rivista annuale - numero 3 - anno III - dicembre 2020
c
onfronto
Studi e ricerche di storia dell’arte europea
3/2020
Nuova serie
ep
editori paparo
c
onfronto
Studi e ricerche
di storia dell’arte europea
3/2 020
Nuova serie
ep
editori paparo
Dipartimento di Scienze Umane
Confronto
Studi e ricerche di storia dell’arte europea
Numero 3 - Anno III nuova serie
Dicembre 2020
rivista fondata da
Ferdinando Bologna
Direttore
Pierluigi Leone de Castris
Comitato scientifico e dei garanti
Gian Giotto Borrelli
Caroline Bruzelius
Maria Calì
Stefano Causa
Rosanna Cioffi
Joseph Connors
Federico De Melis
Daniela del Pesco
Stefano Gallo
Francesco Gandolfo
Riccardo Lattuada
Pierluigi Leone de Castris
Tania Michalsky
Riccardo Naldi
Antonello Negri
Alessandra Perriccioli
Marinetta Picone Petrusa
Giovanni Romano †
Sebastian Schütze
Jesús Urrea
Carmela Vargas
Stefania Zuliani
Comitato di redazione
Luigi Coiro
Mariadelaide Cuozzo
Stefano De Mieri
Antonio Denunzio
Federica De Rosa
Teresa D’Urso
Gianluca Forgione
Maria Rosaria Marchionibus
Augusto Russo
Elisabetta Scirocco
Ornella Scognamiglio
Antonella Trotta
Isabella Valente
Segreteria di redazione
Serenella Greco (coordinamento)
Luigi Abetti, Giulio Brevetti
Italia Caradonna, Maria Grazia Gargiulo
Armando Lamberti
Referenze Fotografiche
Avellino, Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, p. 126
Avellino, Olivo Scibelli, pp. 122-123
Aversa, Giuseppe Panza, pp. 130, 142-145, 148, 150, 153
Aversa, Alessandra Ruberti, pp. 84-90, 224-225
Caserta, Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, p. 147
Como, Biblioteca del Seminario, p. 78
Firenze, Archivio Alinari, pp. 34, 42
Firenze, Agata Chrzanowska, pp. 105, 109
Fondi, © Light on the Studio, p. 116
Francoforte, © Städel Museum – ARTOTHEK, p. 121
L’Aquila, Luca Benedetti, p. 71
L’Aquila, Biblioteca Salvatore Tommasi, p. 62
L’Aquila, Francesco Cardarelli, pp. 64, 66, 68, 70
L’Aquila, SABAP per la città dell’Aquila e i Comuni del Cratere, p. 72
Maddaloni, Italia Caradonna, pp. 116, 127-128, 130, 133
Marigliano, Marco Casciello, pp. 114, 119, 121, 172, 177, 179-180, 182, 184
Napoli, Archivio Gian Giotto Borrelli, p. 51
Napoli, Archivio di Stato, pp. 171, 181
Napoli, Archivio Parisio, pp. 43
Napoli, Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”, pp.76, 78
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, p. 129
Napoli, Gennaro Piezzo, p. 168
Napoli, Raffaele Staiti, pp. 171, 181
Napoli, Soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli, pp. 107, 125, 152
Napoli, Università degli studi Suor Orsola Benincasa, Fondazione Pagliara, pp. 212,
215-220
Napoli, Massimo Velo, p. 48
New York, Metropolitan Museum of art, p. 152
Nola, Antonia Solpietro, pp. 120-121
Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Dèpartement des Estampes et Photographie, pp. 78, 100, 104
Parigi, IRTH (Institut de recherche et d’historie des textes), p. 77
Salerno, Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, pp. 150-152
Salerno, Soprintendenza ABAP per le provincie di Salerno e Avellino, pp. 135
Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda, p. 125
Valladolid, Museo Nacional de Escultura, pp.160, 163 n, p. 169
Traduzioni
Barbara Angelini
Progetto grafico
editori paparo
© 2020 editori paparo srl - Roma
via Boezio 4C - 00193 Roma
editori@editoripaparo.com
Euro 40,00
ISSN 1721-6745
ISBN 978 88 31983 549
Castello dei Landriani
Beni Culturali
Vidigulfo - Pavia
Sommario
5
Il rifacimento settecentesco nella chiesa di Santa Chiara a Napoli
Raffaele Mormone (da Studi in onore di Riccardo Filangieri, Napoli 1959, III, pp. 85-103)
35
Aggiunte alla veste settecentesca della chiesa di Santa Chiara a Napoli
Gian Giotto Borrelli
59
L’ambone duecentesco di San Paolo ad Peltuinum presso Prata d’Ansidonia
Claudia Cerroni
75
Da Bologna a Napoli: il ms. VII.AA.8 della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”
Andrea Improta
83
Gli affreschi di San Salvatore piccolo a Capua: una testimonianza bizantina in terra angioina
Maria Rosaria Marchionibus
101
The Misfortune of Two Angevin Infants Tombs in Santa Chiara, Naples and an Overlooked
Drawing for Aubin-Louis Millin
Adrian S. Hoch
115
Alla ricerca di Antonello del Perrino
Pierluigi Leone de Castris
143
Giovan Battista Graziano: considerazioni e novità documentarie su un pittore aversano seguace
di Marco Pino
Paola Improda
161
Aniello Stellato a Hearst Castle: il busto reliquiario del Battista già in collezione Las Almenas
Luigi Coiro
169
La riconfigurazione settecentesca della chiesa dell’Annunziata di Giugliano
Luigi Abetti, Antonio Nardelli
191
«tutt’altro che per amore d’elogi e di difese». Pagine su Raffaello a Napoli in anni di guerra,
tra storici dell’arte, artisti e critici militanti
Federica De Rosa
205
L’opera come processo: riflessioni sull’arte nell’era della meta-tecnologia
Olga Scotto di Vettimo
Recensioni
213
Tra realtà e rêverie: Pietro Scoppetta, un ‘italiano di Parigi’ nella Napoli della Belle époque
Maria Adelaide Cuozzo
223
Recensione a Maria Rosaria Marchionibus, Campania picta. Temi colti e schemi desueti
negli affreschi tra i secoli VIII e XII
Armando Lamberti
229
Recensione a Stefano L’Occaso, La pittura a Mantova nel Quattrocento
Italia Caradonna
234
Abstract
237
Indice dei nomi
160
Aniello Stellato a Hearst Castle:
il busto reliquiario del Battista già in collezione Las Almenas
Luigi Coiro
Nella vita degli imperatori c’è un momento,
che segue all’orgoglio per l’ampiezza sterminata dei territori che abbiamo conquistato
(…): è il momento disperato in cui si scopre
che quest’impero che ci era sembrato la
somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo
senza fine né forma, che la sua corruzione è
troppo incancrenita perché il nostro scettro
possa mettervi riparo, che il trionfo sui sovrani avversari ci ha fatto eredi della loro
lunga rovina.
(I. Calvino, Le città invisibili)
È irresistibile la suggestione esercitata da Quarto
potere (Citizen Kane, 1941)1 quando si ha a che fare
con le collezioni del magnate statunitense dell’editoria
William Randolph Hearst (1863-1951), al quale Orson Welles (1915-1985) si era ispirato, persino troppo
puntualmente, per il protagonista, Charles Foster
Kane, che impersonò nel lungometraggio da lui
scritto, diretto e interpretato. Per quanto l’accumulo
di «estatuas, huertos, palacios, piletas de natación,
diamantes, vehículos, bibliotecas, hombres y mujeres»
da parte di Kane – magna pars del principale dei «dos
argumentos» individuati da Borges nel recensire il
film2 – aderisca quasi perfettamente all’«incontinente
collezionismo di Hearst»3, nel caso in questione il binomio ormai inscindibile Hearst/Kane è rinforzato
da un ‘terzo uomo’, Welles in persona, e dalla sua
‘ossessione spagnola’4.
Condivisa (o meglio contesa) con Ernest Hemingway a partire dal controverso doppiaggio di The Spanish Earth (1937)5, questa passione del cineasta trovò
il suo acme cinematografico nell’incompiuto Don Quixote6 lungo un percorso inaugurato da Rapporto confidenziale (Mr. Arkadin, 1955) – dopo il quale «Welles
would continue to explore his own personal vision of
Spain for the rest of his career»7 –, e fu probabilmente
nutrita proprio dall’immersione profonda, per quanto
mediata, nel regno di Hearst.
Dalla volontà di restituire, seppure in termini fantasmagorici, la faraonica grandiosità della tenuta californiana di Hearst a San Simeon, La Cuesta encantada, scaturì Xanadu8: «una recreación historicista,
que amalgama tendencias y estilos muy variados, principalmente de ascendencia española»9. Soprattutto
dalla Spagna proveniva, infatti, «the loot of the world»
– come recita l’obituary dello «Xanadu’s landlord»
nel finto notiziario News on the March che apre in
analessi il racconto10 –, ‘il bottino del mondo’ destinato essenzialmente al complesso di residenze edificato a San Simeon su progetto dell’architetto Julia
Morgan tra il 1919 e il 1922 (Casa del Mar, Casa del
Monte, Casa del Sol e infine la Casa Grande)11. Non
sorprende, dunque, che lo studio più completo e sistematico dedicato alla «destrucción del patrimonio
artístico español» tra 1800 e 1950 rechi per sottotitolo
W.R. Hearst: «El gran acaparador» e affianchi in copertina i volti di Kane/Welles e di Hearst12.
Per dare più compiutamente sfogo alla sua «fiebre
acaparadora», all’inizio degli anni Venti Hearst aveva
fondato la International Studio Art Corporation quale
canale privilegiato per questa imponente attività collezionistica: le opere acquistate e raccolte in diversi
depositi erano poi smistate nelle varie residenze (Los
Angeles, San Francisco e soprattutto San Simeon)13.
Specialmente tra le ricche magioni della West Coast,
l’ex Nuova Spagna, imperversava in quegli anni il cosiddetto Spanish revival style14 e la messa all’asta nel
1927 a New York della collezione del terzo conte di
Las Almenas, José María del Palacio y Abárzuza (18661940), a dispetto delle leggi già vigenti in Spagna in
materia di esportazione di opere d’arte, «represented
the zenith of Americas’s appetite for Spanish pieces»15.
