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rivista annuale - numero 3 - anno III - dicembre 2020 c onfronto Studi e ricerche di storia dell’arte europea 3/2020 Nuova serie ep editori paparo c onfronto Studi e ricerche di storia dell’arte europea 3/2 020 Nuova serie ep editori paparo Dipartimento di Scienze Umane Confronto Studi e ricerche di storia dell’arte europea Numero 3 - Anno III nuova serie Dicembre 2020 rivista fondata da Ferdinando Bologna Direttore Pierluigi Leone de Castris Comitato scientifico e dei garanti Gian Giotto Borrelli Caroline Bruzelius Maria Calì Stefano Causa Rosanna Cioffi Joseph Connors Federico De Melis Daniela del Pesco Stefano Gallo Francesco Gandolfo Riccardo Lattuada Pierluigi Leone de Castris Tania Michalsky Riccardo Naldi Antonello Negri Alessandra Perriccioli Marinetta Picone Petrusa Giovanni Romano † Sebastian Schütze Jesús Urrea Carmela Vargas Stefania Zuliani Comitato di redazione Luigi Coiro Mariadelaide Cuozzo Stefano De Mieri Antonio Denunzio Federica De Rosa Teresa D’Urso Gianluca Forgione Maria Rosaria Marchionibus Augusto Russo Elisabetta Scirocco Ornella Scognamiglio Antonella Trotta Isabella Valente Segreteria di redazione Serenella Greco (coordinamento) Luigi Abetti, Giulio Brevetti Italia Caradonna, Maria Grazia Gargiulo Armando Lamberti Referenze Fotografiche Avellino, Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, p. 126 Avellino, Olivo Scibelli, pp. 122-123 Aversa, Giuseppe Panza, pp. 130, 142-145, 148, 150, 153 Aversa, Alessandra Ruberti, pp. 84-90, 224-225 Caserta, Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, p. 147 Como, Biblioteca del Seminario, p. 78 Firenze, Archivio Alinari, pp. 34, 42 Firenze, Agata Chrzanowska, pp. 105, 109 Fondi, © Light on the Studio, p. 116 Francoforte, © Städel Museum – ARTOTHEK, p. 121 L’Aquila, Luca Benedetti, p. 71 L’Aquila, Biblioteca Salvatore Tommasi, p. 62 L’Aquila, Francesco Cardarelli, pp. 64, 66, 68, 70 L’Aquila, SABAP per la città dell’Aquila e i Comuni del Cratere, p. 72 Maddaloni, Italia Caradonna, pp. 116, 127-128, 130, 133 Marigliano, Marco Casciello, pp. 114, 119, 121, 172, 177, 179-180, 182, 184 Napoli, Archivio Gian Giotto Borrelli, p. 51 Napoli, Archivio di Stato, pp. 171, 181 Napoli, Archivio Parisio, pp. 43 Napoli, Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”, pp.76, 78 Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, p. 129 Napoli, Gennaro Piezzo, p. 168 Napoli, Raffaele Staiti, pp. 171, 181 Napoli, Soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli, pp. 107, 125, 152 Napoli, Università degli studi Suor Orsola Benincasa, Fondazione Pagliara, pp. 212, 215-220 Napoli, Massimo Velo, p. 48 New York, Metropolitan Museum of art, p. 152 Nola, Antonia Solpietro, pp. 120-121 Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Dèpartement des Estampes et Photographie, pp. 78, 100, 104 Parigi, IRTH (Institut de recherche et d’historie des textes), p. 77 Salerno, Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, pp. 150-152 Salerno, Soprintendenza ABAP per le provincie di Salerno e Avellino, pp. 135 Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda, p. 125 Valladolid, Museo Nacional de Escultura, pp.160, 163 n, p. 169 Traduzioni Barbara Angelini Progetto grafico editori paparo © 2020 editori paparo srl - Roma via Boezio 4C - 00193 Roma editori@editoripaparo.com Euro 40,00 ISSN 1721-6745 ISBN 978 88 31983 549 Castello dei Landriani Beni Culturali Vidigulfo - Pavia Sommario 5 Il rifacimento settecentesco nella chiesa di Santa Chiara a Napoli Raffaele Mormone (da Studi in onore di Riccardo Filangieri, Napoli 1959, III, pp. 85-103) 35 Aggiunte alla veste settecentesca della chiesa di Santa Chiara a Napoli Gian Giotto Borrelli 59 L’ambone duecentesco di San Paolo ad Peltuinum presso Prata d’Ansidonia Claudia Cerroni 75 Da Bologna a Napoli: il ms. VII.AA.8 della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” Andrea Improta 83 Gli affreschi di San Salvatore piccolo a Capua: una testimonianza bizantina in terra angioina Maria Rosaria Marchionibus 101 The Misfortune of Two Angevin Infants Tombs in Santa Chiara, Naples and an Overlooked Drawing for Aubin-Louis Millin Adrian S. Hoch 115 Alla ricerca di Antonello del Perrino Pierluigi Leone de Castris 143 Giovan Battista Graziano: considerazioni e novità documentarie su un pittore aversano seguace di Marco Pino Paola Improda 161 Aniello Stellato a Hearst Castle: il busto reliquiario del Battista già in collezione Las Almenas Luigi Coiro 169 La riconfigurazione settecentesca della chiesa dell’Annunziata di Giugliano Luigi Abetti, Antonio Nardelli 191 «tutt’altro che per amore d’elogi e di difese». Pagine su Raffaello a Napoli in anni di guerra, tra storici dell’arte, artisti e critici militanti Federica De Rosa 205 L’opera come processo: riflessioni sull’arte nell’era della meta-tecnologia Olga Scotto di Vettimo Recensioni 213 Tra realtà e rêverie: Pietro Scoppetta, un ‘italiano di Parigi’ nella Napoli della Belle époque Maria Adelaide Cuozzo 223 Recensione a Maria Rosaria Marchionibus, Campania picta. Temi colti e schemi desueti negli affreschi tra i secoli VIII e XII Armando Lamberti 229 Recensione a Stefano L’Occaso, La pittura a Mantova nel Quattrocento Italia Caradonna 234 Abstract 237 Indice dei nomi 160 Aniello Stellato a Hearst Castle: il busto reliquiario del Battista già in collezione Las Almenas Luigi Coiro Nella vita degli imperatori c’è un momento, che segue all’orgoglio per l’ampiezza sterminata dei territori che abbiamo conquistato (…): è il momento disperato in cui si scopre che quest’impero che ci era sembrato la somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo senza fine né forma, che la sua corruzione è troppo incancrenita perché il nostro scettro possa mettervi riparo, che il trionfo sui sovrani avversari ci ha fatto eredi della loro lunga rovina. (I. Calvino, Le città invisibili) È irresistibile la suggestione esercitata da Quarto potere (Citizen Kane, 1941)1 quando si ha a che fare con le collezioni del magnate statunitense dell’editoria William Randolph Hearst (1863-1951), al quale Orson Welles (1915-1985) si era ispirato, persino troppo puntualmente, per il protagonista, Charles Foster Kane, che impersonò nel lungometraggio da lui scritto, diretto e interpretato. Per quanto l’accumulo di «estatuas, huertos, palacios, piletas de natación, diamantes, vehículos, bibliotecas, hombres y mujeres» da parte di Kane – magna pars del principale dei «dos argumentos» individuati da Borges nel recensire il film2 – aderisca quasi perfettamente all’«incontinente collezionismo di Hearst»3, nel caso in questione il binomio ormai inscindibile Hearst/Kane è rinforzato da un ‘terzo uomo’, Welles in persona, e dalla sua ‘ossessione spagnola’4. Condivisa (o meglio contesa) con Ernest Hemingway a partire dal controverso doppiaggio di The Spanish Earth (1937)5, questa passione del cineasta trovò il suo acme cinematografico nell’incompiuto Don Quixote6 lungo un percorso inaugurato da Rapporto confidenziale (Mr. Arkadin, 1955) – dopo il quale «Welles would continue to explore his own personal vision of Spain for the rest of his career»7 –, e fu probabilmente nutrita proprio dall’immersione profonda, per quanto mediata, nel regno di Hearst. Dalla volontà di restituire, seppure in termini fantasmagorici, la faraonica grandiosità della tenuta californiana di Hearst a San Simeon, La Cuesta encantada, scaturì Xanadu8: «una recreación historicista, que amalgama tendencias y estilos muy variados, principalmente de ascendencia española»9. Soprattutto dalla Spagna proveniva, infatti, «the loot of the world» – come recita l’obituary dello «Xanadu’s landlord» nel finto notiziario News on the March che apre in analessi il racconto10 –, ‘il bottino del mondo’ destinato essenzialmente al complesso di residenze edificato a San Simeon su progetto dell’architetto Julia Morgan tra il 1919 e il 1922 (Casa del Mar, Casa del Monte, Casa del Sol e infine la Casa Grande)11. Non sorprende, dunque, che lo studio più completo e sistematico dedicato alla «destrucción del patrimonio artístico español» tra 1800 e 1950 rechi per sottotitolo W.R. Hearst: «El gran acaparador» e affianchi in copertina i volti di Kane/Welles e di Hearst12. Per dare più compiutamente sfogo alla sua «fiebre acaparadora», all’inizio degli anni Venti Hearst aveva fondato la International Studio Art Corporation quale canale privilegiato per questa imponente attività collezionistica: le opere acquistate e raccolte in diversi depositi erano poi smistate nelle varie residenze (Los Angeles, San Francisco e soprattutto San Simeon)13. Specialmente tra le ricche magioni della West Coast, l’ex Nuova Spagna, imperversava in quegli anni il cosiddetto Spanish revival style14 e la messa all’asta nel 1927 a New York della collezione del terzo conte di Las Almenas, José María del Palacio y Abárzuza (18661940), a dispetto delle leggi già vigenti in Spagna in materia di esportazione di opere d’arte, «represented the zenith of Americas’s appetite for Spanish pieces»15. Già nel 1921 Julia Morgan aveva ricevuto una prima proposta per l’acquisto della collezione ma la riluttanza di Hearst a comprare in blocco non fu vinta neanche dall’inventario stilato nel 1925 da Arthur Byne e Mildred Stapley, coppia di formidabili quanto spregiudicati procacciatori di opere d’arte europea per il mer- 161 A pag. 160 1. Aniello Stellato (attr.), busto-reliquiario di San Benedetto da Norcia. Valladolid, Museo Nacional de Escultura, inv. CE0286. 2. Aniello Stellato (qui attr.), busto-reliquiario di San Giovanni Battista. San Simeon, Hearst Castle. 3. Aniello Stellato (attr.), busto-reliquiario di San Damiano. Valladolid, Museo Nacional de Escultura, inv. CE0465. 