greco misos ( = odio) e patein (= calpestare), ossia "calpestare questa pianta rovinerebbe la sua bellezza".[3]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal biologo e archeologo statunitense, di origine franco-tedesca Constantine Samuel Rafinesque-Schmaltz (Galata, 22 ottobre 1783 – Filadelfia, 18 settembre 1840) nella pubblicazione "Autikon botanikon. Icones plantarum select. nov. vel rariorum, plerumque americana, interdum african. europ. asiat. oceanic. - Pag 158. 1840" del 1840.[4][5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Misopates orontium
Le foglie
Misopates calycinum
Infiorescenza
Misopates orontium
I fiori
Misopates orontium

Queste piante arrivano ad una altezza massima di 1 metro. La forma biologica prevalente è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[6][7][8][9]

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono fittonanti.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

La parte aerea del fusto è eretta, ascendente e ramosa. La superficie può essere pelosa (ghiandolare-pubescente) oppure glabra.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie disposte in modo opposto alla base e alternato sopra, hanno delle lamine lineari-lanceolate con apice ottuso e margini interi. le foglie superiori sono strettamente lineari. Le foglie possono essere da sessili a brevemente picciolate.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Le infiorescenze sono formate da racemi allungati. I fiori sono subsessili e distanziati.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[7]

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

I frutti sono delle capsule ovoidi gozzute. I semi sono numerosi con teste reticolate-alveolate o crestate. Sono presenti delle strette ali.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo genere è relativa all'areale compreso dal Mediterraneo all'India.

Solamente una specie di questo genere presente sul territorio italiano si trovano anche sulle Alpi. Qui di seguito sono elencati alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione di questa specie:[12].

Comunità vegetale: comunità delle terofitiche pioniere nitrofile.
Piani vegetazionali: collinare e montano.
Substrato: siliceo.
Livello pH: acido.
Livello trofico: basso.
Umidità ambientale: media.
Habitat: campi, colture, incolti, ambienti ruderali e scarpate.
Zona alpina: più o meno tutto l'arco alpino.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo genere (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie[7] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie[8], o anche 117 generi e 1904 specie[13] o 90 generi e 1900 specie[14]) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Antirrhinoideae (tribù Antirrhineae) e si compone circa di una decina di specie.[1][6]

Il numero cromosomico delle specie del genere è: 2n = 16.[6]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La specie di Misopates fino a poco tempo fa erano circoscritte alla famiglia Veronicaceae o Scrophulariaceae a seconda dei vari Autori.[6] L'attuale posizione tassonomica è stata realizzata con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG).[14]

La circoscrizione del genere è ancora in fase di completamento (non tutti gli Autori sono concordi sul numero delle specie di questo genere). Da un punto di vista filogenetico all'interno della tribù Antirrhineae, Misopates occupa una posizione abbastanza centrale. La tribù Antirrhineae è divisa in 6 "gruppi" o cladi; il genere di questa voce è descritto all'interno del gruppo Antirrhinum insieme ai generi Antirrhinum, Acanthorrhinum, Howeliella, Neogarrhinum, Sairocarpus, Mohavea, Galvezia. In questo gruppo Misopates è in posizione "basale" e forma un "gruppo fratello" con il genere Acanthorrhinum.[15][16]

Lista delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Per questo genere sono riconosciute valide le seguenti specie:[1]

Altre specie ancora da definire sono:[1]

Specie spontanee italiane[modifica | modifica wikitesto]

Due sono le specie di questo genere presenti sul territorio italiano:[9]

  • Misopates calycinum (Lange) Rothm., 1956 - Gallinetta calicina: le lacinie del calice sono più brevi della corolla (18 - 22 mm); l'altezza massima è di 8 dm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Ovest Mediterraneo; l'habitat tipico sono i campi, gli incolti aridi e le vigne; la distribuzione sul territorio italiano è relativa al Sud (è una specie rara) fino ad una altitudine di 1.000 m s.l.m..
  • Misopates orontium (L.) Raf., 1956 - Gallinetta comune: le lacinie del calice superano la corolla (10 - 17 mm); l'altezza massima è di 8 dm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo; l'habitat tipico sono i campi, gli incolti aridi e le vigne (su substrato siliceo); sul territorio italiano è presente ovunque (è una specie comune) fino ad una altitudine di 1.000 m s.l.m..

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Misopates, in The Plant List. URL consultato il 25 giugno 2018.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 260.
  3. ^ Etimologia fanerogame, pag. 76.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 25 giugno 2018.
  5. ^ Archive.org, p. Autikon botanikon. URL consultato il 16 giugno 2018.
  6. ^ a b c d Kadereit 2004, pag. 378.
  7. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 493.
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  9. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 541.
  10. ^ Musmarra 1996.
  11. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 522.
  12. ^ AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 204.
  13. ^ Olmstead 2012.
  14. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  15. ^ Vargas et al. 2004.
  16. ^ Albach et al 2005.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]