Già nel 1921 Julia Morgan aveva ricevuto una prima
proposta per l’acquisto della collezione ma la riluttanza
di Hearst a comprare in blocco non fu vinta neanche
dall’inventario stilato nel 1925 da Arthur Byne e Mildred Stapley, coppia di formidabili quanto spregiudicati procacciatori di opere d’arte europea per il mer-
161
A pag. 160
1. Aniello Stellato (attr.),
busto-reliquiario di San
Benedetto da Norcia.
Valladolid, Museo Nacional
de Escultura, inv. CE0286.
2. Aniello Stellato (qui attr.),
busto-reliquiario di San
Giovanni Battista. San
Simeon, Hearst Castle.
3. Aniello Stellato (attr.),
busto-reliquiario di San
Damiano. Valladolid, Museo
Nacional de Escultura, inv.
CE0465.
4. Aniello Stellato (attr.),
busto-reliquiario di San
Sebastiano. Valladolid,
Museo Nacional de
Escultura, inv. CE0463.
di San Simeon e, tra le undici sculture di legno policromato, anche un elegante busto-reliquiario di San
Giovanni Battista (fig. 2) ancora oggi in una Suite Sitting Room della Casa Grande19.
Nel catalogo di vendita curato da Byne e Stapley
(con la collaborazione di Ercole Canessa per «tapestries and italian objects»), il «reliquary bust of St.
John, wood imitating bronze» è presentato, con una
generica ma non del tutto fuorviante datazione al Sedicesimo secolo, col seguente commento:
cato americano, dal 1916 corrispondenti in Spagna
della Hispanic Society of America, fondata nel 1904 a
New York da Archer Milton Huntington, e autori, a
partire dal 1914, di una serie di volumi tematici e illustrati dedicati all’arte spagnola16. Sicché, dopo infruttuose negoziazioni con alcuni musei, tra i quali il Metropolitan Museum di New York, Byne si accordò
con Otto Bernet e Hiram H. Parke dell’American Art
Association e così 447 pezzi della collezione Las Almenas – definita dal New York Times «the most important collection of Spanish art ever to arrive in this
country» – furono infine esposti e battuti all’asta nella
sede newyorkese dell’associazione a Madison Avenue
tra l’8 e il 15 gennaio del 192717.
Come scriveva egli stesso a caldo a Julia Morgan
nel febbraio del 1927, Hearst «decided to buy only
the finest things» per San Simeon, aggiudicandosi un
nutrito gruppo di pezzi, «for the most part of a much
higher grade that we have had heretofore», tanto da
vagheggiare di fare di «the ranch (…) a museum of
the best things that I can secure»18. Molte opere andarono infatti ad arredare gli appartamenti padronali
«The Saint gathers his lamb to his breast and
holds his shepherd’s crook [curved top missing].
Features and hands are fine and sensitive, more
the delicate Italian than the traditional sturdy
Spanish St. John. An extraordinary metallic tint
was secured for the flesh while the hair and camel-skin mantle are in heavy gold, the two tones
making a striking contrast. The bust stands on its
original carved and gilded base»20.
La pur stringata descrizione non difetta di un certo
acume nel cogliere aspetti stilistici conciliabili più con
una tradizione scultorea italiana legata ancora alla cultura figurativa cinquecentesca che con quella iberica
coeva, tanto da risultare per certi versi in sintonia con
i giudizi, talvolta non entusiastici – «frialdad academistica y (…) clasicismo correcto y a menudo inexpresivo» –, però ben focalizzati su alcuni elementi-chiave,
spesi in anni recenti a proposito della gran parte di
una consistente serie di busti-reliquiario custoditi nel
Museo Nacional de Escultura di Valladolid21.
Si tratta di una sessantina circa di ricetti antropomorfi, sostanzialmente omogenei per epoca e stile,
sebbene di due tipologie lievemente differenti: tutti
dorati quanto a vesti, capigliature e attributi iconografici e argentati nei volti e nelle mani, ma parte, i
più piccoli (circa 40 cm di altezza) con incarnati di-
162
pinti a olio e parte, i più e più grandi (circa 50 cm di
altezza) con la finitura in argento lasciata a vista;
un’omogeneità complessiva che non agevola, peraltro, la distinzione dei pezzi disordinatamente
confluiti nell’Ottocento nel Museo Provincial de
Bellas Artes di Valladolid (dal 1933 Museo Nacional) tra quelli originariamente pertinenti ai due armadi-reliquario dell’Annunciazione e della Stimmate
di San Francesco – realizzati da Juan de Muniátegui
e bottega su disegno dell’architetto Francisco de
Mora, con ante richiudibili dipinte entro il 1606 da
Vicente Carducho – già nel convento francescano di
San Diego d’Alcalà22, e quelli provenienti invece dalla
cappella-reliquiario del convento domenicano di San
Pablo, documentati al 160823.
Entrambi gli insediamenti monastici vallisoletani
furono patrocinati da Francisco Gómez de Sandoval
y Rojas (1553-1625), primo duca di Lerma, che ne finanziò i lavori tra il 1603 e il 1606 e la cui doppia parentela con Pedro Fernández de Castro (1576-1622),
settimo conte di Lemos e vicerè di Napoli tra 1610 e
1616, certamente favorì fruttuosi contatti con l’am-
biente artistico partenopeo dai quali scaturirono i
due Angeli custodi del monastero di San Blas de
Lerma, pure patrocinato dal potentissimo valido di
Filippo III d’Asburgo24.
Gli Angeli di San Blas, come anche i più grandi
tra i busti-reliquiario di Valladolid, con mani e volti
argentati, sono stati attribuiti ad Aniello Stellato da
Leone de Castris che, sulla base di fonti, documenti
d’archivio e confronti, dal 2007 ha preso a ricostruire,
seguito poi da altri studiosi, la fisionomia artistica e il
catalogo di questo notevole scultore25 la cui produzione finora meglio individuata è tenuta assieme sul
piano stilistico «dalla stessa ricchezza esornativa, dallo
stesso movimento contrappuntato degli arti, dalla
stessa classica monumentalità e insieme dalla stessa
sfinata grazia tardomanierista»26.
I raffronti esperibili col San Damiano (cm
57x42x33; fig. 3), col San Benedetto da Norcia (cm
56x41x32; fig. 1), col San Sebastiano (cm 59x39x25;
fig. 4) e con non pochi degli altri busti di Valladolid
accomunati da un’integrale emulazione di oro e argento nelle finiture del legno, lasciano poco spazio a
163
dubbi: vi si riscontrano le stesse «eleganza, sinuosità
di movimento e insieme classicità [che] sono d’altronde le carte che Stellato esibisce in tutte le sue
sculture», non solo nei busti-reliquiario vallisoletani
ma anche, ad esempio, in quelli «più modesti (e tuttavia esuberanti)» delle chiese di San Leone e di Santa
Maria del Gamio a Saracena, in Calabria27. Del resto,
nonostante le ingenti dispersioni e distruzioni verificatesi nel corso dell’Ottocento e ancora nello scorso
secolo, stanno emergendo negli ultimi anni non pochi
‘focolai’ spagnoli, certo di minore entità rispetto a
quello di Valladolid, con raccolte più o meno ampie
e varie di busti-reliquiario in legno di provenienza
napoletana databili in massima parte alla prima metà
del Seicento28. Il San Giovanni Battista doveva senz’altro appartenere ad uno di questi nuclei: possibile
proprio a uno dei conventi di Valladolid?
Nel catalogo d’asta del 1927, appena prima della
datazione, è registrata la provenienza del busto:
«From the Escorial»29. Da una nipote del conte di
Las Almenas apprendiamo che «éste acostumbraba
a visitar el monasterio, pues allì tenia su confesor»30:
una traccia quantomeno flebile considerando le ramificazione dei contatti di Las Almenas e la vastità
della sua collezione, costituita da mobili, dipinti e
sculture, in particolare di Quattro e Cinquecento,
destinati alla sua residenza madrilena di Calle Serrano
e soprattutto allo stravagante palazzo detto del Canto
del Pico, edificato tra 1920 e 1922 a Torrelodones, in
provincia di Madrid, donato al Generale Franco dopo
essere stato dichiarato monumento nazionale nel 1930
dalla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
sulla base di una relazione di Elías Tormo31.
Peraltro il Conte – che godeva appunto di poderose entrature politiche, oltre che di buona stampa32
– non sempre conosceva, o era reticente a dichiararla,
l’origine dei suoi ‘acquisti’, come nel caso dei busti
in legno policromato raffiguranti, secondo José Martì
y Monsò, Isabella la Cattolica e Giovanna la Pazza, di
cui era entrato in possesso entro il 190633. Riuscì inoltre a mettere le mani su alcune colonne gotiche con
capitelli del castello di Curiel (Valladolid)34, già in rovina, e addirittura su opere della Certosa di Miraflores
di cui sponsorizzò non proprio disinteressatamente i
lavori di restauro35.
Il recente passaggio sul mercato antiquario di un
busto-reliquiario di San Cosma (cm 55x35x26), provvidenzialmente intercettato ed acquistato dal Museo
Nacional di Valladolid per riaccoppiarlo al San Da-
miano (cm 57x42x33; fig. 3)36, non solo conferma
quanto già noto e deducibile da antichi inventari (del
1768, con aggiunte entro il 1791)37, ovvero che nel
Museo giunse solo una parte dei due nuclei, ma anche
che, probabilmente in più di un momento, un certo
numero di busti fu indebitamente sottratto a vantaggio di collezioni private. Potrebbe essere il caso anche
del busto-reliquiario di San Giustino donato al Museo
Diocesano de Arte Sacro di Bilbao dall’antiquario
biscaglino Antonio Otaño38, la cui pertinenza al nucleo del convento di San Pablo pare trovare una
sponda nella Memoria de todas las santas reliquias
que el excmo. sr. duque de Lerma da y entrega a su
monesterio de San Pablo39. La stessa Memoria registra,
tra le tante, anche la reliquia «de San Juan Batista,
un artexo de dedo y otras reliquias»40.