4. Aniello Stellato (attr.), busto-reliquiario di San Sebastiano. Valladolid, Museo Nacional de Escultura, inv. CE0463. di San Simeon e, tra le undici sculture di legno policromato, anche un elegante busto-reliquiario di San Giovanni Battista (fig. 2) ancora oggi in una Suite Sitting Room della Casa Grande19. Nel catalogo di vendita curato da Byne e Stapley (con la collaborazione di Ercole Canessa per «tapestries and italian objects»), il «reliquary bust of St. John, wood imitating bronze» è presentato, con una generica ma non del tutto fuorviante datazione al Sedicesimo secolo, col seguente commento: cato americano, dal 1916 corrispondenti in Spagna della Hispanic Society of America, fondata nel 1904 a New York da Archer Milton Huntington, e autori, a partire dal 1914, di una serie di volumi tematici e illustrati dedicati all’arte spagnola16. Sicché, dopo infruttuose negoziazioni con alcuni musei, tra i quali il Metropolitan Museum di New York, Byne si accordò con Otto Bernet e Hiram H. Parke dell’American Art Association e così 447 pezzi della collezione Las Almenas – definita dal New York Times «the most important collection of Spanish art ever to arrive in this country» – furono infine esposti e battuti all’asta nella sede newyorkese dell’associazione a Madison Avenue tra l’8 e il 15 gennaio del 192717. Come scriveva egli stesso a caldo a Julia Morgan nel febbraio del 1927, Hearst «decided to buy only the finest things» per San Simeon, aggiudicandosi un nutrito gruppo di pezzi, «for the most part of a much higher grade that we have had heretofore», tanto da vagheggiare di fare di «the ranch (…) a museum of the best things that I can secure»18. Molte opere andarono infatti ad arredare gli appartamenti padronali «The Saint gathers his lamb to his breast and holds his shepherd’s crook [curved top missing]. Features and hands are fine and sensitive, more the delicate Italian than the traditional sturdy Spanish St. John. An extraordinary metallic tint was secured for the flesh while the hair and camel-skin mantle are in heavy gold, the two tones making a striking contrast. The bust stands on its original carved and gilded base»20. La pur stringata descrizione non difetta di un certo acume nel cogliere aspetti stilistici conciliabili più con una tradizione scultorea italiana legata ancora alla cultura figurativa cinquecentesca che con quella iberica coeva, tanto da risultare per certi versi in sintonia con i giudizi, talvolta non entusiastici – «frialdad academistica y (…) clasicismo correcto y a menudo inexpresivo» –, però ben focalizzati su alcuni elementi-chiave, spesi in anni recenti a proposito della gran parte di una consistente serie di busti-reliquiario custoditi nel Museo Nacional de Escultura di Valladolid21. Si tratta di una sessantina circa di ricetti antropomorfi, sostanzialmente omogenei per epoca e stile, sebbene di due tipologie lievemente differenti: tutti dorati quanto a vesti, capigliature e attributi iconografici e argentati nei volti e nelle mani, ma parte, i più piccoli (circa 40 cm di altezza) con incarnati di- 162 pinti a olio e parte, i più e più grandi (circa 50 cm di altezza) con la finitura in argento lasciata a vista; un’omogeneità complessiva che non agevola, peraltro, la distinzione dei pezzi disordinatamente confluiti nell’Ottocento nel Museo Provincial de Bellas Artes di Valladolid (dal 1933 Museo Nacional) tra quelli originariamente pertinenti ai due armadi-reliquario dell’Annunciazione e della Stimmate di San Francesco – realizzati da Juan de Muniátegui e bottega su disegno dell’architetto Francisco de Mora, con ante richiudibili dipinte entro il 1606 da Vicente Carducho – già nel convento francescano di San Diego d’Alcalà22, e quelli provenienti invece dalla cappella-reliquiario del convento domenicano di San Pablo, documentati al 160823. Entrambi gli insediamenti monastici vallisoletani furono patrocinati da Francisco Gómez de Sandoval y Rojas (1553-1625), primo duca di Lerma, che ne finanziò i lavori tra il 1603 e il 1606 e la cui doppia parentela con Pedro Fernández de Castro (1576-1622), settimo conte di Lemos e vicerè di Napoli tra 1610 e 1616, certamente favorì fruttuosi contatti con l’am- biente artistico partenopeo dai quali scaturirono i due Angeli custodi del monastero di San Blas de Lerma, pure patrocinato dal potentissimo valido di Filippo III d’Asburgo24. Gli Angeli di San Blas, come anche i più grandi tra i busti-reliquiario di Valladolid, con mani e volti argentati, sono stati attribuiti ad Aniello Stellato da Leone de Castris che, sulla base di fonti, documenti d’archivio e confronti, dal 2007 ha preso a ricostruire, seguito poi da altri studiosi, la fisionomia artistica e il catalogo di questo notevole scultore25 la cui produzione finora meglio individuata è tenuta assieme sul piano stilistico «dalla stessa ricchezza esornativa, dallo stesso movimento contrappuntato degli arti, dalla stessa classica monumentalità e insieme dalla stessa sfinata grazia tardomanierista»26. I raffronti esperibili col San Damiano (cm 57x42x33; fig. 3), col San Benedetto da Norcia (cm 56x41x32; fig. 1), col San Sebastiano (cm 59x39x25; fig. 4) e con non pochi degli altri busti di Valladolid accomunati da un’integrale emulazione di oro e argento nelle finiture del legno, lasciano poco spazio a 163 dubbi: vi si riscontrano le stesse «eleganza, sinuosità di movimento e insieme classicità [che] sono d’altronde le carte che Stellato esibisce in tutte le sue sculture», non solo nei busti-reliquiario vallisoletani ma anche, ad esempio, in quelli «più modesti (e tuttavia esuberanti)» delle chiese di San Leone e di Santa Maria del Gamio a Saracena, in Calabria27. Del resto, nonostante le ingenti dispersioni e distruzioni verificatesi nel corso dell’Ottocento e ancora nello scorso secolo, stanno emergendo negli ultimi anni non pochi ‘focolai’ spagnoli, certo di minore entità rispetto a quello di Valladolid, con raccolte più o meno ampie e varie di busti-reliquiario in legno di provenienza napoletana databili in massima parte alla prima metà del Seicento28. Il San Giovanni Battista doveva senz’altro appartenere ad uno di questi nuclei: possibile proprio a uno dei conventi di Valladolid? Nel catalogo d’asta del 1927, appena prima della datazione, è registrata la provenienza del busto: «From the Escorial»29. Da una nipote del conte di Las Almenas apprendiamo che «éste acostumbraba a visitar el monasterio, pues allì tenia su confesor»30: una traccia quantomeno flebile considerando le ramificazione dei contatti di Las Almenas e la vastità della sua collezione, costituita da mobili, dipinti e sculture, in particolare di Quattro e Cinquecento, destinati alla sua residenza madrilena di Calle Serrano e soprattutto allo stravagante palazzo detto del Canto del Pico, edificato tra 1920 e 1922 a Torrelodones, in provincia di Madrid, donato al Generale Franco dopo essere stato dichiarato monumento nazionale nel 1930 dalla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando sulla base di una relazione di Elías Tormo31. Peraltro il Conte – che godeva appunto di poderose entrature politiche, oltre che di buona stampa32 – non sempre conosceva, o era reticente a dichiararla, l’origine dei suoi ‘acquisti’, come nel caso dei busti in legno policromato raffiguranti, secondo José Martì y Monsò, Isabella la Cattolica e Giovanna la Pazza, di cui era entrato in possesso entro il 190633. Riuscì inoltre a mettere le mani su alcune colonne gotiche con capitelli del castello di Curiel (Valladolid)34, già in rovina, e addirittura su opere della Certosa di Miraflores di cui sponsorizzò non proprio disinteressatamente i lavori di restauro35. Il recente passaggio sul mercato antiquario di un busto-reliquiario di San Cosma (cm 55x35x26), provvidenzialmente intercettato ed acquistato dal Museo Nacional di Valladolid per riaccoppiarlo al San Da- miano (cm 57x42x33; fig. 3)36, non solo conferma quanto già noto e deducibile da antichi inventari (del 1768, con aggiunte entro il 1791)37, ovvero che nel Museo giunse solo una parte dei due nuclei, ma anche che, probabilmente in più di un momento, un certo numero di busti fu indebitamente sottratto a vantaggio di collezioni private. Potrebbe essere il caso anche del busto-reliquiario di San Giustino donato al Museo Diocesano de Arte Sacro di Bilbao dall’antiquario biscaglino Antonio Otaño38, la cui pertinenza al nucleo del convento di San Pablo pare trovare una sponda nella Memoria de todas las santas reliquias que el excmo. sr. duque de Lerma da y entrega a su monesterio de San Pablo39. La stessa Memoria registra, tra le tante, anche la reliquia «de San Juan Batista, un artexo de dedo y otras reliquias»40. Il duca di Lerma, infatti, fu specialmente devoto al Santo e nel suo oratorio privato è inventariata, nel 1610, «una caja de pino, número 94, liada y clavada, en que está la figura de la cabeza de San Juan Bautista, en un plato de peltre, en una caja de madera negra con sus vidrieras»41. Una predilezione di certo amplificata dall’uso, ben radicato nell’immaginario spagnolo, della figura del Battista per simboleggiare il favorito del re42: non di rado «in poetry and even sermons, Lerma was compared to John the Baptist, a religious metaphor for the herald of the king, an intercessor and the spiritual brother of the king» – come, ad esempio, nell’auto sacramental di Lope de Vega Las bodas entre el Alma y el Amor divino (1604), celebrativo delle nozze di Filippo III e Margherita d’Austria – sicché «this imagery would later find its way into the churches Lerma patronized, in the profusion of commissioned paintings and sculptures depicting John the Baptist»43. Certamente non erano pochi i presunti resti terreni del Precursore circolanti all’epoca nel mondo cattolico. Sono tuttavia propenso a ritenere che la reliquia inventariata a fine Settecento nel convento di San Pablo albergasse proprio nel busto Las Almenas oggi a Hearst Castle, che non solo stilisticamente, ma anche nei connotati tecnici più minuti – le basi ottagonali con identiche decorazioni, oltre che le misure (cm 58,42x38,1x22,86) – si inserisce disinvoltamente nella schiatta della gran parte degli altri busti di santi ancora custoditi nel Museo. Prima di essere ricondotte all’alveo partenopeo queste opere, ad esempio il San Benedetto da Norcia (fig. 1) e il San Sebastiano (fig. 4), così come 164 altri esempi presenti in diversi centri della Spagna «de este tipo de escultura que se convirtió para sus poseedores en un rasgo de prestigio social», erano per lo più riferite ad «algún taller relacionado con la corte»44; una lettura che, specie in presenza di armadi-reliquiario architettonicamente strutturati e con ante richiudibili, era incoraggiata da un prestigioso modello di riferimento, ovvero l’impressionante collezione escorialense di reliquie raccolta da Filippo II45, e anche dal fatto che Valladolid, a lungo capitale nel Cinquecento, per volere di Filippo III era tornata brevemente ad esserlo, a scapito di Madrid, tra il 1601 e il 1606, proprio durante il valimiento del duca di Lerma. D’altronde lo stesso «tratamiento escultórico, de gran corrección y clasicismo»46 – ancora «la suprema misura italiana»47, si potrebbe dire – riscontrabile nella gran parte degli esemplari di que- sta fortunata genia, nei migliori fra essi è percorso sempre da una sottile inquietudine formale esaltata, peraltro, dal gioco cromatico dei metalli preziosi in un raffinato equilibrio che aderisce perfettamente ai dettami tridentini, tanto da rendere tali manufatti espressione tra le più tipiche e diffuse della devozione post-conciliare48. Fa, infine, un certo effetto pensare che Welles nel 1954 avesse girato per il suo primo film ‘spagnolo’, Mr. Arkadin, la scena potentemente goyesca della mascarada nel chiostro del Colegio de San Gregorio, sede del Museo Nacional di Valladolid49 – roccaforte oggi non meno di allora contro la dispersione del patrimonio artistico spagnolo, soprattutto scultoreo –, a due passi da un complesso di opere una cui pedina, e tra le più belle, era finita Oltreoceano tra le ‘grinfie’ dell’alter ego del più iconico dei suoi personaggi. * 5 In memoria di Gennaro Borrelli e Margarita Estella, insostituibili maestri negli studi sulla scultura. Note 1 R.L. Carringer, The Making of Citizen Kane, Berkeley 1985 (ed. revisited 1992), ed. it. Come Welles ha realizzato Quarto potere, trad. di M. Bizzarri, Milano 2000; Orson Welles’s Citizen Kane: A Casebook, a cura di J. Naremore, Oxford-New York 2004; J. Rosenbaum, Discovering Orson Welles, Berkeley-Los Angeles 2007. 2 Tema funzionale però al secondo, «muy superior», ovvero «la investigación del alma secreta de un hombre, a través de las obras que ha construido, de las palabras que ha pronunciado, de los muchos destinos que ha roto»; J.L. Borges, El Ciudadano, in «Revista Sur», 83, agosto 1941. 