Il duca di Lerma, infatti, fu specialmente devoto
al Santo e nel suo oratorio privato è inventariata, nel
1610, «una caja de pino, número 94, liada y clavada,
en que está la figura de la cabeza de San Juan Bautista,
en un plato de peltre, en una caja de madera negra
con sus vidrieras»41. Una predilezione di certo amplificata dall’uso, ben radicato nell’immaginario spagnolo, della figura del Battista per simboleggiare il
favorito del re42: non di rado «in poetry and even sermons, Lerma was compared to John the Baptist, a
religious metaphor for the herald of the king, an intercessor and the spiritual brother of the king» –
come, ad esempio, nell’auto sacramental di Lope de
Vega Las bodas entre el Alma y el Amor divino (1604),
celebrativo delle nozze di Filippo III e Margherita
d’Austria – sicché «this imagery would later find its
way into the churches Lerma patronized, in the profusion of commissioned paintings and sculptures depicting John the Baptist»43.
Certamente non erano pochi i presunti resti terreni
del Precursore circolanti all’epoca nel mondo cattolico. Sono tuttavia propenso a ritenere che la reliquia
inventariata a fine Settecento nel convento di San
Pablo albergasse proprio nel busto Las Almenas oggi
a Hearst Castle, che non solo stilisticamente, ma
anche nei connotati tecnici più minuti – le basi ottagonali con identiche decorazioni, oltre che le misure
(cm 58,42x38,1x22,86) – si inserisce disinvoltamente
nella schiatta della gran parte degli altri busti di santi
ancora custoditi nel Museo.
Prima di essere ricondotte all’alveo partenopeo
queste opere, ad esempio il San Benedetto da Norcia (fig. 1) e il San Sebastiano (fig. 4), così come
164
altri esempi presenti in diversi centri della Spagna
«de este tipo de escultura que se convirtió para
sus poseedores en un rasgo de prestigio social»,
erano per lo più riferite ad «algún taller relacionado con la corte»44; una lettura che, specie in
presenza di armadi-reliquiario architettonicamente
strutturati e con ante richiudibili, era incoraggiata
da un prestigioso modello di riferimento, ovvero
l’impressionante collezione escorialense di reliquie
raccolta da Filippo II45, e anche dal fatto che Valladolid, a lungo capitale nel Cinquecento, per volere di Filippo III era tornata brevemente ad esserlo, a scapito di Madrid, tra il 1601 e il 1606,
proprio durante il valimiento del duca di Lerma.
D’altronde lo stesso «tratamiento escultórico, de
gran corrección y clasicismo»46 – ancora «la suprema misura italiana»47, si potrebbe dire – riscontrabile nella gran parte degli esemplari di que-
sta fortunata genia, nei migliori fra essi è percorso
sempre da una sottile inquietudine formale esaltata, peraltro, dal gioco cromatico dei metalli preziosi in un raffinato equilibrio che aderisce perfettamente ai dettami tridentini, tanto da rendere
tali manufatti espressione tra le più tipiche e diffuse della devozione post-conciliare48.
Fa, infine, un certo effetto pensare che Welles
nel 1954 avesse girato per il suo primo film ‘spagnolo’, Mr. Arkadin, la scena potentemente goyesca
della mascarada nel chiostro del Colegio de San
Gregorio, sede del Museo Nacional di Valladolid49
– roccaforte oggi non meno di allora contro la dispersione del patrimonio artistico spagnolo, soprattutto scultoreo –, a due passi da un complesso di
opere una cui pedina, e tra le più belle, era finita
Oltreoceano tra le ‘grinfie’ dell’alter ego del più
iconico dei suoi personaggi.
*
5
In memoria di Gennaro Borrelli e Margarita Estella, insostituibili
maestri negli studi sulla scultura.
Note
1
R.L. Carringer, The Making of Citizen Kane, Berkeley 1985 (ed.
revisited 1992), ed. it. Come Welles ha realizzato Quarto potere,
trad. di M. Bizzarri, Milano 2000; Orson Welles’s Citizen Kane:
A Casebook, a cura di J. Naremore, Oxford-New York 2004;
J. Rosenbaum, Discovering Orson Welles, Berkeley-Los Angeles
2007.
2
Tema funzionale però al secondo, «muy superior», ovvero «la
investigación del alma secreta de un hombre, a través de las
obras que ha construido, de las palabras que ha pronunciado,
de los muchos destinos que ha roto»; J.L. Borges, El Ciudadano,
in «Revista Sur», 83, agosto 1941.
3
U. Eco, Dalla periferia dell’Impero. Cronache da un nuovo
medioevo, Milano 2003, pp. 13-14, in part. Le fortezze della
solitudine [1975], nel capitolo Nel cuore dell’Impero: viaggio
nell’iperrealtà; cfr. R.L. Kagan, The Spanish Craze: America’s
Fascination with the Hispanic World, 1779-1939, University
of Nebraska Press 2019, p. 284. Quanto la contraddittoria
figura di Hearst si prestasse già a inizio Novecento a ricreazioni romanzesche è testimoniato dal ‘cameo’ offertogli da
Jack London nel fantapolitico e distopico Il tallone di ferro
(The Iron Heel, 1908); in una certa misura è modellato su
Hearst anche il personaggio del milionario Jo Stoyte, protagonista di Dopo molte estati (After Many a Summer Dies the
Swan, 1939), primo romanzo ‘americano’ di Aldous Huxley
che forse ispirò in parte anche Welles e il co-sceneggiatore
Herman J. Mankiewicz; cfr. J.E. Walsh, Walking Shadows:
Orson Welles, William Randolph Hearst, and ‘Citizen Kane’,
Madison-London 2004, pp. 71, 248.
4
J. Cobos Sainz, Orson Welles: España como obsesión, Valencia
1993; E. Riambau, Orson Welles: una España inmortal, Valencia 1993; M.A. Gear, At the End of the Street in the Shadow: Orson Welles and the City, London-New York 2016,
pp. 257-282 (In the Land of Don Quixote).
Documentario di Joris Ivens alla cui sceneggiatura collaborò
anche John Dos Passos (S. Cavatorta, D. Maggioni, Joris
Ivens, Milano 1979, pp. 48-49): la lettura del testo di Hemingway fu affidata a Welles, ma lo scrittore, insoddisfatto,
pretese di utilizzare la sua come voce narrante; cfr. M.A.
Gear, op. cit., p. 23.
6
Il film fu completato da Jesús Franco nel 1992. Tra le opere
‘spagnole’ di Welles successive a Mr. Arkadin, oltre ad alcuni
documentari della serie Around the world (1955) per la televisione americana e Nella terra di don Chisciotte (1961) per la
Rai, è il caso di citare lo shakespeariano Falstaff (Chimes at
Midnight; Campanadas a medianoche, 1965), Storia immortale
(Une Histoire immortelle, 1968) e F come falso (Vérités et mensonges; F for Fake 1973).
7
M.A. Gear, At the End of the Street in the Shadow cit., p. 258.
8
La scelta del nome Xanadu (Candelù nel doppiaggio italiano),
antica città della Mongolia il cui mito fu ravvivato nell’Ottocento da Samuel Taylor Coleridge – Kubla Khan: or A Vision
in a Dream (1797), in Christabel, Kubla Khan, and the Pains of
Sleep, London, John Murray, 1816; ed. cons. La ballata del vecchio marinaio; Kubla Khan, introduzione di E. Canepa, traduzione di A. Cerni, Milano 1994 –, facendo il paio con quella
del nome del protagonista pare riecheggiare direttamente
Marco Polo, che narra di «una cittade ch’è chiamata Giandu,
la quale fee fare lo Grande Kane che regna, Coblai Kane. E àe
fatto fare in questa città uno palagio di marmo e d’altre ricche
pietre; le sale e le camere sono tutte dorate e è molto bellissimo
marivigliosamente» (Il Milione, f. 74).
9
M.J. Martínez Ruiz, Xanadú vs. Hearst Castle. El “castillo
español” de Ciudadano Kane, in Estudios de Historia y Estética
del Cine. 50 Aniversario de la Cátedra de Cine, a cura di J.
Castán Lanaspa, R. Pérez de Castro, I.R. Fiz Fuertes, Valladolid 2015, p. 184.
10
«Contents of Xanadu’s palace: paintings, pictures, statues, the
very stones of many another palace – a collection of everything
so big it can never be cataloged or appraised; enough for ten
museums; the loot of the world».
11
M.L. Levkoff, Hearst, the collector, Los Angeles 2008.
165
12
J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, La destrucción
del patrimonio artístico español. W.R. Hearst: “El gran acaparador”, Madrid 2012.
13
Ivi, p. 517.
14
Ivi, p. 586.
15
V. Kastner, Hearst Castle: The Biography of a Country House,
New York 2000, p. 109.
16
J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, op. cit., pp. 267,
333-336.
17
Ivi, p. 587.
18
V. Kastner, Hearst Castle: The Biography of a Country House,
New York 2000, p. 108.
19
Ivi, p. 109; V. Kastner, J. Seely, San Simeon’s Collection of Ceremonial Objects, in «The Magazine Antiques», CLXI 2002, 4,
p. 138 e seguenti; J. Seely, The Hearst Castle, San Simeon. The
Diverse Collection of William Randolph Hearst, in «Southeastern Antiquing & Collecting Magazine», consultato online
all’indirizzo www.go-star.com/antiquing/hearst_collection.htm;
J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, op. cit., p. 588.
20
Important Mediaeval and Early Renaissance works of art from
Spain: sculptures, furniture, textiles, tapestries and rugs, collection of conde de las Almenas, Madrid, Spain, catalogo a
cura di M. Stapley Byne, A. Byne, E. Canessa, New York
1927, p. 56, n. 125.
21
M. Arias Martínez in Museo Nacional Colegio de San Gregorio.
Colección: seleccion de obras, a cura di M. Bolaños Atienza,
Madrid 2009, p. 174. A proposito dell’audace attribuzione
– «un apprezzamento non da poco» – a Jacopo Sansovino
di uno dei busti-reliquiario trafugati dalla chiesa di Santa
Maria degli Angeli alle Croci di Napoli e transitato nel 2007
sul mercato antiquario, è stato anche rilevato come «l’aria
composta e altezzosa» e la persistenza della «cultura classicista» e della «tradizione illustre del Cinquecento più canonico» rivelino «l’ambito della scultura in legno napoletana
(…) più ambizioso ed accademico di quanto ci si potrebbe
aspettare»; R. Casciaro, Sculture disperse del Seicento napoletano: recuperi e scoperte, in Sculture e intagli lignei tra Italia
Meridionale e Spagna, dal Quattro al Settecento, atti del convegno internazionale di studi, Napoli 2015, a cura di P.
Leone de Castris, Napoli 2015, pp. 75-85.
22
M. Arias Martínez in Museo Nacional Colegio de San Gregorio,
cit., pp. 172-173.
23
Idem, Miscelánea de reliquias y relicarios vallisoletanos, cit., p.
194 (sulla base di L. Cabrera de Córdoba, Relación de las cosas
sucedidas en la corte de España, desde 1599 hasta 1614, Madrid
1857, pp. 349-350).
24
R. Alonso Moral, La scultura lignea napoletana in Spagna nell’età
del barocco: Presenza e influsso, in Sculture di età barocca tra
Terra d’Otranto, Napoli e la Spagna, cat. mostra, Lecce, 20072008, a cura di R. Casciaro, A. Cassiano, Roma 2007, p. 77;
cfr. anche L. Coiro, Los relicarios del convento de San Diego de
Valladolid; Los ángeles dorados del Monasterio de San Blas de
Lerma, in Visiones cruzadas. Los virreyes de Nápoles y la imagen
de la Monarquía de España en el Barroco, a cura di I. Mauro,
M. Viceconte, J.-L. Palos, Barcelona 2018, pp. 173-174.
25
P. Leone de Castris, Nomi e date per la scultura in legno di
primo Seicento fra Napoli e le province: dai busti del Gesù a
quelli di Tricarico, in La scultura meridionale in età moderna
nei suoi rapporti con la circolazione mediterranea, atti del convegno internazionale di studi, Lecce 2004, a cura di L. Gaeta,
Galatina 2007, II, pp. 8-10; Idem, Sculture in legno di primo
Seicento in Terra d’Otranto, tra produzione locale e importazioni
da Napoli, in Sculture di età barocca tra Terra d’Otranto, Napoli
e la Spagna, cit., pp. 29-31, 160-165, nn. 5-6; R. Alonso Moral,
La scultura lignea napoletana in Spagna nell’età del barocco:
presenza e influsso, ivi, p. 77; P. Leone de Castris, 1550-1650.
Le immagini della devozione tridentina, in Sculture in legno in
Calabria dal Medioevo al Settecento, cat. mostra, Altomonte
2008-2009, a cura di Idem, Napoli 2009, pp. 45-49, 170-186,
nn. 23-27; Idem, Verità istorica, realismo, fasto, decoro, nobiltà
ed emulazione del metallo prezioso. Fortuna e caratteri di statue
e busti-reliquiario a Napoli e nelle province tra fine Cinquecento
e inizio Seicento, in Scultura lignea. Per una storia dei sistemi
costruttivi e decorativi dal Medioevo al XIX secolo, atti del convegno, Serra San Quirico-Pergola 2007, a cura di G.B. Fidanza,
L. Speranza, M. Valenzuela, «Bollettino d’arte», volume speciale, 2011, pp. 164-167; Idem, Ancora su Giovan Battista Gallone e sul commercio e la circolazione mediterranea delle sculture
in legno napoletane di primo Seicento, in Abruzzo: un laboratorio
di ricerca sulla scultura lignea, a cura di G. Curzi, A. Tomei,
«Studi Medievali e Moderni», XV, 2011, 1-2, pp. 270-271;
G.G. Borrelli, Sulla presenza di Camillo Mariani a Napoli e la
decorazione marmorea di San Paolo Maggiore, in Sant’Andrea
Avellino e i teatini nella Napoli del Viceregno spagnolo, a cura
di D.A. D’Alessandro, Napoli 2011, II, pp. 45-47; P. Leone de
Castris, Angeli custodi fra Napoli, la Spagna e le province, in La
cultura ispanica nella Calabria del Cinque-Seicento. Letteratura,
storia, arte, a cura di D. Gagliardi, Soveria Mannelli 2013, pp.
257-270; M.M. Estella, El relicario de las Agustinas de Salamanca, in Sculture e intagli lignei tra Italia meridionale e Spagna,
dal Quattro al Settecento, atti del convegno internazionale di
studi, Napoli 2015, a cura di P. Leone de Castris, Napoli 2015,
pp. 56-57; P. Leone de Castris, Ritorno a Stellato, in Per le Arti
e per la Storia. Omaggio a Tonino Cassiano, a cura di V. Cazzato,
R. Poso, G. Vallone, Galatina 2017, pp. 112-119; S. De Mieri,
La ‘Madonna del Cielo’ di Santa Maria in Piazza a Fondi e altre
aggiunte al catalogo di Aniello Stellato, «celebre intagliatore»,
in «Confronto. Studi e ricerche di storia dell’arte europea»,
n.s., I, 2018, pp. 89-103.
26
P. Leone de Castris, Ritorno a Stellato, cit., p. 117.
27
Ivi, pp. 117-118.
28
Si vedano, a titolo di esempio, il gruppo del monastero delle
clarisse di Monforte de Lemos – peraltro inviato al cenobio
dalla figlia e dal genero del duca di Lerma (R. Alonso Moral,
La scultura lignea napoletana in Spagna nell’età del barocco,
cit., p. 77; M. Sáez González, Del Reino de Nápoles a las Clarisas
de Monforte de Lemos. Escultura del siglo XVII en madera,
Lugo 2012, passim) – e quello del monastero di Santa Clara a
Medina de Pomar – legato al patrocinio di Juan Fernández de
Velasco, VI Condestable de Castilla – studiato e riconosciuto
come napoletano da J. Montero Delgado, C.A. González Sánchez, P. Rueda Ramírez, R. Alonso Moral, De todos los ingenios
los mejores. El Condestable Juan Fernández de Velasco y Tovar
V Duque de Frías (c. 1550-1613), Sevilla 2014, p. 149, e R.
Alonso Moral, Un mapa de la escultura en España durante il
Seicento, in Scultura in legno policromo d’età Barocca. La produzione di carattere religioso a Genova e nel circuito dei centri
italiani, atti del convegno internazionale (Genova, 3-5 dicembre
2015), a cura di L. Magnani, D. Sanguineti, Genova 2017, pp.
623-625; cfr. anche A.Á. Barrón García, J. Criado Mainar, Bustos-relicario napolitanos de 1608 en la Colegiata de Borja, in
«Cuadernos de Estudios Borjanos», LVIII, 2015, p. 86.
29
Important Mediaeval and early Renaissance works of art from
Spain, cit., p. 56, n. 125.
30
J.M. Merino de Cáceres, M.J. Martínez Ruiz, op. cit., p. 588,
nota 182.
166
31
J.M. Merino de Cáceres, La colección de arte del conde de Las
Almenas, in «Descubrir el arte», 44, 2002, pp. 98-100; M.J.
Martínez Ruiz, Luces y sombras del coleccionismo artístico en
las primeras décadas del siglo XX: el Conde de Las Almenas, in
«Goya», 2005, 307-308, pp. 281-294.
32
«El Conde de las Almenas acaba de adquirir un precioso
retablo del Renacimiento español, fechado en 1551, con objeto
de colocarlo en la nueva parroquia de la Concepción, que se
está construyendo en la calle de Goya, en la cual posee una capilla y cripta para enterramientos, pues la nueva iglesia tiene
este grande privilegio. El retablo procede de una iglesia que
amenaza ruina, en la provincia de Cuenca, y con su adquisición
podrán hacerse las obras de reparación de ese templo, y al mismo tiempo conservarse el altar, que iba á venderse para el
Extranjero»; Miscelánea, in «Arte español. Revista de la Socieda
de Amigos del Arte», II, 1913, 5, p. 250.
33
«Adquiriò el Sr. Conde los retratos escultòricos sin màs antecedentes que aquellos que supieron ò quisieron darle sus immediatos poseedores, reduciéndose à decir que procedian de
tierra de Castilla, lo cual algo es, aunque muy poca cosa»; J.
Martì y Monsò, Bustos de dona Isabel la Catolica, in «Boletin
de la sociedad castellana de excursiones», IV, 1906, 47, p. 555.
34
M.J. Martínez Ruiz, Luces y sombras del coleccionismo artístico
en las primeras décadas del siglo XX: el Conde de Las Almenas,
in «Goya», 2005, 307-308, p. 284.
35
Eadem, Las aventuradas labores de restauración del Conde de
las Almenas en la Cartuja de Miraflores, in «Goya», 2006, 313314, pp. 289-304.
36
M. Arias Martínez, Miscelánea de reliquias y relicarios vallisoletanos. Un recorrido a través de algunas fuentes escritas, in Conocer Valladolid 2016/2017. X Curso de patrimonio cultural,
Real Academia de Bellas Artes de la Purísima Concepción de
Valladolid, 7-30 novembre 2016, a cura di E. Wattenberg García, Valladolid 2018, p. 197, nota 25.
37
J. Rodríguez Díez, Dos memorias escurialenses inéditas sobre
reliquias del monasterio de San Pablo de Valladolid, in «Ciudad
de Dios. Revista Agustiniana», 213, 2000, 2, pp. 485-528.
38
A.Á. Barrón García, J. Criado Mainar, op. cit., pp. 88-89.
39
J. Rodríguez Díez, op. cit., p. 526.
40
Ivi, p. 525.
41
Memoria de los relicarios, cruces, candeleros, ornamentos y otras
cosas que quedaban en el cuarto que el Señor Duque de Lerma
tenía en el Monasterio de San Pablo de Valladolid, donde lo habían de tener y guardar los Padres depositarios y el sacristán de
dicho Monasterio a disposición de dicho Señor. Valladolid 18 de
Abril de 1610, in A. Paz y Mélia, Series de los más importantes
documentos del Archivo y Biblioteca del Exmo. señor Duque de
Medinaceli, I-II, Madrid 1915, I, Histórica, pp. 182, 185; cfr.