3 U. Eco, Dalla periferia dell’Impero. Cronache da un nuovo medioevo, Milano 2003, pp. 13-14, in part. Le fortezze della solitudine [1975], nel capitolo Nel cuore dell’Impero: viaggio nell’iperrealtà; cfr. R.L. Kagan, The Spanish Craze: America’s Fascination with the Hispanic World, 1779-1939, University of Nebraska Press 2019, p. 284. Quanto la contraddittoria figura di Hearst si prestasse già a inizio Novecento a ricreazioni romanzesche è testimoniato dal ‘cameo’ offertogli da Jack London nel fantapolitico e distopico Il tallone di ferro (The Iron Heel, 1908); in una certa misura è modellato su Hearst anche il personaggio del milionario Jo Stoyte, protagonista di Dopo molte estati (After Many a Summer Dies the Swan, 1939), primo romanzo ‘americano’ di Aldous Huxley che forse ispirò in parte anche Welles e il co-sceneggiatore Herman J. Mankiewicz; cfr. J.E. Walsh, Walking Shadows: Orson Welles, William Randolph Hearst, and ‘Citizen Kane’, Madison-London 2004, pp. 71, 248. 4 J. Cobos Sainz, Orson Welles: España como obsesión, Valencia 1993; E. Riambau, Orson Welles: una España inmortal, Valencia 1993; M.A. Gear, At the End of the Street in the Shadow: Orson Welles and the City, London-New York 2016, pp. 257-282 (In the Land of Don Quixote). Documentario di Joris Ivens alla cui sceneggiatura collaborò anche John Dos Passos (S. Cavatorta, D. Maggioni, Joris Ivens, Milano 1979, pp. 48-49): la lettura del testo di Hemingway fu affidata a Welles, ma lo scrittore, insoddisfatto, pretese di utilizzare la sua come voce narrante; cfr. M.A. Gear, op. cit., p. 23. 6 Il film fu completato da Jesús Franco nel 1992. Tra le opere ‘spagnole’ di Welles successive a Mr. Arkadin, oltre ad alcuni documentari della serie Around the world (1955) per la televisione americana e Nella terra di don Chisciotte (1961) per la Rai, è il caso di citare lo shakespeariano Falstaff (Chimes at Midnight; Campanadas a medianoche, 1965), Storia immortale (Une Histoire immortelle, 1968) e F come falso (Vérités et mensonges; F for Fake 1973). 7 M.A. Gear, At the End of the Street in the Shadow cit., p. 258. 8 La scelta del nome Xanadu (Candelù nel doppiaggio italiano), antica città della Mongolia il cui mito fu ravvivato nell’Ottocento da Samuel Taylor Coleridge – Kubla Khan: or A Vision in a Dream (1797), in Christabel, Kubla Khan, and the Pains of Sleep, London, John Murray, 1816; ed. cons. La ballata del vecchio marinaio; Kubla Khan, introduzione di E. Canepa, traduzione di A. Cerni, Milano 1994 –, facendo il paio con quella del nome del protagonista pare riecheggiare direttamente Marco Polo, che narra di «una cittade ch’è chiamata Giandu, la quale fee fare lo Grande Kane che regna, Coblai Kane. E àe fatto fare in questa città uno palagio di marmo e d’altre ricche pietre; le sale e le camere sono tutte dorate e è molto bellissimo marivigliosamente» (Il Milione, f. 74). 9 M.J. Martínez Ruiz, Xanadú vs. Hearst Castle. El “castillo español” de Ciudadano Kane, in Estudios de Historia y Estética del Cine. 50 Aniversario de la Cátedra de Cine, a cura di J. Castán Lanaspa, R. Pérez de Castro, I.R. Fiz Fuertes, Valladolid 2015, p. 184. 10 «Contents of Xanadu’s palace: paintings, pictures, statues, the very stones of many another palace – a collection of everything so big it can never be cataloged or appraised; enough for ten museums; the loot of the world». 11 M.L. Levkoff, Hearst, the collector, Los Angeles 2008. 165 12 J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, La destrucción del patrimonio artístico español. W.R. Hearst: “El gran acaparador”, Madrid 2012. 13 Ivi, p. 517. 14 Ivi, p. 586. 15 V. Kastner, Hearst Castle: The Biography of a Country House, New York 2000, p. 109. 16 J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, op. cit., pp. 267, 333-336. 17 Ivi, p. 587. 18 V. Kastner, Hearst Castle: The Biography of a Country House, New York 2000, p. 108. 19 Ivi, p. 109; V. Kastner, J. Seely, San Simeon’s Collection of Ceremonial Objects, in «The Magazine Antiques», CLXI 2002, 4, p. 138 e seguenti; J. Seely, The Hearst Castle, San Simeon. The Diverse Collection of William Randolph Hearst, in «Southeastern Antiquing & Collecting Magazine», consultato online all’indirizzo www.go-star.com/antiquing/hearst_collection.htm; J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, op. cit., p. 588. 20 Important Mediaeval and Early Renaissance works of art from Spain: sculptures, furniture, textiles, tapestries and rugs, collection of conde de las Almenas, Madrid, Spain, catalogo a cura di M. Stapley Byne, A. Byne, E. Canessa, New York 1927, p. 56, n. 125. 21 M. Arias Martínez in Museo Nacional Colegio de San Gregorio. Colección: seleccion de obras, a cura di M. Bolaños Atienza, Madrid 2009, p. 174. A proposito dell’audace attribuzione – «un apprezzamento non da poco» – a Jacopo Sansovino di uno dei busti-reliquiario trafugati dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci di Napoli e transitato nel 2007 sul mercato antiquario, è stato anche rilevato come «l’aria composta e altezzosa» e la persistenza della «cultura classicista» e della «tradizione illustre del Cinquecento più canonico» rivelino «l’ambito della scultura in legno napoletana (…) più ambizioso ed accademico di quanto ci si potrebbe aspettare»; R. Casciaro, Sculture disperse del Seicento napoletano: recuperi e scoperte, in Sculture e intagli lignei tra Italia Meridionale e Spagna, dal Quattro al Settecento, atti del convegno internazionale di studi, Napoli 2015, a cura di P. Leone de Castris, Napoli 2015, pp. 75-85. 22 M. Arias Martínez in Museo Nacional Colegio de San Gregorio, cit., pp. 172-173. 23 Idem, Miscelánea de reliquias y relicarios vallisoletanos, cit., p. 194 (sulla base di L. Cabrera de Córdoba, Relación de las cosas sucedidas en la corte de España, desde 1599 hasta 1614, Madrid 1857, pp. 349-350). 24 R. Alonso Moral, La scultura lignea napoletana in Spagna nell’età del barocco: Presenza e influsso, in Sculture di età barocca tra Terra d’Otranto, Napoli e la Spagna, cat. mostra, Lecce, 20072008, a cura di R. Casciaro, A. Cassiano, Roma 2007, p. 77; cfr. anche L. Coiro, Los relicarios del convento de San Diego de Valladolid; Los ángeles dorados del Monasterio de San Blas de Lerma, in Visiones cruzadas. Los virreyes de Nápoles y la imagen de la Monarquía de España en el Barroco, a cura di I. Mauro, M. Viceconte, J.-L. Palos, Barcelona 2018, pp. 173-174. 25 P. Leone de Castris, Nomi e date per la scultura in legno di primo Seicento fra Napoli e le province: dai busti del Gesù a quelli di Tricarico, in La scultura meridionale in età moderna nei suoi rapporti con la circolazione mediterranea, atti del convegno internazionale di studi, Lecce 2004, a cura di L. Gaeta, Galatina 2007, II, pp. 8-10; Idem, Sculture in legno di primo Seicento in Terra d’Otranto, tra produzione locale e importazioni da Napoli, in Sculture di età barocca tra Terra d’Otranto, Napoli e la Spagna, cit., pp. 29-31, 160-165, nn. 5-6; R. Alonso Moral, La scultura lignea napoletana in Spagna nell’età del barocco: presenza e influsso, ivi, p. 77; P. Leone de Castris, 1550-1650. Le immagini della devozione tridentina, in Sculture in legno in Calabria dal Medioevo al Settecento, cat. mostra, Altomonte 2008-2009, a cura di Idem, Napoli 2009, pp. 45-49, 170-186, nn. 23-27; Idem, Verità istorica, realismo, fasto, decoro, nobiltà ed emulazione del metallo prezioso. Fortuna e caratteri di statue e busti-reliquiario a Napoli e nelle province tra fine Cinquecento e inizio Seicento, in Scultura lignea. Per una storia dei sistemi costruttivi e decorativi dal Medioevo al XIX secolo, atti del convegno, Serra San Quirico-Pergola 2007, a cura di G.B. Fidanza, L. Speranza, M. Valenzuela, «Bollettino d’arte», volume speciale, 2011, pp. 164-167; Idem, Ancora su Giovan Battista Gallone e sul commercio e la circolazione mediterranea delle sculture in legno napoletane di primo Seicento, in Abruzzo: un laboratorio di ricerca sulla scultura lignea, a cura di G. Curzi, A. Tomei, «Studi Medievali e Moderni», XV, 2011, 1-2, pp. 270-271; G.G. Borrelli, Sulla presenza di Camillo Mariani a Napoli e la decorazione marmorea di San Paolo Maggiore, in Sant’Andrea Avellino e i teatini nella Napoli del Viceregno spagnolo, a cura di D.A. D’Alessandro, Napoli 2011, II, pp. 45-47; P. Leone de Castris, Angeli custodi fra Napoli, la Spagna e le province, in La cultura ispanica nella Calabria del Cinque-Seicento. Letteratura, storia, arte, a cura di D. Gagliardi, Soveria Mannelli 2013, pp. 257-270; M.M. Estella, El relicario de las Agustinas de Salamanca, in Sculture e intagli lignei tra Italia meridionale e Spagna, dal Quattro al Settecento, atti del convegno internazionale di studi, Napoli 2015, a cura di P. Leone de Castris, Napoli 2015, pp. 56-57; P. Leone de Castris, Ritorno a Stellato, in Per le Arti e per la Storia. Omaggio a Tonino Cassiano, a cura di V. Cazzato, R. Poso, G. Vallone, Galatina 2017, pp. 112-119; S. De Mieri, La ‘Madonna del Cielo’ di Santa Maria in Piazza a Fondi e altre aggiunte al catalogo di Aniello Stellato, «celebre intagliatore», in «Confronto. Studi e ricerche di storia dell’arte europea», n.s., I, 2018, pp. 89-103. 26 P. Leone de Castris, Ritorno a Stellato, cit., p. 117. 27 Ivi, pp. 117-118. 28 Si vedano, a titolo di esempio, il gruppo del monastero delle clarisse di Monforte de Lemos – peraltro inviato al cenobio dalla figlia e dal genero del duca di Lerma (R. Alonso Moral, La scultura lignea napoletana in Spagna nell’età del barocco, cit., p. 77; M. Sáez González, Del Reino de Nápoles a las Clarisas de Monforte de Lemos. Escultura del siglo XVII en madera, Lugo 2012, passim) – e quello del monastero di Santa Clara a Medina de Pomar – legato al patrocinio di Juan Fernández de Velasco, VI Condestable de Castilla – studiato e riconosciuto come napoletano da J. Montero Delgado, C.A. González Sánchez, P. Rueda Ramírez, R. Alonso Moral, De todos los ingenios los mejores. El Condestable Juan Fernández de Velasco y Tovar V Duque de Frías (c. 1550-1613), Sevilla 2014, p. 149, e R. Alonso Moral, Un mapa de la escultura en España durante il Seicento, in Scultura in legno policromo d’età Barocca. La produzione di carattere religioso a Genova e nel circuito dei centri italiani, atti del convegno internazionale (Genova, 3-5 dicembre 2015), a cura di L. Magnani, D. Sanguineti, Genova 2017, pp. 623-625; cfr. anche A.Á. Barrón García, J. Criado Mainar, Bustos-relicario napolitanos de 1608 en la Colegiata de Borja, in «Cuadernos de Estudios Borjanos», LVIII, 2015, p. 86. 29 Important Mediaeval and early Renaissance works of art from Spain, cit., p. 56, n. 125. 30 J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, op. cit., p. 588, nota 182. 166 31 J.M. Merino de Cáceres, La colección de arte del conde de Las Almenas, in «Descubrir el arte», 44, 2002, pp. 98-100; M.J. Martínez Ruiz, Luces y sombras del coleccionismo artístico en las primeras décadas del siglo XX: el Conde de Las Almenas, in «Goya», 2005, 307-308, pp. 281-294. 32 «El Conde de las Almenas acaba de adquirir un precioso retablo del Renacimiento español, fechado en 1551, con objeto de colocarlo en la nueva parroquia de la Concepción, que se está construyendo en la calle de Goya, en la cual posee una capilla y cripta para enterramientos, pues la nueva iglesia tiene este grande privilegio. El retablo procede de una iglesia que amenaza ruina, en la provincia de Cuenca, y con su adquisición podrán hacerse las obras de reparación de ese templo, y al mismo tiempo conservarse el altar, que iba á venderse para el Extranjero»; Miscelánea, in «Arte español. Revista de la Socieda de Amigos del Arte», II, 1913, 5, p. 250. 