M. Arias Martínez, Miscelánea de reliquias y relicarios vallisoletanos, cit., p. 196.
42
A. Feros, Kingship and Favoritism in the Spain of Philip III,
1598-1621, Cambridge University Press 2000, pp. 103-104.
43
L.A. Banner, The Religious Patronage of the Duke of Lerma,
1598-1621, Ashgate 2009, p. 30.
44
M. Arias Martínez in Obras del Museo Nacional de Escultura,
catalogo della mostra itinerante, 1997-1999, Madrid 1997, catt.
11-12, pp. 54-57.
45
P. Leone de Castris, Nomi e date per la scultura in legno di
primo Seicento fra Napoli e le province, cit., pp. 20-22. Cfr. B.
Bassegoda, El Escorial como Museo, Barcelona 2003; si veda
anche Las reliquias del Real Monasterio del Escorial, trascrizione,
introduzione e indici di B. Mediavilla Martín, J. Rodríguez
Díez, Madrid 2005.
46
M. Arias Martínez in Obras del Museo Nacional de Escultura,
cit., catt. 11-12, p. 56.
47
Il concetto, valorizzato anche da Gennaro Borrelli in un volume seminale per le ricerche sulla scultura in legno nel Meridione d’Italia (G. Borrelli, Il presepe napoletano, Roma
1970, p. 149 e sgg.), è tratto da uno dei passaggi più illuminanti tra i vari all’interno di un saggio fondativo per gli studi
sulla scultura del Cinquecento a Napoli (F. Bologna, Problemi
della scultura del Cinquecento a Napoli, in Sculture lignee
nella Campania, cat. mostra, Napoli 1950, a cura di Idem,
R. Causa, Napoli 1950, p. 162): «Il Gomez-Moreno escogita
nel 1931 una teoria secondo cui dal Quattrocento fiorentino
partirebbero due filoni, l’uno purista e colto che dal Ghiberti
giungerebbe sino all’idealismo di Michelangelo, l’altro vitale,
immediato, che da Donatello giungerebbe sino al Bernini
(sic!) e che per via attrarrebbe, ne “la evolución del clasicismo” gli spagnoli (Ordoñez e de Siloe). Il Wethey, sulla
stessa traccia, trova che della Sepoltura di Cristo nel coro di
Barcellona Donatello sarebbe stato contento, ed è convinto
che “Ordoñez and Diego de Siloe were most Italianate of
all spanish Renaissance sculptors in their adherence to classical principles and ideal beauty”. Eppure proprio su quest’ultima affermazione è impossibile trovarsi d’accordo. Perché se qualcosa non fu mai intesa dai focosi e tenerissimi
spagnoli, questa fu proprio la suprema misura italiana, quella
rispondenza metrica, calibrata delle cose, quel meditato cercare la verità per la fantasia, nel canone inderogabile di artescienza, che fu la densissima scoperta dei fiorentini nel primo
trentennio del Quattrocento».
48
P. Leone de Castris, Verità istorica, realismo, fasto, decoro,
nobiltà ed emulazione del metallo prezioso, cit., pp. 164-167.
49
M. Clemente de Pablos, Orson Welles y el Museo Nacional de
Escultura. La controversia de Valladolid, Valladolid 2016.
167
Abstract
scene of the diocese of Sulmona-Valva. By reconstructing the complex historical events of the diocese, it becomes possible to shed light on its unusual
patronage, an aspect that has not been dealt with
in depth until now.
Aggiunte alla veste settecentesca della chiesa
di Santa Chiara a Napoli
Da Bologna a Napoli: il ms. VII.AA.8
della Biblioteca Nazionale
“Vittorio Emanuele III”
Gian Giotto Borrelli
In the third volume of Studi in onore di Riccardo Filangieri (1959), Raffaele Mormone (1920-2008) published a study on the appearance of the Church of
Santa Chiara before it was heavily bombed on August
4, 1943. His research was based mainly on trial papers
held at the Archivio di Stato in Naples. In 1745 the
architect Martino Buonocore claimed no small number of credits with the administration of the Santa
Chiara convent for the projecting and directing of
works there. The documentation, although fragmentary, sheds light not only on what may be considered
the most important reconfiguration of a Gothic monument in Naples but also on the relations between
clients and architects in Naples in the mid-1700s.
Mormone’s study, like the one he did on Domenico
Antonio Vaccaro, is a veritable ‘trailblazer’ for a reexamination of the 17th century in Naples, not only
in regards to architecture but also for painting and
the decorative arts, which at his time were totally
lacking in bibliographical references.
L’ambone duecentesco di San Paolo
ad Peltuinum presso Prata d’Ansidonia
Claudia Cerroni
In Abruzzo, in the Church of San Nicola di Bari in
Prata d’Ansidonia, there is an ambo that is hard to
interpret, although well known in the artistic
panorama of southern Italy. It has awakened the
interest of several scholars, who have been concerned mainly to describe its formal and decorative
elements. The present paper, situating this liturgical
installation in the light of a local tradition of church
furnishings, provides an analysis of its iconographic
and iconological features. It also makes a suggestion
as to where the ambo may have stood in its original
location, namely the Church of San Paolo ad Peltuinum, and discusses its contextualization within
the sacred space. Lastly, it sets the ambo in the
Andrea Improta
Critical studies have dealt for some time now with
the important role played by Bolognese codes in the
formation and development of Neapolitan manuscript illumination between the second half of the
13th century and the early decades of the 14th. However, it is no easy matter to recognize the Emilian
manuscripts that circulated in Naples. The relatively
few ones known so far are mainly about law, a circumstance due to the important role Bologna played
in the production of juridical studies. For this very
reason it is particularly significant to have been able
to associate ms. VII.AA.8 in the Naples National Library – a commentary on the Psalms by Pietro Lombardo – with the Angevin Naples environment. The
codex, of Emilian provenance and datable between
the late 12th century and early 13th, was already in
Naples by the early 14th century when a French
miniaturist well known to critical studies added two
illuminated initials to f. 2r. It has not yet been ascertaned how the codex got to Naples, but it was still
being consulted in the 15th and 16th centuries, when
its presence is attested at the Augustinian convent in
the town of San Giovanni a Carbonara.
Gli affreschi di San Salvatore piccolo
a Capua: una testimonianza bizantina
in terra angioina
Maria Rosaria Marchionibus
The present article analyzes frescoes in the apse of
the Capua Church of San Salvatore Piccolo, focalizing
on the oriental and occidental cultural components
that enliven them, taking into account the Grecian
presence in Campania at the turn of the 14th century.
The patron of the frescoes is identified as a personage
who has never yet been taken into consideration in
234
critical literature, «domina Galgana dicta Greca»,
abbess from 1286 to 1339 of San Giovanni delle
Monache in Capua, from which the church of San
Salvatore piccolo depended.
The Misfortune of Two Angevin Infants Tombs
in Santa Chiara, Naples and an Overlooked
Drawing for Aubin-Louis Millin
Adrian S. Hoch
L'articolo prende in esame le vicende dei sepolcri
trecenteschi realizzati nella chiesa napoletana di Santa
Chiara per due infanti della casa reale angioina, Maria
d’Angiò (†1328) e Ludovico di Durazzo (†1344). I
pochi documenti d’archivio noti, completati dalle
fonti erudite napoletane della tarda età moderna,
consentono di ricostruire le diverse ubicazioni e
l’allestimento di queste tombe, probabilmente più
soggette a manipolazione rispetto alle altre proprio
perché riservate a bambini. Tuttavia, questi fanciulli
della casa d’Angiò e le loro memorie sepolcrali hanno
attirato l’attenzione dei francesi che nel tardo XVIII
secolo hanno promosso un’idea nazionalistica della
Napoli angioina, tra i quali Aubin-Louis Millin (17591818). Un disegno eseguito per lui, a lungo passato
pressoché inosservato, contribuisce a chiarire la storia
materiale di questi monumenti, finora piuttosto nebulosa, prima del loro riallestimento neogotico e della
loro quasi totale distruzione durante la Seconda
guerra mondiale. Gli accidenti della storia, dunque,
fanno di quest’immagine realizzata per Millin una
testimonianza significativa delle sculture funerarie
degli infanti angioini di Napoli, oggi in gran parte
scomparse.
Alla ricerca di Antonello del Perrino
Pierluigi Leone de Castris
But for Colantonio, lauded by Summonte in 1524 as
the only local artist worthy of mention in the whole
preceding century, only a few of whose works are
known with certainty, Quattrocento painting in
Aragonese Naples is all about works without names
and names without works – names such as Jacopo
Barreta, Paolo Burriello, Francesco Alopo, Aniello
Abbate, Minichello Battipalla, Aniello and Francesco
Busanna, Bartolomeo de Gaudio di Capua, Renzo
Cannabacciolo, Marchitello Gallo, Angelo Porpora,
Luca da Napoli, Nicola Zoppo, Andrea Baia, and
Giovanni di Giusto. A San Nicola di Bari stolen in
1993 from the Church of Santa Maria di Portanova
in Naples and recently recovered, dated 1471 and
initialed «A. de C. p[inxit]», makes it possible now
to try and identify the most significant of these ‘names
without works’, that of Antonello da Capua, painter
and embroiderer under Alfonso and Ferrante
d’Aragona, documented between 1441 and 1492,
and perhaps identical with the artist known under
the name of Antonello da Gaeta or del Perrino, likewise active as a court painter and embroiderer for
the same kings of Naples between 1441 and 1488.
Moreover, comparison with the initialed painting allows the name of Antonello da Capua, or del Perrino,
to be attributed with some works most of which
were done with the rare technique of tempera on
canvas, like the Madonnas and Saints in the Museo
Campano in Capua, once thought to be by Colantonio or Jacomart, painted in 1449 for Gabriele Mastrilli and the Church of Sant’Angelo in Palco a Nola,
or the Madonnas, done later, in the churches of
Sant’Antonio a Maddaloni and Santa Maria del
Popolo in Torella dei Lombardi (1484).
Giovan Battista Graziano: considerazioni
e novità documentarie su un pittore
aversano seguace di Marco Pino
Paola Improda
The artistic personality of Giovan Battista Graziano
from Aversa has been studied almost exclusively in
connection with the activity of Marco Pino in southern Italy. The quite consistently sustained quality of
his works, all of which are in peripheral locations,
calls for a deeper analysis of his opus. The present
essay seeks to bring order into the corpus of his paintings in the light of new documentary evidence while
adding an acquisition to his catalogue, signed and
dated. A critical reinterpretation of his works justifies
the inclusion of Graziano in the generation of
painters, subjects of the Kingdom of Naples, who
catered to the demands of art patrons in the 1570s
and 1580s for works that were toned down from the
expressive fury of Mannerist formulas imported into
southern Italy by Marco Pino and characterized instead by a firm adhesion to the devotional requirements of the Counter Reformation.
235
Aniello Stellato a Hearst Castle: il busto reliquiario
del Battista già in collezione Las Almenas
Luigi Coiro
Among the works of art in Hearst Castle (San Simeon,
California) there is a reliquary bust of St. John the Baptist in silvered and gilded wood, bought by W.R. Hearst
in 1927 at the auction in New York of the Madrid collection of Count de Las Almenas. Having linked the
bust to others held at the Museo Nacional de Escultura
in Valladolid coming from the convents of San Pablo
and San Diego – both of which had been commissioned
by the Duke of Lerma, valido under Philip III of Spain
– the present contribution proposes that the sculpture
be assigned to the Neapolitan artist Aniello Stellato,
who was probably the author of a large number of
these two series of Valladolid reliquaries (1606-1608),
and advances the hypothesis of a possible connection
with the collection in the convent of San Pablo.
tolani in 1942, and continue with pages written in
Naples or by Neapolitan artists during the Second
World War and in the years immediately following.
The passages re-edited or published for the first time
were by Luigi Pepe Diaz, Paolo Ricci, and Guglielmo
Peirce, all of whom openly opposed the Fascist
regime, as did Ortolani himself, expressing themselves
in writing, especially Ricci and Peirce, and paying
the consequences of their political choices. Although
their writings were typologically different – a monograph in Ortolani’s case, notes in manuscript form
by Pepe Diaz, an article in the Communist Party
newspaper L’Unità by Ricci, a passage in a novel by
Peirce – what links these pages, besides the personal
relationships among their authors, is that they all
turned to Raffaello in one of the most painful historical moments of the past century in order to speak of
patriotism, Italy, liberty, and civilization.
L’opera come processo: riflessioni sull’arte
nell’era della meta-tecnologia
La riconfigurazione settecentesca
della chiesa dell’Annunziata di Giugliano
Olga Scotto di Vettimo
Luigi Abetti, Antonio Nardelli
The present study, taking up a line of research that
emerged during the last two decades of the last century,
partakes in the broader discussion of the relations between ‘center’ and ‘periphery’ in the Late-Baroque period and, specifically, between Naples and certain centers in Campania where the Late-Baroque arose in the
1740s. Systematic study of the artistic patronage of the
Annunziata Church in Giugliano in the 18th century
reveals that that Sacred Institution embraced the architectural, pictorial, and urbanistic culture of the capital
city of the Kingdom – a circumstance not to be taken
for granted considering that Roman architectural culture prevailed in the neighboring town of Aversa.
«tutt’altro che per amore d’elogi e di difese».
Pagine su Raffaello a Napoli in anni di guerra,
tra storici dell’arte, artisti e critici militanti
Tracing the developments of the critical debate on
relational art, with particolar reference to studies by
Nicolas Bourriaud on relational aesthetics and the
more recent reflections by Claire Bishop, the present
essay intends to propose a new contextualization of
the issue, stressing the incisive influence of digital
culture and the role played by the Network and New
Media in art. What is proposed, then, is a theoretical
interpretation that regards the function of the artist
in a trans-disciplinary perspective, with some encroachments especially into the field of social sciences.
In fact, the passage from Postmodern to the era of
‘meta-technology’ has made it urgent to reformulate
the interpretive categories for art, taking a different
approach to art work, to be understood as process,
and also to its social function. Offered as a ‘gift’ in an
epoch in which the ‘exchange’ takes place mainly
over the Network, the work of art-celebration-event
creates connections with the territory and the community that redefine critical perspectives on the theme
of relational and participatory public art.
Federica De Rosa
In the year of the quincentennial celebrations of the
death of Raffaello (1520), it is fitting to begin with
the monograph on the artist published by Sergio Or236
Indice dei nomi
Abbate, Aniello, 115
Abbate, Francesco, 56; 141; 156
Abbate, Nicola, 172
Abbiusus, canonico, 71
Abetti, Luigi, 52; 54; 185-186; 189
Abruzzese, Alberto, 209
Accardo, Giovanna, 189
Acerbo, Giuseppina, 53; 112
Aceto, Francesco, 53; 65; 73; 97;
111-112
Acheimastou-Potamianou, Myrtal, 98
Adriani, Fiammetta, 186
Afeltra, Andrea, 137
Agosti, Giovanni, 229; 233
Agresti, Livio, 150
Aime, Marco, 208; 210
Ajello, Giovanni Battista, 113
Alabiso, Annachiara, 53
Alberti, Leon Battista, 204; 231
Alfano da Termoli, 65
Alfano, arcivescovo di Capua, 83
Alfonso d’Aragona, vedi Alfonso V
d’Aragona
Alfonso II d’Aragona, duca di
Calabria e re di Napoli, 118; 134
Alfonso V d’Aragona, I di Napoli,
115-116; 118; 120-123; 124; 126;
132; 134; 139
Alighieri, Dante 192
Allegri, Antonio detto il Correggio,
192; 199; 231-232
Allegro, Fortunato, 137; 154-155
Alonso Moral, Roberto, 166
Alopo, Francesco, 115
Althann, Michael Friedrich von,
cardinale e viceré di Napoli, 38
Alvino, Domenico, 37
Amendola, Giorgio, 196
Amirante, Giosi, 54, 187
Anastasia Farmacolitria, santa, 223
Andrea, Alfred J., 97
Andreas, prevosto, 71
Angelico da Vicenza, 129
Angelillo, Fiorella, 112
Angelo Antonelli da Capua, 134;
136; 138; 141
Angiolillo, Marialuisa, 137
Angjeli Murzaku, Ines, 97
Antinori, Ludovico Antonio, 59-62;
64; 73-74
Antonello da Capua, vedi del
Perrino, Antonello
Antonello da Messina 118-119;
127; 132
Antonio di Puccio Pisano, detto
Pisanello, 116; 119; 137; 229-230;
233
Apollo, santo, 65-66; 68-69
Archipenko, Aleksandr Porfirevi ,
196
Arco, Carlo d’, 232
Arcuccio, Angiolillo, 115; 131; 137;
139-140; 177; 187
Arcuno, Ugo, 200
Arena, Maria Paola, 113
Aretino, Pietro, 192
Argan, Giulio Carlo, 202-203
Argenziano, Pasquale, 138
Arias Martínez, Manuel, 166-167
Aristotele, 99
Arpone, Antonio, 182-184
Arquié-Bruley, Françoise, 111
Astarita, Giuseppe, 174-177; 179;
184
Astrapas, Michele, 91; 95
Aula, Cristoforo, 44
Avanzi, Beatrice, 203
Avella, Leonardo, 139
Avril, François, 77; 79-81
Baia, Andrea, 115
Baldacci, Paolo, 203
Baldelli, Francesca, 111
Balzola, Andrea, 208; 210
Bandera, Sandrina, 233
Banner, Lisa A., 167
237
Barba, Gaetano, 182-185; 189
Barbara di Brandeburgo, vedi
Barbara di Hohenzollern
Barbara di Hohenzollern, detta
Barbara di Brandeburgo 230
Barberio, Giuseppe, 174; 176
Barbieri, Carlo, 221
Barbillon, Claire, 110