33 «Adquiriò el Sr. Conde los retratos escultòricos sin màs antecedentes que aquellos que supieron ò quisieron darle sus immediatos poseedores, reduciéndose à decir que procedian de tierra de Castilla, lo cual algo es, aunque muy poca cosa»; J. Martì y Monsò, Bustos de dona Isabel la Catolica, in «Boletin de la sociedad castellana de excursiones», IV, 1906, 47, p. 555. 34 M.J. Martínez Ruiz, Luces y sombras del coleccionismo artístico en las primeras décadas del siglo XX: el Conde de Las Almenas, in «Goya», 2005, 307-308, p. 284. 35 Eadem, Las aventuradas labores de restauración del Conde de las Almenas en la Cartuja de Miraflores, in «Goya», 2006, 313314, pp. 289-304. 36 M. Arias Martínez, Miscelánea de reliquias y relicarios vallisoletanos. Un recorrido a través de algunas fuentes escritas, in Conocer Valladolid 2016/2017. X Curso de patrimonio cultural, Real Academia de Bellas Artes de la Purísima Concepción de Valladolid, 7-30 novembre 2016, a cura di E. Wattenberg García, Valladolid 2018, p. 197, nota 25. 37 J. Rodríguez Díez, Dos memorias escurialenses inéditas sobre reliquias del monasterio de San Pablo de Valladolid, in «Ciudad de Dios. Revista Agustiniana», 213, 2000, 2, pp. 485-528. 38 A.Á. Barrón García, J. Criado Mainar, op. cit., pp. 88-89. 39 J. Rodríguez Díez, op. cit., p. 526. 40 Ivi, p. 525. 41 Memoria de los relicarios, cruces, candeleros, ornamentos y otras cosas que quedaban en el cuarto que el Señor Duque de Lerma tenía en el Monasterio de San Pablo de Valladolid, donde lo habían de tener y guardar los Padres depositarios y el sacristán de dicho Monasterio a disposición de dicho Señor. Valladolid 18 de Abril de 1610, in A. Paz y Mélia, Series de los más importantes documentos del Archivo y Biblioteca del Exmo. señor Duque de Medinaceli, I-II, Madrid 1915, I, Histórica, pp. 182, 185; cfr. M. Arias Martínez, Miscelánea de reliquias y relicarios vallisoletanos, cit., p. 196. 42 A. Feros, Kingship and Favoritism in the Spain of Philip III, 1598-1621, Cambridge University Press 2000, pp. 103-104. 43 L.A. Banner, The Religious Patronage of the Duke of Lerma, 1598-1621, Ashgate 2009, p. 30. 44 M. Arias Martínez in Obras del Museo Nacional de Escultura, catalogo della mostra itinerante, 1997-1999, Madrid 1997, catt. 11-12, pp. 54-57. 45 P. Leone de Castris, Nomi e date per la scultura in legno di primo Seicento fra Napoli e le province, cit., pp. 20-22. Cfr. B. Bassegoda, El Escorial como Museo, Barcelona 2003; si veda anche Las reliquias del Real Monasterio del Escorial, trascrizione, introduzione e indici di B. Mediavilla Martín, J. Rodríguez Díez, Madrid 2005. 46 M. Arias Martínez in Obras del Museo Nacional de Escultura, cit., catt. 11-12, p. 56. 47 Il concetto, valorizzato anche da Gennaro Borrelli in un volume seminale per le ricerche sulla scultura in legno nel Meridione d’Italia (G. Borrelli, Il presepe napoletano, Roma 1970, p. 149 e sgg.), è tratto da uno dei passaggi più illuminanti tra i vari all’interno di un saggio fondativo per gli studi sulla scultura del Cinquecento a Napoli (F. Bologna, Problemi della scultura del Cinquecento a Napoli, in Sculture lignee nella Campania, cat. mostra, Napoli 1950, a cura di Idem, R. Causa, Napoli 1950, p. 162): «Il Gomez-Moreno escogita nel 1931 una teoria secondo cui dal Quattrocento fiorentino partirebbero due filoni, l’uno purista e colto che dal Ghiberti giungerebbe sino all’idealismo di Michelangelo, l’altro vitale, immediato, che da Donatello giungerebbe sino al Bernini (sic!) e che per via attrarrebbe, ne “la evolución del clasicismo” gli spagnoli (Ordoñez e de Siloe). Il Wethey, sulla stessa traccia, trova che della Sepoltura di Cristo nel coro di Barcellona Donatello sarebbe stato contento, ed è convinto che “Ordoñez and Diego de Siloe were most Italianate of all spanish Renaissance sculptors in their adherence to classical principles and ideal beauty”. Eppure proprio su quest’ultima affermazione è impossibile trovarsi d’accordo. Perché se qualcosa non fu mai intesa dai focosi e tenerissimi spagnoli, questa fu proprio la suprema misura italiana, quella rispondenza metrica, calibrata delle cose, quel meditato cercare la verità per la fantasia, nel canone inderogabile di artescienza, che fu la densissima scoperta dei fiorentini nel primo trentennio del Quattrocento». 48 P. Leone de Castris, Verità istorica, realismo, fasto, decoro, nobiltà ed emulazione del metallo prezioso, cit., pp. 164-167. 49 M. Clemente de Pablos, Orson Welles y el Museo Nacional de Escultura. La controversia de Valladolid, Valladolid 2016. 167 Abstract scene of the diocese of Sulmona-Valva. By reconstructing the complex historical events of the diocese, it becomes possible to shed light on its unusual patronage, an aspect that has not been dealt with in depth until now. Aggiunte alla veste settecentesca della chiesa di Santa Chiara a Napoli Da Bologna a Napoli: il ms. VII.AA.8 della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” Gian Giotto Borrelli In the third volume of Studi in onore di Riccardo Filangieri (1959), Raffaele Mormone (1920-2008) published a study on the appearance of the Church of Santa Chiara before it was heavily bombed on August 4, 1943. His research was based mainly on trial papers held at the Archivio di Stato in Naples. In 1745 the architect Martino Buonocore claimed no small number of credits with the administration of the Santa Chiara convent for the projecting and directing of works there. The documentation, although fragmentary, sheds light not only on what may be considered the most important reconfiguration of a Gothic monument in Naples but also on the relations between clients and architects in Naples in the mid-1700s. Mormone’s study, like the one he did on Domenico Antonio Vaccaro, is a veritable ‘trailblazer’ for a reexamination of the 17th century in Naples, not only in regards to architecture but also for painting and the decorative arts, which at his time were totally lacking in bibliographical references. L’ambone duecentesco di San Paolo ad Peltuinum presso Prata d’Ansidonia Claudia Cerroni In Abruzzo, in the Church of San Nicola di Bari in Prata d’Ansidonia, there is an ambo that is hard to interpret, although well known in the artistic panorama of southern Italy. It has awakened the interest of several scholars, who have been concerned mainly to describe its formal and decorative elements. The present paper, situating this liturgical installation in the light of a local tradition of church furnishings, provides an analysis of its iconographic and iconological features. It also makes a suggestion as to where the ambo may have stood in its original location, namely the Church of San Paolo ad Peltuinum, and discusses its contextualization within the sacred space. Lastly, it sets the ambo in the Andrea Improta Critical studies have dealt for some time now with the important role played by Bolognese codes in the formation and development of Neapolitan manuscript illumination between the second half of the 13th century and the early decades of the 14th. However, it is no easy matter to recognize the Emilian manuscripts that circulated in Naples. The relatively few ones known so far are mainly about law, a circumstance due to the important role Bologna played in the production of juridical studies. For this very reason it is particularly significant to have been able to associate ms. VII.AA.8 in the Naples National Library – a commentary on the Psalms by Pietro Lombardo – with the Angevin Naples environment. The codex, of Emilian provenance and datable between the late 12th century and early 13th, was already in Naples by the early 14th century when a French miniaturist well known to critical studies added two illuminated initials to f. 2r. It has not yet been ascertaned how the codex got to Naples, but it was still being consulted in the 15th and 16th centuries, when its presence is attested at the Augustinian convent in the town of San Giovanni a Carbonara. Gli affreschi di San Salvatore piccolo a Capua: una testimonianza bizantina in terra angioina Maria Rosaria Marchionibus The present article analyzes frescoes in the apse of the Capua Church of San Salvatore Piccolo, focalizing on the oriental and occidental cultural components that enliven them, taking into account the Grecian presence in Campania at the turn of the 14th century. The patron of the frescoes is identified as a personage who has never yet been taken into consideration in 234 critical literature, «domina Galgana dicta Greca», abbess from 1286 to 1339 of San Giovanni delle Monache in Capua, from which the church of San Salvatore piccolo depended. The Misfortune of Two Angevin Infants Tombs in Santa Chiara, Naples and an Overlooked Drawing for Aubin-Louis Millin Adrian S. Hoch L'articolo prende in esame le vicende dei sepolcri trecenteschi realizzati nella chiesa napoletana di Santa Chiara per due infanti della casa reale angioina, Maria d’Angiò (†1328) e Ludovico di Durazzo (†1344). I pochi documenti d’archivio noti, completati dalle fonti erudite napoletane della tarda età moderna, consentono di ricostruire le diverse ubicazioni e l’allestimento di queste tombe, probabilmente più soggette a manipolazione rispetto alle altre proprio perché riservate a bambini. Tuttavia, questi fanciulli della casa d’Angiò e le loro memorie sepolcrali hanno attirato l’attenzione dei francesi che nel tardo XVIII secolo hanno promosso un’idea nazionalistica della Napoli angioina, tra i quali Aubin-Louis Millin (17591818). Un disegno eseguito per lui, a lungo passato pressoché inosservato, contribuisce a chiarire la storia materiale di questi monumenti, finora piuttosto nebulosa, prima del loro riallestimento neogotico e della loro quasi totale distruzione durante la Seconda guerra mondiale. Gli accidenti della storia, dunque, fanno di quest’immagine realizzata per Millin una testimonianza significativa delle sculture funerarie degli infanti angioini di Napoli, oggi in gran parte scomparse. Alla ricerca di Antonello del Perrino Pierluigi Leone de Castris But for Colantonio, lauded by Summonte in 1524 as the only local artist worthy of mention in the whole preceding century, only a few of whose works are known with certainty, Quattrocento painting in Aragonese Naples is all about works without names and names without works – names such as Jacopo Barreta, Paolo Burriello, Francesco Alopo, Aniello Abbate, Minichello Battipalla, Aniello and Francesco Busanna, Bartolomeo de Gaudio di Capua, Renzo Cannabacciolo, Marchitello Gallo, Angelo Porpora, Luca da Napoli, Nicola Zoppo, Andrea Baia, and Giovanni di Giusto. A San Nicola di Bari stolen in 1993 from the Church of Santa Maria di Portanova in Naples and recently recovered, dated 1471 and initialed «A. de C. p[inxit]», makes it possible now to try and identify the most significant of these ‘names without works’, that of Antonello da Capua, painter and embroiderer under Alfonso and Ferrante d’Aragona, documented between 1441 