Barbone Pugliese, Nuccia, 154; 156
Barletta, Clemente, 130
Barone, Nicola, 111; 136-137
Barone, Rosaria, 97
Barrella, Nadia, 138
Barreta, Jacopo, 115
Barreto, Joana, 137
Barrientos, Maria, 220
Barrón García, Aurelio Á., 166-167
Basile, Agostino, 169; 171; 176;
179; 180; 185-189
Bassi, Bruno, 210
Bastullo, Saverio, 189
Battipalla, Minichello, 115
Baudelaire, Charles, 193
Bazzoni, Guido, 233
Befulco, Pietro, 134
Beinaschi, Giovanni Battista, 173
Belbello da Pavia, vedi Luchino
Belbello da Pavia
Belli, Gaetano, 182
Bellini, Giovanni, 232
Bellofatto, Nicola, 139
Bellosi, Luciano, 84-85; 97
Belting, Hans, 99
Benati, Daniele, 73; 141
Benedetto XIV (Prospero Lorenzo
Lambertini), papa, 188
Benjamin, Walter, 210
Berenson, Bernard, 139; 193; 202
Berghaus, Günter, 204
Bernari, Carlo, 200; 204
Bernet, Otto, 162
Bertaux, Émile, 111-112
Bertelli, Gioia, 99
Bertini, Giovanni, 113
Bettini, Sergio, 190
Bideri, Ferdinando, 213
Bideri, Luciano, 220
Biffi, Federico, 233
Bigarelli, Guido, detto Guido da
Como, 65; 73
Bignardi, Massimo, 213; 221-222
Bilotta, Maria Alessandra, 79-80
Bishop, Claire, 206; 209-210
Bisogno, Serena, 57; 188
Bizzarri, Manuela, 165
Blasco Esquivias, Beatriz, 189
Bloch, Herbert, 97-98
Blunt, Anthony, 53; 187
Bo, Carlo, 203
Boccioni, Umberto, 196
Böhme, Gernot, 207; 210
Boiano, Francesco, 45-47
Bolaños Atienza, María, 166
Boldini, Giovanni, 215
Bologna, Ferdinando, 38; 53-54;
79; 84; 97; 127; 134; 136-138;
141; 167; 202-203
Bolzoni, Marco Simone, 150; 157
Bonet Correa, Antonio, 189
Bonifacio di Monferrato, 85
Bonito, Delia, 42
Bonito, Delia Urania, 56
Bonito, Domenico, 56
Bonito, Giuseppe, 52
Bonito, Ludovico, 44
Bonito Oliva, Achille, 203
Borea, Evelina, 154; 157; 158
Borges, Jorge Luis, 161; 165
Borrelli, Gennaro, 165; 167
Borrelli, Gian Giotto, 112; 166;
180; 188-190
Borromini, Francesco, 188
Boschini, Marco, 192
Bösel, Richard, 189
Bossaglia, Rossana, 203
Boto Varela, Gerardo, 74
Bottai, Giuseppe, 203
Botticelli, vedi Filipepi, Alessandro
Bottigliero, Matteo, 50; 180
Bourget, Paul, 221
Bourne, Molly, 233
Bourriaud, Nicolas, 205-206; 209210
Bouts, Dirk, 137; 141
Bova, Giancarlo, 97-99
Braca, Antonio, 141
Bracco, Roberto, 214; 221
Bragaglia, Anton Giulio, 200
Brancaccio, Candida Maria, 49
Brandi, Cesare, 54; 202
Braque, Georges, 196
Bresciano, Giovanni, 136-137
Brizio, Anna Maria, 193; 203
Brown, Elisabeth A.R., 97
Bruzelius, Caroline, 53
Bucarelli, Palma, 202
Bugatti, Gian Andrea di Bellino,
231
Buonarroti, Michelangelo, 191
Buono, Silvestro, 149
Buonocore, Gaetano, 39-40; 45; 50
Buonocore, Martino, 174
Burns, Howard, 233
Burriello, Paolo, 115
Busanna, Aniello, 115
Busanna, Francesco, 115
Byne, Arthur, 161-162
Cabrera de Córdoba, Luis, 166
Cacciapuoti, Giuseppe, 172
Cacciapuoti, Nicola, notaio, 185;
186
Cacciapuoti, Nicola, pittore, 173;
182; 185-186
Caglioti, Francesco, 55; 112; 140
Caiazza, Vito, 45
Caiazzo, Cherubino, 81
Caillé, Alain, 210
Calderini, Chiara, 74
Calvano da Padova, 118-119; 134;
141
Calvino, Italo, 161
Camera, Matteo, 111-112; 134; 141
Campanelli, Adele, 74
Campbell, Donald A., 97
Campbell, Lorne, 141
Campeglia, Maria Paola, 52
Canepa, Ettore, 165
Canessa, Ercole, 162; 166
Cangiano, Cesare, 37
Cangiano, Gennaro, 37
Cangiullo, Francesco, 198; 221
Cannabacciolo, Renzo, 115
Cannatelli, Nicola, 184
Canonico, Andrea, 42
Canorio, Andrea, 52
Cantelmo, Giosuè, 115
238
Cantilena, Giovanni Pietro, 56-57
Cantone, Gaetana, 54; 56; 186-187;
189
Capaccio, Giulio Cesare, 35; 53
Capece Scondito, Nicoletta, 50
Capone, Aniello, 54
Capone, Gaetano, 213
Capozzi, Rocco, 202; 204
Cappellieri, Alba, 189
Cappiello, Leonetto, 216; 220
Capuano, Pietro, 76; 85-86
Caracciolo, Marino, 132
Caracciolo del Sole (famiglia), 115
Caradonna, Italia, 141
Carafa (famiglia), 43; 132; 140
Carafa, Carlo, vescovo, 144; 155
Carafa, Diomede, 132; 140
Carafa, Rosa, 141
Carapezza, Marco, 202
Caravita, Luisa, 50
Carbonell i Buades, Maria, 136
Cardillo, Girolamo, 159
Cardillo, Nicola, 115
Cardillo, Tommaso, 116; 137
Cardinali, Marco, 202
Carducho, Vicente, 163
Careri, Enrico, 222
Carifi, Antonio, 138
Carillo, Saverio, 54; 138
Carletti, Lorenzo, 203
Carlo d’Angiò, duca di Calabria,
77; 101; 112
Carlo di Durazzo, conte di Gravina
e duca di Durazzo, 102; 105
Carmignano, Antonia, badessa, 37
Carrà, Carlo, 195-196; 198
Carrà, Massimo, 204
Carrara Valdambrini, Maria, 222
Carrara, Pietro, 222
Carratelli Pugliese, Giovanni, 97; 141
Carringer, Robert L., 165
Casciaro, Raffaele, 166
Casoni, Lorenzo, 36
Cassiano, Antonio, 166
Castagna, Marco, 210
Castán Lanaspa, Javier, 165
Castellani, Francesca, 204
Castells, Manuel, 207-208; 210-211
Castelnuovo, Enrico, 97
Castiñeiras, Manuel, 74
Catalani, Luigi, 113
Catalano, Dora, 136
Catalano, Maria Ida, 54; 203
Catello, Corrado, 189
Caterino, Cirillo, 128-129; 139-140
Cattaneo, Annalisa, 157
Causa, Raffaello, 38; 54; 120; 138;
167; 187; 203
Causa, Stefano, 54; 189
Cavalcaselle, Giovanni Battista, 231
Cavalieri, Giovanni Battista, 150
Cavallaro, Anna, 137
Cavalletto, Giovanni Battista, 231
Cavallini, Pietro, 83
Cavatorta, Silvano, 165
Cazzato, Vincenzo, 166
Cecchi, Emilio, 193; 203
Cecere, Aldo, 137; 154-155; 157
Cecere, Michele, 139
Cecilia, santa, 225
Celano, Carlo, 35-36; 47; 53; 106107; 112
Celidonio, Giuseppe, 74
Cenni di Pepe (Pepo), detto
Cimabue, 84
Cennini, Cennino, 204
Ceriana, Matteo, 136; 138; 141
Cerni, Alessandro, 165
Cerreto, Michele, 130
Cesare da Sesto, 156
Cézanne, Paul, 193
Challéat, Claire, 137; 139
Chavanne, Blandine, 110
Chelazzi Dini, Giulietta, 113
Chiariello, Pasquale, 131
Chiarini, Bartolomeo, 36; 53
Chiarini, Giovanni Battista, 138
Chierici, Gino, 57; 130
Ciannella, Giovanni, 188
Cibelli, Gaetano, 130
Ciccarelli, Andrea, 186-187; 189
Ciccarelli, Ignazio, 188-190
Cilea, Francesco, 220
Cimabue, vedi Cenni di Pepe
(Pepo)
Cimafonte, Gennaro, 49; 57
Cimmino, Fabrizio, 173; 185-186
Cimmino, Felice, 173; 185-186
Cioffi, Patrizia, 38
Cioffi, Rosanna, 138; 202
Cipriano di Calamizzi, santo, 227
Cirifino, Fabio, 210
Ciro, santo, 227
Clear, Matthew J., 111-112
Clemente de Pablos, Miguel, 167
Cleopazzo, Nicola, 56
Cobos Sainz, Juan, 165
Cocchia, Carlo, 196
Coiro, Luigi, 166
Cola Rapicano, 132
Colantonio, detto anche Colantonio
del Fiore, 115-116; 119; 122; 124;
126-127; 134-136; 138
Colantonio del Perrino, vedi del
Perrino, Antonello
Coleridge, Samuel Taylor, 165
Colesanti, Gemma, 52
Colletta, Teresa, 186
Colombo, Nicola, 204
Compton, Thomas K., 97
Conca, Sebastiano, 52
Coniglio, Paola, 53; 112
Consoli Guardo, Giuseppe, 138
Corenzio, Belisario, 44; 150
Corradi, Girolamo da Cremona,
230-231
Corradi, Zanino, 230-231
Correggio, vedi Allegri Antonio
Corsi, Vincenzo, 113
Cortellessa, Andrea, 203
Cortese, Giuseppe, 130
Cosetta, Anna, 208; 210
Cosma, santo, 227
Costa, Lorenzo, 232
Costa, Mario, 210
Costantini, Celso, 131; 140
Costantino, Antonio, 37
Costanzo di Mosé, 118-119; 134;
138; 141
Costanzo, Salvatore, 188
Cotugno, Nicola, 130
Creutzburg, Anette, 112
Criado Mainar, Jesús, 167
Crispolti, Enrico, 202
Critaro, Orazio Maria, 187
Crivelli, Protasio, 156
Croce, Benedetto, 202-203
Croce, Elena, 81
Crostini, Barbara, 97
Crowe, Joseph Archer, 231
Cucciniello, Antonella, 157
Cuozzo, Mariadelaide, 221-222
Cupperi, Walter, 138; 141
Curcio, Giovanna, 187
Curia, Francesco, 157
Curzi, Gaetano, 166
239
D’Achille, Anna Maria, 111; 113
D’Adamo, Carlo, 187
Daffra, Emanuela, 203
D’Agostino, Carlo, 139
D’Agostino, Paola, 187
D’Alconzo, Paola, 113
D’Alessandro, Domenico Antonio,
166; 185
D’Alessandro, Paolo, 202
D’Amato, Giovanni Angelo, 149150; 153; 157
D’Amato, Giovanni Antonio, 169;
185
D’Ambrosio, Matteo, 202; 204
Damiano, santo, 227