and 1492, and perhaps identical with the artist known under the name of Antonello da Gaeta or del Perrino, likewise active as a court painter and embroiderer for the same kings of Naples between 1441 and 1488. Moreover, comparison with the initialed painting allows the name of Antonello da Capua, or del Perrino, to be attributed with some works most of which were done with the rare technique of tempera on canvas, like the Madonnas and Saints in the Museo Campano in Capua, once thought to be by Colantonio or Jacomart, painted in 1449 for Gabriele Mastrilli and the Church of Sant’Angelo in Palco a Nola, or the Madonnas, done later, in the churches of Sant’Antonio a Maddaloni and Santa Maria del Popolo in Torella dei Lombardi (1484). Giovan Battista Graziano: considerazioni e novità documentarie su un pittore aversano seguace di Marco Pino Paola Improda The artistic personality of Giovan Battista Graziano from Aversa has been studied almost exclusively in connection with the activity of Marco Pino in southern Italy. The quite consistently sustained quality of his works, all of which are in peripheral locations, calls for a deeper analysis of his opus. The present essay seeks to bring order into the corpus of his paintings in the light of new documentary evidence while adding an acquisition to his catalogue, signed and dated. A critical reinterpretation of his works justifies the inclusion of Graziano in the generation of painters, subjects of the Kingdom of Naples, who catered to the demands of art patrons in the 1570s and 1580s for works that were toned down from the expressive fury of Mannerist formulas imported into southern Italy by Marco Pino and characterized instead by a firm adhesion to the devotional requirements of the Counter Reformation. 235 Aniello Stellato a Hearst Castle: il busto reliquiario del Battista già in collezione Las Almenas Luigi Coiro Among the works of art in Hearst Castle (San Simeon, California) there is a reliquary bust of St. John the Baptist in silvered and gilded wood, bought by W.R. Hearst in 1927 at the auction in New York of the Madrid collection of Count de Las Almenas. Having linked the bust to others held at the Museo Nacional de Escultura in Valladolid coming from the convents of San Pablo and San Diego – both of which had been commissioned by the Duke of Lerma, valido under Philip III of Spain – the present contribution proposes that the sculpture be assigned to the Neapolitan artist Aniello Stellato, who was probably the author of a large number of these two series of Valladolid reliquaries (1606-1608), and advances the hypothesis of a possible connection with the collection in the convent of San Pablo. tolani in 1942, and continue with pages written in Naples or by Neapolitan artists during the Second World War and in the years immediately following. The passages re-edited or published for the first time were by Luigi Pepe Diaz, Paolo Ricci, and Guglielmo Peirce, all of whom openly opposed the Fascist regime, as did Ortolani himself, expressing themselves in writing, especially Ricci and Peirce, and paying the consequences of their political choices. Although their writings were typologically different – a monograph in Ortolani’s case, notes in manuscript form by Pepe Diaz, an article in the Communist Party newspaper L’Unità by Ricci, a passage in a novel by Peirce – what links these pages, besides the personal relationships among their authors, is that they all turned to Raffaello in one of the most painful historical moments of the past century in order to speak of patriotism, Italy, liberty, and civilization. L’opera come processo: riflessioni sull’arte nell’era della meta-tecnologia La riconfigurazione settecentesca della chiesa dell’Annunziata di Giugliano Olga Scotto di Vettimo Luigi Abetti, Antonio Nardelli The present study, taking up a line of research that emerged during the last two decades of the last century, partakes in the broader discussion of the relations between ‘center’ and ‘periphery’ in the Late-Baroque period and, specifically, between Naples and certain centers in Campania where the Late-Baroque arose in the 1740s. Systematic study of the artistic patronage of the Annunziata Church in Giugliano in the 18th century reveals that that Sacred Institution embraced the architectural, pictorial, and urbanistic culture of the capital city of the Kingdom – a circumstance not to be taken for granted considering that Roman architectural culture prevailed in the neighboring town of Aversa. «tutt’altro che per amore d’elogi e di difese». Pagine su Raffaello a Napoli in anni di guerra, tra storici dell’arte, artisti e critici militanti Tracing the developments of the critical debate on relational art, with particolar reference to studies by Nicolas Bourriaud on relational aesthetics and the more recent reflections by Claire Bishop, the present essay intends to propose a new contextualization of the issue, stressing the incisive influence of digital culture and the role played by the Network and New Media in art. What is proposed, then, is a theoretical interpretation that regards the function of the artist in a trans-disciplinary perspective, with some encroachments especially into the field of social sciences. In fact, the passage from Postmodern to the era of ‘meta-technology’ has made it urgent to reformulate the interpretive categories for art, taking a different approach to art work, to be understood as process, and also to its social function. Offered as a ‘gift’ in an epoch in which the ‘exchange’ takes place mainly over the Network, the work of art-celebration-event creates connections with the territory and the community that redefine critical perspectives on the theme of relational and participatory public art. Federica De Rosa In the year of the quincentennial celebrations of the death of Raffaello (1520), it is fitting to begin with the monograph on the artist published by Sergio Or236 Indice dei nomi Abbate, Aniello, 115 Abbate, Francesco, 56; 141; 156 Abbate, Nicola, 172 Abbiusus, canonico, 71 Abetti, Luigi, 52; 54; 185-186; 189 Abruzzese, Alberto, 209 Accardo, Giovanna, 189 Acerbo, Giuseppina, 53; 112 Aceto, Francesco, 53; 65; 73; 97; 111-112 Acheimastou-Potamianou, Myrtal, 98 Adriani, Fiammetta, 186 Afeltra, Andrea, 137 Agosti, Giovanni, 229; 233 Agresti, Livio, 150 Aime, Marco, 208; 210 Ajello, Giovanni Battista, 113 Alabiso, Annachiara, 53 Alberti, Leon Battista, 204; 231 Alfano da Termoli, 65 Alfano, arcivescovo di Capua, 83 Alfonso d’Aragona, vedi Alfonso V d’Aragona Alfonso II d’Aragona, duca di Calabria e re di Napoli, 118; 134 Alfonso V d’Aragona, I di Napoli, 115-116; 118; 120-123; 124; 126; 132; 134; 139 Alighieri, Dante 192 Allegri, Antonio detto il Correggio, 192; 199; 231-232 Allegro, Fortunato, 137; 154-155 Alonso Moral, Roberto, 166 Alopo, Francesco, 115 Althann, Michael Friedrich von, cardinale e viceré di Napoli, 38 Alvino, Domenico, 37 Amendola, Giorgio, 196 Amirante, Giosi, 54, 187 Anastasia Farmacolitria, santa, 223 Andrea, Alfred J., 97 Andreas, prevosto, 71 Angelico da Vicenza, 129 Angelillo, Fiorella, 112 Angelo Antonelli da Capua, 134; 136; 138; 141 Angiolillo, Marialuisa, 137 Angjeli Murzaku, Ines, 97 Antinori, Ludovico Antonio, 59-62; 64; 73-74 Antonello da Capua, vedi del Perrino, Antonello Antonello da Messina 118-119; 127; 132 Antonio di Puccio Pisano, detto Pisanello, 116; 119; 137; 229-230; 233 Apollo, santo, 65-66; 68-69 Archipenko, Aleksandr Porfirevi , 196 Arco, Carlo d’, 232 Arcuccio, Angiolillo, 115; 131; 137; 139-140; 177; 187 Arcuno, Ugo, 200 Arena, Maria Paola, 113 Aretino, Pietro, 192 Argan, Giulio Carlo, 202-203 Argenziano, Pasquale, 138 Arias Martínez, Manuel, 166-167 Aristotele, 99 Arpone, Antonio, 182-184 Arquié-Bruley, Françoise, 111 Astarita, Giuseppe, 174-177; 179; 184 Astrapas, Michele, 91; 95 Aula, Cristoforo, 44 Avanzi, Beatrice, 203 Avella, Leonardo, 139 Avril, François, 77; 79-81 Baia, Andrea, 115 Baldacci, Paolo, 203 Baldelli, Francesca, 111 Balzola, Andrea, 208; 210 Bandera, Sandrina, 233 Banner, Lisa A., 167 237 Barba, Gaetano, 182-185; 189 Barbara di Brandeburgo, vedi Barbara di Hohenzollern Barbara di Hohenzollern, detta Barbara di Brandeburgo 230 Barberio, Giuseppe, 174; 176 Barbieri, Carlo, 221 Barbillon, Claire, 110 Barbone Pugliese, Nuccia, 154; 156 Barletta, Clemente, 130 Barone, Nicola, 111; 136-137 Barone, Rosaria, 97 Barrella, Nadia, 138 Barreta, Jacopo, 115 Barreto, Joana, 137 Barrientos, Maria, 220 Barrón García, Aurelio Á., 166-167 Basile, Agostino, 169; 171; 176; 179; 180; 185-189 Bassi, Bruno, 210 Bastullo, Saverio, 189 Battipalla, Minichello, 115 Baudelaire, Charles, 193 Bazzoni, Guido, 233 Befulco, Pietro, 134 Beinaschi, Giovanni Battista, 173 Belbello da Pavia, vedi Luchino Belbello da Pavia Belli, Gaetano, 182 Bellini, Giovanni, 232 Bellofatto, Nicola, 139 Bellosi, Luciano, 84-85; 97 Belting, Hans, 99 Benati, Daniele, 73; 141 Benedetto XIV (Prospero Lorenzo Lambertini), papa, 188 Benjamin, Walter, 210 Berenson, Bernard, 139; 193; 202 Berghaus, Günter, 204 Bernari, Carlo, 200; 204 Bernet, Otto, 162 Bertaux, Émile, 111-112 Bertelli, Gioia, 99 Bertini, Giovanni, 113 Bettini, Sergio, 190 Bideri, Ferdinando, 213 Bideri, Luciano, 220 Biffi, Federico, 233 Bigarelli, Guido, detto Guido da Como, 65; 73 Bignardi, Massimo, 213; 221-222 Bilotta, Maria Alessandra, 79-80 Bishop, Claire, 206; 209-210 Bisogno, Serena, 57; 188 Bizzarri, Manuela, 165 Blasco Esquivias, Beatriz, 189 Bloch, Herbert, 97-98 Blunt, Anthony, 53; 187 Bo, Carlo, 203 Boccioni, Umberto, 196 Böhme, Gernot, 207; 210 Boiano, Francesco, 45-47 Bolaños Atienza, María, 166 Boldini, Giovanni, 215 Bologna, Ferdinando, 38; 53-54; 79; 84; 97; 127; 134; 136-138; 141; 167; 202-203 Bolzoni, Marco Simone, 150; 157 Bonet Correa, Antonio, 189 Bonifacio di Monferrato, 85 Bonito, Delia, 42 Bonito, Delia Urania, 56 Bonito, Domenico, 56 Bonito, Giuseppe, 52 Bonito, Ludovico, 44 Bonito Oliva, Achille, 203 Borea, Evelina, 154; 157; 158 Borges, Jorge Luis, 161; 165 Borrelli, Gennaro, 165; 167 Borrelli, Gian Giotto, 112; 166; 180; 188-190 Borromini, Francesco, 188 Boschini, Marco, 192 Bösel, Richard, 189 Bossaglia, Rossana, 203 Boto Varela, Gerardo, 74 Bottai, Giuseppe, 203 Botticelli, vedi Filipepi, Alessandro Bottigliero, Matteo, 50; 180 Bourget, Paul, 221 Bourne, Molly, 233 Bourriaud, Nicolas, 205-206; 209210 Bouts, Dirk, 137; 141 Bova, Giancarlo, 97-99 Braca, Antonio, 141 Bracco, Roberto, 214; 221 Bragaglia, Anton Giulio, 200 Brancaccio, Candida Maria, 49 Brandi, Cesare, 54; 202 Braque, Georges, 196 Bresciano, Giovanni, 136-137 Brizio, Anna Maria, 193; 203 Brown, Elisabeth A.R., 97 Bruzelius, Caroline, 53 Bucarelli, Palma, 202 Bugatti, Gian Andrea di Bellino, 231 Buonarroti, Michelangelo, 191 Buono, Silvestro, 149 Buonocore, Gaetano, 39-40; 45; 50 Buonocore, Martino, 174 Burns, Howard, 233 Burriello, Paolo, 115 Busanna, Aniello, 115 Busanna, Francesco, 115 Byne, Arthur, 161-162 Cabrera de Córdoba, Luis, 166 Cacciapuoti, Giuseppe, 172 Cacciapuoti, Nicola, notaio, 185; 186 Cacciapuoti, Nicola, pittore, 173; 182; 185-186 Caglioti, Francesco, 55; 112; 140 Caiazza, Vito, 45 Caiazzo, Cherubino, 81 Caillé, Alain, 210 Calderini, Chiara, 74 Calvano da Padova, 118-119; 134; 141 Calvino, Italo, 161 Camera, Matteo, 111-112; 134; 141 Campanelli, Adele, 74 Campbell, Donald A., 97 Campbell, Lorne, 141 Campeglia, Maria Paola, 52 Canepa, Ettore, 165 Canessa, Ercole, 162; 166 Cangiano, Cesare, 37 Cangiano, Gennaro, 37 Cangiullo, Francesco, 198; 221 Cannabacciolo, Renzo, 115 Cannatelli, Nicola, 184 Canonico, Andrea, 42 Canorio, Andrea, 52 Cantelmo, Giosuè, 115 238 Cantilena, Giovanni Pietro, 56-57 Cantone, Gaetana, 54; 56; 186-187; 189 Capaccio, Giulio Cesare, 35; 53 Capece Scondito, Nicoletta, 50 Capone, Aniello, 54 Capone, Gaetano, 213 Capozzi, Rocco, 202; 204 Cappellieri, Alba, 189 Cappiello, Leonetto, 216; 220 Capuano, Pietro, 76; 85-86 Caracciolo, Marino, 132 Caracciolo del Sole (famiglia), 115 Caradonna, Italia, 141 Carafa (famiglia), 43; 132; 140 Carafa, Carlo, vescovo, 144; 155 Carafa, Diomede, 132; 140 Carafa, Rosa, 141 Carapezza, Marco, 202 Caravita, Luisa, 50 Carbonell i Buades, Maria, 136 Cardillo, Girolamo, 159 Cardillo, Nicola, 115 Cardillo, Tommaso, 116; 137 Cardinali, Marco, 202 Carducho, Vicente, 163 Careri, Enrico, 222 Carifi, Antonio, 138 Carillo, Saverio, 54; 138 Carletti, Lorenzo, 203 Carlo d’Angiò, duca di Calabria, 77; 101; 112 Carlo di Durazzo, conte di Gravina e duca di Durazzo, 102; 105 Carmignano, Antonia, badessa, 37 Carrà, Carlo, 195-196; 198 Carrà, Massimo, 204 Carrara Valdambrini, Maria, 222 Carrara, Pietro, 222 Carratelli Pugliese, Giovanni, 97; 141 Carringer, Robert L., 165 Casciaro, Raffaele, 166 Casoni, Lorenzo, 36 Cassiano, Antonio, 166 Castagna, Marco, 210 Castán Lanaspa, Javier, 165 Castellani, Francesca, 204 Castells, Manuel, 207-208; 210-211 Castelnuovo, Enrico, 97 Castiñeiras, Manuel, 74 Catalani, Luigi, 113 Catalano, Dora, 136 Catalano, Maria Ida, 54; 203 Catello, Corrado, 189 Caterino, Cirillo, 128-129; 139-140 Cattaneo, Annalisa, 157 Causa, Raffaello, 38; 54; 120; 138; 167; 187; 203 Causa, Stefano, 54; 189 Cavalcaselle, Giovanni Battista, 231 Cavalieri, Giovanni Battista, 150 Cavallaro, Anna, 137 Cavalletto, Giovanni Battista, 231 Cavallini, Pietro, 83 Cavatorta, Silvano, 165 Cazzato, Vincenzo, 166 Cecchi, Emilio, 193; 203 Cecere, Aldo, 137; 154-155; 157 Cecere, Michele, 139 Cecilia, santa, 225 Celano, Carlo, 35-36; 47; 53; 106107; 112 Celidonio, Giuseppe, 74 Cenni di Pepe (Pepo), detto Cimabue, 84 Cennini, Cennino, 204 Ceriana, Matteo, 136; 138; 141 Cerni, Alessandro, 165 Cerreto, Michele, 130 Cesare da Sesto, 156 Cézanne, Paul, 193 Challéat, Claire, 137; 139 Chavanne, Blandine, 110 Chelazzi Dini, Giulietta, 113 Chiariello, Pasquale, 131 Chiarini, Bartolomeo, 36; 53 Chiarini, Giovanni Battista, 138 Chierici, Gino, 57; 130 Ciannella, Giovanni, 188 Cibelli, Gaetano, 130 Ciccarelli, Andrea, 186-187; 189 Ciccarelli, Ignazio, 188-190 Cilea, Francesco, 220 Cimabue, vedi Cenni di Pepe (Pepo) Cimafonte, Gennaro, 49; 57 Cimmino, Fabrizio, 173; 185-186 Cimmino, Felice, 173; 185-186 Cioffi, Patrizia, 38 Cioffi, Rosanna, 138; 202 Cipriano di Calamizzi, santo, 227 Cirifino, Fabio, 210 Ciro, santo, 227 Clear, Matthew J., 111-112 Clemente de Pablos, Miguel, 167 Cleopazzo, Nicola, 56 Cobos Sainz, Juan, 165 Cocchia, Carlo, 196 Coiro, Luigi, 166 Cola Rapicano, 132 Colantonio, detto anche Colantonio del Fiore, 115-116; 119; 122; 124; 126-127; 134-136; 138 Colantonio del Perrino, vedi del Perrino, Antonello Coleridge, Samuel Taylor, 165 Colesanti, Gemma, 52 Colletta, Teresa, 186 Colombo, Nicola, 204 Compton, Thomas K., 97 Conca, Sebastiano, 52 Coniglio, Paola, 53; 112 Consoli Guardo, Giuseppe, 138 Corenzio, Belisario, 44; 150 Corradi, Girolamo da Cremona, 230-231 Corradi, Zanino, 230-231 Correggio, vedi Allegri Antonio Corsi, Vincenzo, 113 Cortellessa, Andrea, 203 Cortese, Giuseppe, 130 Cosetta, Anna, 208; 210 Cosma, santo, 227 Costa, Lorenzo, 232 Costa, Mario, 210 Costantini, Celso, 131; 140 Costantino, Antonio, 37 Costanzo di Mosé, 118-119; 134; 138; 141 Costanzo, Salvatore, 188 Cotugno, Nicola, 130 Creutzburg, Anette, 112 Criado Mainar, Jesús, 167 Crispolti, Enrico, 202 Critaro, Orazio Maria, 187 Crivelli, Protasio, 156 Croce, Benedetto, 202-203 Croce, Elena, 81 Crostini, Barbara, 97 Crowe, Joseph Archer, 231 Cucciniello, Antonella, 157 Cuozzo, Mariadelaide, 221-222 Cupperi, Walter, 138; 141 Curcio, Giovanna, 187 Curia, Francesco, 157 Curzi, Gaetano, 166 239 D’Achille, Anna Maria, 111; 113 D’Adamo, Carlo, 187 Daffra, Emanuela, 203 D’Agostino, Carlo, 139 D’Agostino, Paola, 187 D’Alconzo, Paola, 113 D’Alessandro, Domenico Antonio, 166; 185 D’Alessandro, Paolo, 202 D’Amato, Giovanni Angelo, 149150; 153; 157 D’Amato, Giovanni Antonio, 169; 185 D’Ambrosio, Matteo, 202; 204 Damiano, santo, 227 D’Andrea, Gioacchino Francesco, 52 D’Aniello, Antonia, 134; 138; 141 Danise, Zaccaria, 42 D’Annunzio, Gabriele, 213 D’Aprile, Maria, 54 d’Arbois, Jean, 230 d’Auria, Eleonora, 222 De Ambrosio, Antonio, 196; 200 De Angelis d’Ossat, Guglielmo, 222 De Asis Garcia Garcia, Francisco, 81 De Blaauw, Sible, 74 De Blasiis, Giuseppe, 111-112 De Blasio, Ignazio, 184 De Blasio, Michelangelo, 50; 57 Debord, Guy, 210 de Certeau, Michel, 205; 209 de Chirico, Giorgio, 195; 198; 201; 203 de Divitiis, Bianca, 138 ; 140 De Dominici, Bernardo, 39; 126; 138; 174; 177; 185-188 De Duonni, Veronica, 139 De Falco, Carolina, 188 De Ferdinando, Ferdinando, 48-49 De Filippo, Simone, 137 de Franchi, Giovanna, badessa, 37 De Fusco, Renato, 188 de Galgano, Riccardo, 98 de Gaudio, Bartolomeo, 115 de Guevara, Agnese, badessa, 48 de Kerckhove, Derrick, 207; 210 Delacroix, Eugène, 197 del Balzo, Francesco II, 132 del Balzo Pignatelli, Adelaide, principessa di Strongoli, 214; 218 Del Cappellano, Giuseppe, 123; 138 del Donzello, Pietro, 119; 134; 138; 141 del Donzello, Polito, 119; 134; 138; 141 de Lellis, Carlo, 35; 53; 103-107; 112; 122; 138 de Letteriis, Cristian, 188-189 Deleuze, Gilles, 210 Delfino, Cristoforo, 181; 189 Del Gaizo, Giovanni, 39; 109; 177; 184, 188 de’ Liguoro, Cesare, 54 de’ Liguoro, Francesco, 54 Dell’Aja, Gaudenzio, 53-55; 111-113 Della Calce, Giovanni Antonio, 37 Della Corna, Antonio, 231 della Molza, Filippo, 230 della Strada, Erasmo, 230 della Valle, Mauro, 98 Della Volpe, Giuseppina, 185 Delle Foglie, Anna, 137 dell’Uva (famiglia), 132-133; 140 Del Monaco, Gianluca, 79 De Lorenzi, Giovanna, 203 del Palacio y Abárzuza, José María, conte di Las Almenas, 161 del Perrino, Andriella, 117 del Perrino, Antonello, 116-118; 125-127; 134; 137-139; 141 del Pipo, Marco, 116 de’ Maffei, Fernanda, 98 De Maio, Paolo, 52 De Marchi, Andrea, 233 De Martini, Vega, 138 De Martino, Ernesto, 185; 188 De Martino, Giovanni Paolo, 173 De Martino, Pier Paolo, 222 Demetrio, re di Tessalonica, 85 De Micheli, Mario, 198 De Mieri, Stefano, 53; 56; 112; 154; 159; 166; 185-186; 222 de Mondrago, Pietro, 132 De Montfaucon, Bernard, 101; 113 de Mora, Francisco, 163 de Muniátegui, Juan, 163 De Mura, Francesco, 40; 42; 44; 51-52; 55 D’Engenio Caracciolo, Cesare, 35; 103-107; 112 De Nittis, Giuseppe, 215 De Rinaldis, Aldo, 54; 111; 113 De Rosa, Federica, 202-203 de Rosa, Gabriele, 115 De Rosa, Gildo, 196 Derrida, Jacques, 210 De Ruggieri, Maria Beatrice, 202 De Ruvo, Francesca, 212; 217; 221222 De Simone, Giuseppe, 113 De Simone, Maria Antonietta, 188 de’ Sivo, Giacinto, 140-141 De Virgilio, Giuseppe, 73 De Vitis, Franco, 68; 74 De Vos, Dirk, 141 Dewald, Ernest T., 99 Dewey, John, 207; 210 Di Blasi, Nicoletta, 138; 141 di Capua Capece, Giuseppe, 97 Di Chirico, Giacomo, 213; 221 Dickens, Charles, 221 Di Cori, Paola, 209 Di Dario Guida, Maria Pia, 141 Di Fronzo, Pasquale, 139 Di Furia, Ugo, 52; 56 Di Giacomo, Salvatore, 124; 221 Di Giuseppe, Carmine, 154; 156 Di Lernia, Luciana, 56-57 Di Lorenzo, Pietro, 138 Di Luca, Matteo, 45 Di Lucca, Antonio, 52; 177; 179; 181; 183; 188-189 Di Maggio, Patrizia, 139 di Maio, Ursolina, badessa, 83 Di Marino, Carlo, 190 Di Marino, Nunzio, 184 Di Mauro, Leonardo, 185; 190 Di Meglio, Rosalba, 81 Di Napoli, Paolo, 188 Di Nardo, Daniela, 202 Di Natale, Elisa, 66; 73 Di Natale, Maria Concetta, 202 Dini, Francesca, 221 Diozzi, Fabrizio, 52 Di Simone, Paolo, 113 Di Spirito, Franco, 188 Di Stefano, Elisabetta, 210 Divenuto, Francesco, 159; 186 Dodone, vescovo, 68 Donadio, Nicola, 37 Donatello, vedi Donato di Niccolò di Betto Bardi Donatelli, Adalgisa, 74 Donato di Niccolò di Betto Bardi, detto Donatello, 132; 167; 230 240 Donatone, Guido, 55; 136-138; 140 Donghi, Antonio, 195 Donnamaria, Antonio, 177; 184 D’Onofrio, Mario, 73 Donzelli, Giacomo Andrea, 155 Dorati da Empoli, Maria Cristina, 55 Doria, Biagio, detto Gino, 198 Dos Passos, John, 165 Dosso Dossi, vedi Luteri, Giovanni Dottori, Gerardo, 196; 200; 204 D’Ovidio, Stefano, 53; 111-112 Du Cange, vedi du Fresne, Charles Dudovich, Marcello, 216 du Fresne, Charles, detto Du Cange, 74 Dupuy-Vachey, Marie, 111 Durante, Maria Chiara, 52 Durey, Philippe, 110 Dürer, Albrecht, 232 D’Urso, Domenico, 181 D’Urso, Teresa, 79-81; 136; 138 Eco, Umberto, 165 Eleonora d’Aragona, 123 El Greco, vedi Theotokòpulos, Domìnikos, 197 Elia il Giovane, santo, 134; 227 Elia lo Speleota, santo, 227 Enderlein, Lorenz, 106; 110; 112113 Enrico di Hainaut o d’Angre, imperatore latino di Costantinopoli, 83 Estella, Margarita, 165-166 Eutiche, 91; 95 Evangelisti, Silvia, 222 Evans, Helen C., 99 Eyck, Barthélemy d’, 115 Eyck, Jan van, 124; 125-127; 139 Ezechiele, 99 Facchiano, Annamaria, 98 Fagioli Vercellone, Guido, 52 Fagiolo, Marcello, 186 Fagiolo Dell’Arco, Maurizio, 203 Falcucci, Claudio, 202 Fantino Iuniore, santo, 227 Fanzago, Cosimo, 36; 53 Faraglia, Nunzio Federigo, 74 Farina, Viviana, 185 Farinella, Vincenzo, 233 Federico II di Svevia, imperatore, re di Gerusalemme, re dei Romani, 70; 73; 88 Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, 230-231 Felice di Cimitile, presbitero e santo, 223; 227 Felice di Nola, protovescovo e santo, 227 Ferdinando (Ferrante) I d’Aragona, re di Napoli, 115116; 118-119; 132; 134; 136-138; 140-141; 155; 187; 235 Feros, Antonio, 167 Fernández de Castro y Andrade, Pedro, conte di Lemos e viceré di Napoli, 163; 165 Ferrari, Daniela, 203, Fidanza, Giovan Battista, 166 Fiengo, Giuseppe, 52; 54; 57; 186; 187-188; 190 Figlioli, Maria, 233 Figuera, Joan, 136 Filadelfo, santo, 224 Filangieri di Candida, Giovanni, 132 Filangieri di Candida, Riccardo, 52; 98; 112; 136; 138; 234 Filangieri di Satriano, Gaetano, 136-137; 141; 159 Filippo II d’Asburgo, 165 Filippo III d’Asburgo, 163-165; 236 Filippo IV d’Asburgo, 54 Filomarino, Marino, arcivescovo, 83; 180 Fiorillo, Ada Patrizia, 141 Fiz, Alberto, 165; 204 Fiz Fuertes, Irune Rosario, 165 Fleckner, Uwe, 110 Flora, Francesco, 198 Foletti, Ivan, 74 Fontana, Domenico, 57; 174 Fontanarosa, Anna Maria, 36 Forlì, Giovanni Vincenzo, 169; 185 Fossati, Paolo, 203 Fortunato, Antonio, 133; 140 Fouquet, Jean, 115 Fra Giocondo, 118-119 Francesco d’Assisi, santo, 52; 128129; 132-133; 140; 155; 163 Francesco di Giorgio Martini, 118 Francesco Gonzaga, cardinale, 231 Francesco II Gonzaga, conte di Novellara, 230-233 Francesco di Marsilio Gonzaga, 230; 233 Franco, Angelo, 136 Franco, Francisco, 164 Franco, Jesús, 165 Franco, Paolo, 202 Frantová, Zuzana, 74 Fraschetti, Stanislao, 112 Fraticelli, Valentina, 113 Fratta, Arturo, 221, 222 Friedrich Hollstein, W.H., 157 Frizzoni, Gustavo, 137 Fuga, Ferdinando, 177 Fusco, Maria Antonella, 217 Gabrielli, Noemi, 139 Gaeta, Letizia, 52-53; 154; 166; 186; 188 Gaetani (famiglia), 132 Gagini, Domenico, 132 Gagliardi, Donatella, 166 Gaglione, Mario, 53; 111-113 Galante, Gennaro Aspreno, 119; 138 Galdi, Amalia, 98 Galdi, Guido, 138 Galgana, badessa, 87; 89; 93; 96; 98; 234 Gallo, Francesca, 204 Gallo, Laura, 202 Gallo, Marchitello, 115; 136; 235 Galluccio, Antonio, 189 Gamba, Crescenzo, 182 Gandolfo, Francesco, 62; 65-66; 73-74 Gangemi, Francesco, 65; 73; 110 Garcia Cueto, David, 190 Garella, Luciano, 188 Garms, Jörg, 187 Garzillo, Agostino, 45 Gasse, Stefano, 101 Gatto, Alfonso, 198; 200 Gatto, Saverio, 198 Garzia, Giovanni, 184 Garzia, Giuseppe, 184 Garzya, Antonio, 99 Gauguin, Paul, 204 Gavini, Ignazio Carlo, 60-61; 6465; 68; 72-74 Gear, Matthew Asprey, 165 Gemito, Vincenzo, 198; 222 Gemma, badessa, 83 Gentile, Giovanni, 203 241 Gentili, Carlo, 191; 202-203 Germani, Ferdinando, 154-156 Georgel, Chantal, 110 Georgiev, Biser, 99 Gheroldi, Vincenzo, 233 Ghezzi, Pier Leone, 40; 50; 55 Giacomelli, Luciana, 189 Giacon, Danka, 203 Giammattei, Emma, 222 Gianandrea, Manuela, 66; 73-74 Gian Ferrari, Claudia, 204 Gibbs, Robert, 80 Giometti, Cristiano, 203 Giorgi, Lucia, 158; 187 Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione, 199 Giorgione, vedi Giorgio da Castelfranco, 199 Giotto di Bondone, 35; 53; 84; 85; 97; 99; 111; 115; 139; 195 Giovanni, vescovo di Caserta, 83 Giovanni III, vescovo, 227 Giovanni VIII, papa, 224 Giovanni Battista de/di Neapoli, frate, 79 Giovanna I d’Angiò, regina di Napoli, 98; 102; 112 Giovanna II d’Angiò, regina di Napoli, 123 Giovanni Battista, santo, 120; 123; 128; 132; 150; 158; 162; 164; 233; 235 Giovanni d’Aragona, 136 Giovanni da Gaeta, 115-116; 119; 124; 126; 134; 137 Giovanni di Bartolomeo dell’Aquila, 117 Giovanni di Giusto, 115; 134; 141; 235 Giovanni Pisano, 67; 73-74 Girace, Piero, 221-222 Girolamo da Romano, detto il Romanino, 232 Giulio II (Giuliano della Rovere), papa, 194 Gizzi, Stefano, 52 Glass, Dorothy Finn, 74 Godani, Paolo, 209 Godbout, Jacques T., 210 Goering, Hermann, 201 Goethe, Johann Wolfgang von, 192; 194 Gogol’, Nikolaj Vasilʹevič, 194 Golino, Domenico, 190 Gómez de Sandoval y Rojas, Francisco, duca di Lerma, 163 Goncourt, Edmond, 221 Goncourt, Jules, 221 Gonella, Guido, 203 Gonzaga, famiglia, 229-232 González Sánchez, Carlos Alberto, 166 Gordon, Dillian, 137 Goursat, Georges, detto Sem, 220 Gousset, Marie-Thérèse, 79-80 Granaio, Giovanni, 48 Granata, Francesco, 97 Granucci, Bartolomeo, 184; 189 Grassi, Luigi, 202 Graziano, Giovan Battista, 142144; 146-150; 152-159; 235 Gravagnuolo, Benedetto, 186; 188 Greco, Franco Carmelo, 221 Greco, Serenella, 222 Gregori, Mina, 140 Gregorio IX (Ugolino di Anagni), papa, 70 Gregorio XIII (Ugo Boncompagni), papa, 133; 146 Grecusi, Georgius, 87 Grieco, Giovanni, 40; 42; 44; 52 Grigioni, Carlo, 137-138 Griffero, Tonino, 210 Guacci, Francesco, 154; 157 Guadagni, Carlo, 139 Guadagno, Saverio, 184 Gualtieri d’Ocre, vescovo, 71 Guattari, Félix, 210 Guerisoli, Francesca, 211 Guerriero, Luigi, 52; 54; 57; 185187; 190 Guglielmo, frate, 73 Guida, Cecilia, 209 Guida, Gloria, 189 Guidetti, Antonio, 35-36; 38; 5354; 184 Guido da Como vedi Bigarelli, Guido, 65; 73 Guillaume, Denis, 99 Gutiérrez, David, 75; 80 Guttuso, Renato, 191-192; 198; 201-202 Haro y Guzmán, Gaspar Méndez de, settimo marchese di El Carpio e viceré di Napoli, 180 Hearst, William Randolph, 161162; 164-166; 235 Helleu, Paul César, 221; 251 Hemingway, Ernest, 161; 165 Himanen, Pekka, 210 Hoch, Adrian S., 101; 113; 235 Hueck, Irene, 84; 97 Hülsmann, Helena Margaretha, 80 Huntington, Archer Milton, 162 Huxley, Aldous, 165 Iacobini, Antonio, 98-99; 111; 113 Iacobus, frate, 70 Imparato, Domenico, 50 Imperato, Beatrice, 48 Iannelli, Gabriele, 122; 138 Iannone, Antonio Pio, 189 Imparato, Girolamo, 154; 159; 185 Improda, Paola, 136-137; 143; 154155; 158-159; 222; 235 Improta, Andrea, 75; 79-81; 234 Ingres, Jean-Auguste-Dominique, 110-111; 113 Ingrignetti, Girolamo, 137 Innocenzo II (Gregorio Papareschi), papa, 68 Innocenzo III (Lotario), papa, 85 Isabella d’Este, 229 Isacco II Angelo, imperatore d’Oriente, 85 Ivens, Joris, 165 Izzo, Giacomo, 36 Izzo, Mariaclaudia, 121; 138 Jacazzi, Danila, 182; 189 Jacomart, vedi Jaume Baço, 115; 119-121; 124; 126; 134-135; 138; 235 Jacotot, Joseph, 210 James, Liz, 99 Jaume Baço, detto Jacomart, 115; 119-121; 124; 126; 134-135; 138; 235 Jean d’Ypre, 77 Jeanneret-Gris, Charles-Édouard, detto Le Corbusier, 198 Johannowsky, Bernardo, 200 Johnston, Cynthia, 80 Jolivet-Lévy, Catherine, 99 Juvarra, Filippo, 189 Kagan, Richard L., 165 242 Kalby, Luigi Giovanni, 141 Kamp, Norbert, 71; 74; 96 Kant, Immanuel, 192; 203 Kassay, Tilde, 214; 217 Kastner, Victoria, 166 Kazhdan, Alexander P., 99 Kenaan-Kedar, Nurith, 73 Kieven, Elisabeth, 187 Kroesen, Justin, 74 Kubla Khan, 165 Kwon, Miwon, 211 Lama, Domenico, 185 Lando de Prata, 86 Landolfo I, detto il Vecchio, principe di Capua, 227 Lanfranco, Giovanni, 173 Langellotti, Maria, 50 Lanzetta, Aniello, 57 Lanzetta, Domenico, 37 Lanzetta, Luigi, 56; 45 Lattuada, Riccardo, 185-186 Lazarev, Viktor, 98 Lazzari, Dionisio, 47; 56-57 Le Bitauzé, Corinne, 111 Le Corbusier, vedi Jeanneret-Gris, Charles-Édouard, 198 Lehmann-Brockhaus, Otto, 59; 62; 67; 73-74 Lenza, Cettina, 113 Lenzo, Fulvio, 53; 187 Leonardo da Besozzo, 115-117; 119; 126; 137; 139 Leoncavallo, Ruggero, 220 Leone, Ambrogio, 122 Leone IX (Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg), papa, 70 Leone de Castris, Pierluigi, 53-54; 79-80; 84-85; 97; 111-112; 115; 136-141; 154-158; 163; 166-167; 185; 187; 213; 217; 221-222; 235 Lepanto, Vittoria, 217 Lepore, Mario, 196 Leonardo da Vinci, 204 Letizia, Domenico, 130 Letizia, Salvatore, 156 Lettieri, Antonio, 45 Levkoff, Mary L., 165 Lévy, Pierre, 205-206; 209; 210-211 Lipchitz, Jacques, 196 L’Occaso, Stefano, 229-233 Lofano, Francesco, 53 London, Jack, 165 Longanesi, Leopoldo (Leo), 200 Longhi, Roberto, 203 Longo, Agostino, 188 Lope de Vega y Carpio, Félix, 164 Lorenzetti, Costanza, 79; 83; 97 Lotto, Lorenzo, 232 Luca da Napoli, 115; 235 Lucchese, Giuseppe, 48 Lucco, Mauro, 140; 233 Lucherini, Vinni, 74; 112 Luchino Belbello da Pavia, detto Belbello da Pavia, 230 Luciani, Sebastiano detto Sebastiano del Piombo, 199 Ludovico III Gonzaga, detto il Turco, marchese di Mantova, 230-231 Ludovico di Durazzo, figlio di Carlo duca di Durazzo, 101-109; 111-112; 235 Luisa di Calabria, figlia di Carlo duca di Calabria, 102; 112-113; Lusizza, badessa, 83 Luteri, Giovanni, detto Dosso Dossi, 232 Macry, Paolo, 222 Madonna, Maria Antonella, 139 Madonna, Maria Luisa, 190 Maestro del Liber celestium revelationum, 78-79; 81 Maestro della Pietà di Piedigrotta, 131-132 Maestro delle tempere francescane, 140 Maestro dei Santi Severino e Sossio, 134; 141 Maffesoli, Michel, 209 Maggioni, Daniele, 165 Maggiorelli, Simona, 203 Maglione, Ferrante, 116 Magnani, Lauro, 166 Maietta, Ida, 138; 157 Maineri, Gian Francesco, 232 Maione, Paologiovanni, 222 Majone, Vincenzo, 188-190 Malatesta, Tomaso, 37; 54 Maleczek, Werner, 97 Manco, Alessandra, 187 Mania, Patrizia, 203 Mankiewicz, Herman J., 165 Manni, Giovanni Battista, 169; 171; 173-174; 183; 185-186 Mansella, Diletta, 210 Mantegna, Andrea, 228-233 Mantegna, Francesco, 231 Mantegna, Ludovico, 231 Mantegna, Taddea, 232 Manzari, Francesca, 79 Manzo, Elena, 54 Manzone, Saverio, 181; 189 Marazzi, Federico, 73; 97 Marchionibus, Maria Rosaria, 9799; 223; 226-227 Marcucci, Laura, 54 Margherita d’Austria, 164 Margherita di Savoia, regina d’Italia, 218 Margherita d’Ungheria, imperatrice consorte, 85 Margiotta, Anita, 84; 97 Maria Amalia di Sassonia, regina e moglie di Carlo III di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, 55; 107 Maria Carolina di Borbone. regina di Napoli e di Sicilia, 101 Maria di Calabria, figlia di Carlo duca di Calabria, 101-109; 111113 Maria di Calabria, moglie di Carlo duca di Durazzo, 102-103 Maria di Durazzo, figlia di Carlo III duca di Durazzo, 113 Maria di Valois, moglie di Carlo duca di Calabria, 77; 101; 113 Mariani, Bonaventura, 81 Mariani, Camillo, 166 Mariani, Valerio, 194; 202-203 Marinetti, Filippo Tommaso, 196 Marino, duca di Amalfi, 86 Marotta, Giuseppe, 200 Marquetto, 136 Martì y Monsò, José, 164; 167 Martínez Ruiz, María José, 165-167 Martorelli, Luisa, 202; 222 Martucci, Giuseppe, 220 Marturano, Aldo, 186 Marx, Karl, 200, 204 Marzano (famiglia), 132 Masaccio, vedi Tommaso di ser Giovanni di Mone di Andreuccio Masolino da Panicale, 199 Massotti, Carmine, 52 Massotti, Giovanni Battista, 38; 52; 54 243 Massotti, Matteo, 52 Mastellone, Salvatore, 200 Mastrilli (famiglia), 122; 138-139 Mastrilli, Gabriele, 120-123; 235 Matisse, Henri, 196; 204 Matteucci, Giovanni, 210 Maupassant, Guy de, 221 Mauro, Ida, 166 Mazzarelli, Carla, 190 Mazzaro, Alessandra Monica, 213; 217; 221-222 Mazzocca, Fernando, 222 Mazzoleni, Jole, 97 Mauss, Marcel, 208; 210 McLuhan, Marshall, 207 Mediavilla Martín, Benito, 167 Medica, Massimo, 80 Medici (famiglia, signori di Firenze), 132 Medici (famiglia, artisti), 231 Medici, Costantino, 231 Medici, Domenico, 231 Medici, Gian Luigi, 231 Medici, Zaccaria, 231 Melone, Filippo, 97 Memling, Hans, 131; 134; 141 Mercenier, Euthyme, 99 Merino de Cáceres, José Miguel, 166-167 Metlicovitz, Leopoldo, 216 Miarelli Mariani, Ilaria, 113 Michahelles, Ernesto detto Thayaht, 196 Michalsky, Tanja, 111-112 Michetti, Francesco Paolo, 213 Michiel, Marcantonio, 115; 136 Micillo, Francesco Ciriaco, 187-189 Middione, Roberto, 52 Migliorati, Luisa, 66; 73 Mignozzi, Marcello, 99 Milano, Lucia, 74 Milizia, Francesco, 192 Millin, Aubin-Louis, 101-104; 106; 108-111; 113; 235 Milone, Paola, 52 Minieri Elia, Mario, 190 Minieri Riccio, Camillo, 102; 111; 136-137 Miola, Alfonso, 112 Mocciola, Luciana, 113 Monaco, Michele, 87; 97-99 Mondini, Daniela, 113 Mondrian, Piet, 198 Mongelli, Giovanni, 97-98; 140 Montaldo, Anna Maria, 203 Montano d’Arezzo, 84 Montella, Nicola, 109-110; 113 Montero Delgado, Juan, 166 Moretti, Mario, 61; 68; 73-74 Moretti, Simona, 113 Morgan, Julia, 161-162 Morisani, Ottavio, 83; 97; 111; 156 Morisi, Carmela, 74 Mormone, Serena, 55 Mormone, Raffaele, 35; 38-40; 48; 50; 52; 55-57; 112-113; 187; 234 Moscia, Lello, 137; 154; 156-157 Müntz, Eugène, 137 Murat, Gioacchino, vedi Murat, Joachim Murat, Joachim 130 Muscettola, Francesco, 54 Mussolin, Mauro, 233 Naldi, Riccardo, 185; 187 Napolitano, Daniele, 222 Napolitano, Giorgio, 198 Napolitano, Valeria, 185 Nappi, Eduardo, 185 Naremore, James, 165 Nauclerio, Giovanni Battista, 44; 54; 174 Nauclerio, Muzio, 38; 44 Navarra, Umberto, 188 Navarro, Fausta, 139; 141 Negretti, Jacopo detto Palma il Vecchio, 199 Negri, Antonello, 203 Nicola Pisano, 73-74 Nicolini, Fausto, 55; 136-137 Nocerino, Francesco, 186 Nordenfalk, Carl, 80 Ojetti, Ugo, 195; 203 Olivieri, Ugo M., 210 Orabona, Luciano, 158 Ordoñez, Bartolomé, 167 Orofino, Giulia, 80 Orsini, Pietro, 153; 156 Orsini, Raimondo, 122-124; 139 Ortolani, Sergio, 191-196; 198; 202-203; 236 Osona, Rodrigo de, 135 Otaño, Antonio, 164 Ovadiah, Asher, 73 Paccagnini, Giovanni, 233 Pace, Gabriella, 218 Pace, Valentino, 67; 69; 73-74; 80 Pacelli, Vincenzo, 55; 186 Pacio Bertini, 102; 104; 106; 112113 Pagano De Divitiis, Gigliola, 56 Pagano, Francesco, pittore, 115; 134; 136-137 Pagano, Francesco, scultore, 50 Pagliara, Adelaide, 221 Pagliara, Maria Antonietta, 218 Pagliara, Rocco, 213-214; 218-219; 221-222 Pagliarini, Marco, 57 Pagliarini, Niccolò, 57 Paleotti, Gabriele, 158 Pallottino, Paola, 213; 221 Palma il Vecchio, vedi Negretti Jacopo Palmese, Giovanni Antonio, 47 Palmieri, Stefano, 111 Palos, Joan Lluís, 166 Palumbo, Carlo, 37 Pane, Carlo, 130 Pane, Giulio, 140 Pane, Roberto, 38; 52; 54-55; 137 Pannozzi, Giovanni, 57 Pantaleone, santo, 227 Pantanella, Cristina, 98 Paolo, santo, 55; 59; 61; 64-74; 96; 131; 144; 146; 149-150; 152; 154; 156-157; 159; 166; 234 Paolo V (Camillo Borghese), papa, 135 Paolino, santo, 223; 225-226 Parascandolo, Luigi, 227 Paravicini, Werner, 139 Parente, Gaetano, 97; 146; 153-157 Parente, Pasquale, 83; 97; 128; 130; 139-140 Parisi, Ignazio, 44; 56 Parke, Hiram H., 162 Parrilla, Francesca, 154 Parziale, Nicola, 139 Pasqualetti, Cristiana, 73 Passeri, Bernardino, 150; 152 Paternò, Lorenzo Maria, 182-182; 188-190 Paz y Mélia, Antonio, 167 244 Pecorari, Carlo, 101-102; 104; 109 Peirce, Guglielmo, 192; 196; 198; 200-202; 204 Pellettieri, Annamaria, 185 Pennacchio, Domenico, 174 Penta, Maria Teresa, 222 Pepe, Antonio, 200 Pepe Diaz, Luigi, 192; 196; 198; 202; 236 Pepe Diaz, Ludovica, 204 Pèrcopo, Erasmo, 137 Pérez de Castro, Ramón, 165 Perin, Chiara, 204 Perinetto da Benevento, 115; 119; 136-137 Perniola, Mario, 209 Perria, Lidia, 98 Perriccioli Saggese, Alessandra, 7981; 84; 97 Persico, Leonardo, 140 Perugino, vedi Vannucci, Pietro Pesce, Giuseppe, 57 Petillo, Pasquale, 186 Petitti, Maurizio, 188 Petrocchi, Stefano, 137 Petrucci (famiglia), 132 Petrucci, Antonello, 140 Petrucci, Franca, 140 Petrucci, Giovanni Battista, 140 Petrus Pictaviensis, 76 Pezone, Maria Gabriella, 187; 190 Pezzella, Franco, 139; 154-157; 187 Philippus Grecus, 87 Pica, Vittorio, 213-214; 221-222 Picasso, Pablo Ruiz y, 194-195; 198; 203 Picchiatti, Francesco Antonio, 172 Piccirilli, Pietro, 59; 61; 64; 70; 7374 Picone, Concetta, 138 Picone Petrusa, Mariantonietta, 202; 213; 221-222 Piero della Francesca, 193; 199; 203 Pietro Capuano, 76; 85-86; 97 Pietro Lombardo, 75-76; 234 Piezzo, Gennaro, 185 Pignatelli, Ferdinando, principe di Strongoli, 55 Piles, Roger de, 192 Pino, Marco, 143-159; 235 Pinto, Aldo, 53-57; 186-187; 189 Pinto, Rosario, 137 Pirovano, Carlo, 221 Pirozzi, Antonio, 184 Pirozzi, Sabatino, 184 Pisanello, vedi Antonio di Puccio Pisano Pisani, Anna, 185 Pisani, Salvatore, 187 Piscitelli, Francesco, 128; 139-140 Piscopo, Ugo, 202 Pistilli, Pio Francesco, 73 Platone, 196-197; 204 Polo, Marco, 163 Pomaro, Vincenzo, 169; 171-173 Ponsiglione, Giacomo, 42; 45 Pontano, Giovanni, 126 Pontiggia, Elena, 203-204 Porcelli, Giovanni Massimo, 138 Pordenone, vedi de’ Sacchis, Giovanni Antonio Portello, Marco Antonio, 152-153 Porpora, Angelo, 115; 235 Porzio, Annalisa, 52 Porzio, Giuseppe, 185-186 Poso, Regina, 166 Pouyard, Jacques-Gabriel, 108 Pozzo, Andrea, 180; 189 Pratolini, Vasco, 198 Prencipe, Riccardo, 53; 112 Preti-Hamard, Monica, 111 Prévost, Antoine François, 221 Previtali, Giovanni, 56; 154; 156-157 Prezioso, Aniello, 187 Pugliese Carratelli, Giovanni, 97; 141 Putaturo Murano, Antonella, 80 Quartararo, Riccardo, 115 Queller, Donald E., 97 Quintavalle (famiglia), 140 Quintavalle, Armando Ottaviano, 83; 97 Quintavalle, Arturo Carlo, 79; 112 Quintavalle, Ovidio, 140 Quintavalle, Simone, 140 Quintavalle, Stabile, 140 Quintiliano, Marco Fabio, 132 Raffaelli, Claudia, 131 Ragghianti, Carlo Ludovico, 202 Ragozzino, Filippo, 57 Ragozzino, Gennaro, 48 Ragozzino, Marta, 136 Raimondo, Chiara, 97 Rancière, Jacques, 206; 209-210 Rascato, Ernesto, 154 Raventòs, Xavier Duprè, 73 Rea, Domenico, 198 Rembrandt, Harmenszoon van Rijn, 197 Remondini, Gianstefano, 122; 138 Renato I d’Angiò, re di Napoli, 116; 122 Renoir, Pierre-Auguste, 194 Restaino, Concetta, 185 Riambau, Esteve, 165 Ribichini, Sergio, 73 Righetti, Marina, 111 Ricci, Corrado, 130-131; 140 Ricci, Daniela, 202 Ricci, Paolo, 192; 196; 198-202; 204; 236 Ricciardi, Emilio, 185-186 Ricciardi, Riccardo, 198 Rienzo, Maria Rosaria, 139 Rishel, Joseph Joe, 139 Rizzo, Vincenzo, 57; 186-187; 189 Roberti, Ercole de’, 203; 232 Roberto d’Angiò, re di Napoli, 53; 77; 80; 97; 106; 112-113; 140 Roberto d’Oderisio, 146 Roberto, principe di Capua, 83 Rodescalchi, Maria Cristina, 203 Rocco, Gaetano, 125; 139 Rodríguez Díez, José, 167 Rolfs, Wilhelm, 119; 138 Romanino, vedi Girolamo da Romano Romano, Serena, 74; 99; 233 Rosa, Paolo, 210 Rosenbaum, Jonathan, 165 Rosi, Giorgio, 202 Rossi, Francesco, 189 Rossi, Maria Cristina, 139 Rossi, Nicola Maria, 52 Rosso, Giovanni, 138 Rosso, Mino, 196 Rotoli, Mario, 79; 185 Rousteau-Chambon, Hélène, 110 Roveda, Stefano, 210 Rovetta, Alessandro, 202 Roviati, Federica, 203 Rubens, Peter Paul, 197 Rueda Ramírez, Pedro, 166 245 Ruggiero, Andrea, 138 Ruggiero, Mariarosaria, 137; 187 Rullo, Alessandra, 112 Ruotolo, Renato, 55 Russo, Andrea, 157 Russo, Augusto, 52; 55-57; 222 Russo, Domenico, 115 Russo, Francesca, 52 Russo, Ferdinando, 221 Russo, Gennaro, 39 Russo, Giovanni, 136 Russo, Giuseppe, 171; 173; 186 Russo, Maria, 187 Russo, Pietro, 155 Russo, Valentina, 188 Saba il Giovane, santo, 227 Sáez González, Manuela, 166 Salazar, Demetrio, 122; 138 Salerni, Bartolomeo, 174 Salvatore, Donato, 136-137, 141 Salvatori, Gaia, 202; 213; 217; 220222 Salviati, Francesco, 150 Salviucci Insolera, Lydia, 189 Sambucco Hamoud, Micaela, 203 Samuele da Tradate, 231 Sanbarberio, Pietro, 57 Sancia di Maiorca, regina di Napoli e di Sicilia, 102 Sanfelice, Ferdinando, 38-39; 54; 56; 177; 189 Sangiorgi, Leonardo, 210 Sanguineti, Daniele, 166 Sanmartino, Giuseppe, 180 Santafede, Fabrizio, 144; 153-154; 156; 185 Santagata, Leopoldo, 137; 154; 154; 156; 158 Santarelli, Cristina, 81 Santoro, Fabio Sebastiano, 176; 187 Santullo, Michele, 169; 172; 174; 176; 186 Sanzio, Raffaello, 191-201; 203 Saraceno, Gabriele, 139 Sarnella Palmese, Giovanna, 128; 131; 139-141 Sarnelli, Pompeo, 53; 103; 106; 112 Sarno, Cristina, 189 Savelli, Sperandio, 132 Scacco, Cristoforo, 132; 140 Scaduto, Mario, 159 Scaramella, Pierroberto, 140 Scarfoglio, Edoardo, 213 Scarola, Giuseppe, 41; 44; 52 Scarpetta, Eduardo, 222 Schettini, Alfredo, 213; 221 Schiattarella, Angela, 138; 157 Schongauer, Martin, 141 Schor, Cristoforo, 180; 189 Schor, Filippo, 180; 189 Schütze, Sebastian, 185 Scialò, Pasquale, 222 Sciolla, Gianni Carlo, 202 Scirocco, Elisabetta, 53; 73-74; 110-112 Scognamiglio, Eduardo, 140 Scoppa, Antonio, 40; 55 Scoppetta, Pietro, 213-222 Sebastiano del Piombo, vedi Luciani, Sebastiano Seely, Jana, 166 Seidel, Max, 74 Seller, Francesca, 222 Sem, vedi Georges, Goursat Senne, arcivescovo di Capua, 83 Serafini, Giovanni, 73 Serao, Matilde, 213 Serra di Gerace, Livio, 56 Sersale, Giulia, 42; 51 Seroux d’Agincourt, Jean-BaptisteLouis-Georges, 106;108; 110; 113 Servillo, Gregorio, 37; 54; Servillo, Nicola, 39; 55; 56-57 Servillo, Giacchino, 56 Sessa, Giuseppe, 45 Severini, Gino, 198 Sigismondo, Giuseppe, 52; 107108; 113 Signorini, Rodolfo, 233 Siloe, Diego de, 167 Smith, Thomas, 97 Socrate, 198 Soffici, Ardengo, 195 Solario, Antonio, detto lo Zingaro, 125 Solimani, Nicolò da Verona, 230 Solpietro, Antonia, 138-139 Somaré, Enrico, 204 Sommaruga, Giuseppe, 213 Spatharakis, Ioannis, 99 Spasiano, Giovanni Francesco, 173 Speciale, Giuseppe, 80 Speranza, Laura, 166 Spila, Benedetto, 35; 52-53; 55 Spinelli, Ferdinando Vincenzo, principe di Tarsia, 56; 186 Spinelli, Filippo, vescovo di Aversa, 153; 155-156; 158 Spinelli, Maria Filippa, 56 Spinosa, Aurora, 138 Spinosa, Nicola, 54; 138; 221 Spissu, Maria Vittoria, 136 Sricchia Santoro, Fiorella, 136-141; 185; 187 Stanzione, Massimo, 185 Stapley Byne, Mildred, 166 Stazio, Marialuisa, 222 Stefano d’Arbois, detto Stefano da Verona, 229-230 Stefano da Verona, vedi Stefano d’Arbois Stefano da Verona, vedi Stefano Falconetto Stefano Falconetto, detto Stefano da Verona, 229-230 Stegmüller, Friedrich, 80 Stellato, Aniello, 161-164; 166 Stendardo, Enrica, 112 Stephanus Tornacensis, 76 Stobeo, Giovanni, 99 Stones, Alison, 81 Stork, Hans Walther, 112 Strazzullo, Franco, 53-54; 136-137; 188 Strehlke, Carl Brandon, 139 Strocchi, Maria Letizia, 203 Strukelj, Vanja, 204 Summonte, Giovanni Antonio, 102-103; 106-108; 111-112 Summonte, Pietro, 115; 136; 138 Šuput, Marica, 99 Syson, Luke, 137 Tàbet, Michelangelo, 73 Tacco, Gaetano, 45 Taft, Robert F., 99 Tagliacozzi Canale, Nicola, 50; 5657; 174; 177; 184; Taglialatela, Gioacchino, 189 Tammaro, santo, 226 Tamarco, Gaetano, 188 Tarallo, Michela, 53; 112 Tecce, Angela, 221 Tedesco, Mariaimmacolata, 187 Telesca, Ilaria, 52 Terminiello, Aniello, 42; 52 246 Terzi, Aleardo, 216 Tescione, Giuseppe, 97 Tewes, Babette, 112 Ticozzi, Stefano, 113 Tinctoris, Johannes, 128; 132 Tino di Camaino, 102; 104; 109 Thayaht, vedi Michahelles, Ernesto Thiébaut, Dominique, 233 Tigler, Guido, 73 Timoteo, santo, 65 Tito, santo, 64; 65; 68-69 Todorova, Rostislava G., 99 Toesca, Pietro, 65; 84; 97; 202 Togliatti, Palmiro, 198 Tomàs, Rafael, 115; 136 Tomei, Alessandro, 73; 166 Tommaso, prevosto, 59; 64; 70-71; 73; 74 Tommaso di ser Giovanni di Mone di Andreuccio, detto Masaccio, 199 Topalilov, Ivo, 99 Toppi, Niccolò, 138 Tormo, Elías, 164 Torriti, Jacopo, 84 Tortora, Simona, 186-187 Torvalds, Linus, 210 Toscano, Gennaro, 80; 110-111; 139-140 Toscano, Maria, 53 Toscano, Raffaele Tobia, 139 Toulouse-Lautrec, Henri de, 215; 220 Trigilia, Lucia, 190 Triginer, Joan, 116 Trione, Vincenzo, 202; 204 Tritta, Leonardo, 37 Troili, Placido, 122; 138 Trombadori, Antonello, 198; 200 Trosa, Fabio, 189 Tucci, Carlo, 187 Tufano, Luigi, 138 Tutini, Camillo, 103; 106; 112 Tuzi, Stefania, 53 Ughelli, Ferdinando, abate, 74 Vaccaro, Domenico Antonio, 3940; 48; 50; 54-57; 169; 173-174; 176-177; 179; 183-190 Valente, Isabella, 221 Valentiner, Wilhelm R., 111; 113 Valenzi, Maurizio, 198 Valenzuela, Marisol, 166 Valeri, Stefano, 202 Vallone, Giancarlo, 166 Vallotton, Félix Édouard, 215 van Gogh, Vincent, 202; 204 Vannucci, Pietro detto il Perugino, 232 Vanvitelli, Luigi, 177 Vargas, Carmela, 186 Vasari, Giorgio, 126; 192; 204; 230 Vecchione, Bartolomeo, 174; 179; 188 Vecellio, Tiziano, 192; 196; 199; 203 Veen, Gijsbert van, 150; 152 Velázquez, Diego Rodriguez de Silva y, 192 Velmans, Tania, 99 Vendemia, Maria Elisabetta, 97 Venditti, Arnaldo, 185; 188-189 Ventapane, Giovanni, 44; 56 Ventriglia, Giuseppe, 130 Venturi, Adolfo, 193; 202 Venturi, Lionello, 126; 139; 196 Verdon, Timothy, 73 Verdi, Giuseppe, 194 Verger, Stéphane, 73 Vergine, Lea, 202 Viceconte, Milena, 166 Vigilante, Filippo, 45 Vigorito, Maria Rosaria, 185 Villani, Paola, 222 Villano, Fortunato, 177; 182; 185 Villano, Nicola, 177; 182; 185 Vincenzo di Beauvais, 128; 132 Vinco, Maria, 233 Virdis Limentani, Caterina, 136 Viscardi, Rosa, 221-222 Vischi, Francesca, 233 Vitale, Nicola, 42 Vitale, Roberto, 154-156; 158 Vitolo, Paola, 97-98 Vona, Paola, 141 von Falkenhausen, Vera, 97-98 Vuolo, Pietro, 129; 131; 139-140 Wackenroder, Wilhelm Heinrich, 192 Wagner, Richard, 215 Walsh, John Evangelist, 165 247 Waszak, Christian, 112 Wattenberg García, Eloisa, 167 Welles, Orson, 161; 163 Weyden, Rogier van der, 131; 134; 141 Weyl Carr, Annemarie, 99 Willette, Thomas, 185 Wolff, Robert Lee, 97 Wölfflin, Heinrich, 193 Zabaglia, Nicola, 50 Zagaroli, Antonio, 186-187 Zanella, Francesca, 204 Zanichelli, Giusi, 79-81 Zappasodi, Emanuele, 137 Zaru, Denise, 233 Zchomelidse, Nino, 74 Zezza, Andrea, 79; 138; 144; 154159; 185; 187 Zingaro, vedi Solario, Antonio Zinzi, Salvatore, 39-40 Ziolkowski, Jan M., 98 Zola, Émile, 221 Zoppo, Nicola, 115 Zuliani, Stefania, 204