D’Andrea, Gioacchino Francesco,
52
D’Aniello, Antonia, 134; 138; 141
Danise, Zaccaria, 42
D’Annunzio, Gabriele, 213
D’Aprile, Maria, 54
d’Arbois, Jean, 230
d’Auria, Eleonora, 222
De Ambrosio, Antonio, 196; 200
De Angelis d’Ossat, Guglielmo, 222
De Asis Garcia Garcia, Francisco, 81
De Blaauw, Sible, 74
De Blasiis, Giuseppe, 111-112
De Blasio, Ignazio, 184
De Blasio, Michelangelo, 50; 57
Debord, Guy, 210
de Certeau, Michel, 205; 209
de Chirico, Giorgio, 195; 198; 201;
203
de Divitiis, Bianca, 138 ; 140
De Dominici, Bernardo, 39; 126;
138; 174; 177; 185-188
De Duonni, Veronica, 139
De Falco, Carolina, 188
De Ferdinando, Ferdinando, 48-49
De Filippo, Simone, 137
de Franchi, Giovanna, badessa, 37
De Fusco, Renato, 188
de Galgano, Riccardo, 98
de Gaudio, Bartolomeo, 115
de Guevara, Agnese, badessa, 48
de Kerckhove, Derrick, 207; 210
Delacroix, Eugène, 197
del Balzo, Francesco II, 132
del Balzo Pignatelli, Adelaide,
principessa di Strongoli, 214; 218
Del Cappellano, Giuseppe, 123; 138
del Donzello, Pietro, 119; 134; 138;
141
del Donzello, Polito, 119; 134; 138;
141
de Lellis, Carlo, 35; 53; 103-107;
112; 122; 138
de Letteriis, Cristian, 188-189
Deleuze, Gilles, 210
Delfino, Cristoforo, 181; 189
Del Gaizo, Giovanni, 39; 109; 177;
184, 188
de’ Liguoro, Cesare, 54
de’ Liguoro, Francesco, 54
Dell’Aja, Gaudenzio, 53-55; 111-113
Della Calce, Giovanni Antonio, 37
Della Corna, Antonio, 231
della Molza, Filippo, 230
della Strada, Erasmo, 230
della Valle, Mauro, 98
Della Volpe, Giuseppina, 185
Delle Foglie, Anna, 137
dell’Uva (famiglia), 132-133; 140
Del Monaco, Gianluca, 79
De Lorenzi, Giovanna, 203
del Palacio y Abárzuza, José María,
conte di Las Almenas, 161
del Perrino, Andriella, 117
del Perrino, Antonello, 116-118;
125-127; 134; 137-139; 141
del Pipo, Marco, 116
de’ Maffei, Fernanda, 98
De Maio, Paolo, 52
De Marchi, Andrea, 233
De Martini, Vega, 138
De Martino, Ernesto, 185; 188
De Martino, Giovanni Paolo, 173
De Martino, Pier Paolo, 222
Demetrio, re di Tessalonica, 85
De Micheli, Mario, 198
De Mieri, Stefano, 53; 56; 112; 154;
159; 166; 185-186; 222
de Mondrago, Pietro, 132
De Montfaucon, Bernard, 101; 113
de Mora, Francisco, 163
de Muniátegui, Juan, 163
De Mura, Francesco, 40; 42; 44;
51-52; 55
D’Engenio Caracciolo, Cesare, 35;
103-107; 112
De Nittis, Giuseppe, 215
De Rinaldis, Aldo, 54; 111; 113
De Rosa, Federica, 202-203
de Rosa, Gabriele, 115
De Rosa, Gildo, 196
Derrida, Jacques, 210
De Ruggieri, Maria Beatrice, 202
De Ruvo, Francesca, 212; 217; 221222
De Simone, Giuseppe, 113
De Simone, Maria Antonietta, 188
de’ Sivo, Giacinto, 140-141
De Virgilio, Giuseppe, 73
De Vitis, Franco, 68; 74
De Vos, Dirk, 141
Dewald, Ernest T., 99
Dewey, John, 207; 210
Di Blasi, Nicoletta, 138; 141
di Capua Capece, Giuseppe, 97
Di Chirico, Giacomo, 213; 221
Dickens, Charles, 221
Di Cori, Paola, 209
Di Dario Guida, Maria Pia, 141
Di Fronzo, Pasquale, 139
Di Furia, Ugo, 52; 56
Di Giacomo, Salvatore, 124; 221
Di Giuseppe, Carmine, 154; 156
Di Lernia, Luciana, 56-57
Di Lorenzo, Pietro, 138
Di Luca, Matteo, 45
Di Lucca, Antonio, 52; 177; 179;
181; 183; 188-189
Di Maggio, Patrizia, 139
di Maio, Ursolina, badessa, 83
Di Marino, Carlo, 190
Di Marino, Nunzio, 184
Di Mauro, Leonardo, 185; 190
Di Meglio, Rosalba, 81
Di Napoli, Paolo, 188
Di Nardo, Daniela, 202
Di Natale, Elisa, 66; 73
Di Natale, Maria Concetta, 202
Dini, Francesca, 221
Diozzi, Fabrizio, 52
Di Simone, Paolo, 113
Di Spirito, Franco, 188
Di Stefano, Elisabetta, 210
Divenuto, Francesco, 159; 186
Dodone, vescovo, 68
Donadio, Nicola, 37
Donatello, vedi Donato di Niccolò
di Betto Bardi
Donatelli, Adalgisa, 74
Donato di Niccolò di Betto Bardi,
detto Donatello, 132; 167; 230
240
Donatone, Guido, 55; 136-138; 140
Donghi, Antonio, 195
Donnamaria, Antonio, 177; 184
D’Onofrio, Mario, 73
Donzelli, Giacomo Andrea, 155
Dorati da Empoli, Maria Cristina,
55
Doria, Biagio, detto Gino, 198
Dos Passos, John, 165
Dosso Dossi, vedi Luteri, Giovanni
Dottori, Gerardo, 196; 200; 204
D’Ovidio, Stefano, 53; 111-112
Du Cange, vedi du Fresne, Charles
Dudovich, Marcello, 216
du Fresne, Charles, detto Du
Cange, 74
Dupuy-Vachey, Marie, 111
Durante, Maria Chiara, 52
Durey, Philippe, 110
Dürer, Albrecht, 232
D’Urso, Domenico, 181
D’Urso, Teresa, 79-81; 136; 138
Eco, Umberto, 165
Eleonora d’Aragona, 123
El Greco, vedi Theotokòpulos,
Domìnikos, 197
Elia il Giovane, santo, 134; 227
Elia lo Speleota, santo, 227
Enderlein, Lorenz, 106; 110; 112113
Enrico di Hainaut o d’Angre,
imperatore latino di
Costantinopoli, 83
Estella, Margarita, 165-166
Eutiche, 91; 95
Evangelisti, Silvia, 222
Evans, Helen C., 99
Eyck, Barthélemy d’, 115
Eyck, Jan van, 124; 125-127; 139
Ezechiele, 99
Facchiano, Annamaria, 98
Fagioli Vercellone, Guido, 52
Fagiolo, Marcello, 186
Fagiolo Dell’Arco, Maurizio, 203
Falcucci, Claudio, 202
Fantino Iuniore, santo, 227
Fanzago, Cosimo, 36; 53
Faraglia, Nunzio Federigo, 74
Farina, Viviana, 185
Farinella, Vincenzo, 233
Federico II di Svevia, imperatore,
re di Gerusalemme, re dei
Romani, 70; 73; 88
Federico I Gonzaga, marchese di
Mantova, 230-231
Felice di Cimitile, presbitero e
santo, 223; 227
Felice di Nola, protovescovo e
santo, 227
Ferdinando (Ferrante) I
d’Aragona, re di Napoli, 115116; 118-119; 132; 134; 136-138;
140-141; 155; 187; 235
Feros, Antonio, 167
Fernández de Castro y Andrade,
Pedro, conte di Lemos e viceré di
Napoli, 163; 165
Ferrari, Daniela, 203,
Fidanza, Giovan Battista, 166
Fiengo, Giuseppe, 52; 54; 57; 186;
187-188; 190
Figlioli, Maria, 233
Figuera, Joan, 136
Filadelfo, santo, 224
Filangieri di Candida, Giovanni, 132
Filangieri di Candida, Riccardo, 52;
98; 112; 136; 138; 234
Filangieri di Satriano, Gaetano,
136-137; 141; 159
Filippo II d’Asburgo, 165
Filippo III d’Asburgo, 163-165; 236
Filippo IV d’Asburgo, 54
Filomarino, Marino, arcivescovo,
83; 180
Fiorillo, Ada Patrizia, 141
Fiz, Alberto, 165; 204
Fiz Fuertes, Irune Rosario, 165
Fleckner, Uwe, 110
Flora, Francesco, 198
Foletti, Ivan, 74
Fontana, Domenico, 57; 174
Fontanarosa, Anna Maria, 36
Forlì, Giovanni Vincenzo, 169; 185
Fossati, Paolo, 203
Fortunato, Antonio, 133; 140
Fouquet, Jean, 115
Fra Giocondo, 118-119
Francesco d’Assisi, santo, 52; 128129; 132-133; 140; 155; 163
Francesco di Giorgio Martini, 118
Francesco Gonzaga, cardinale, 231
Francesco II Gonzaga, conte di
Novellara, 230-233
Francesco di Marsilio Gonzaga,
230; 233
Franco, Angelo, 136
Franco, Francisco, 164
Franco, Jesús, 165
Franco, Paolo, 202
Frantová, Zuzana, 74
Fraschetti, Stanislao, 112
Fraticelli, Valentina, 113
Fratta, Arturo, 221, 222
Friedrich Hollstein, W.H., 157
Frizzoni, Gustavo, 137
Fuga, Ferdinando, 177
Fusco, Maria Antonella, 217
Gabrielli, Noemi, 139
Gaeta, Letizia, 52-53; 154; 166;
186; 188
Gaetani (famiglia), 132
Gagini, Domenico, 132
Gagliardi, Donatella, 166
Gaglione, Mario, 53; 111-113
Galante, Gennaro Aspreno, 119; 138
Galdi, Amalia, 98
Galdi, Guido, 138
Galgana, badessa, 87; 89; 93; 96;
98; 234
Gallo, Francesca, 204
Gallo, Laura, 202
Gallo, Marchitello, 115; 136; 235
Galluccio, Antonio, 189
Gamba, Crescenzo, 182
Gandolfo, Francesco, 62; 65-66;
73-74
Gangemi, Francesco, 65; 73; 110
Garcia Cueto, David, 190
Garella, Luciano, 188
Garms, Jörg, 187
Garzillo, Agostino, 45
Gasse, Stefano, 101
Gatto, Alfonso, 198; 200
Gatto, Saverio, 198
Garzia, Giovanni, 184
Garzia, Giuseppe, 184
Garzya, Antonio, 99
Gauguin, Paul, 204
Gavini, Ignazio Carlo, 60-61; 6465; 68; 72-74
Gear, Matthew Asprey, 165
Gemito, Vincenzo, 198; 222
Gemma, badessa, 83
Gentile, Giovanni, 203
241
Gentili, Carlo, 191; 202-203
Germani, Ferdinando, 154-156
Georgel, Chantal, 110
Georgiev, Biser, 99
Gheroldi, Vincenzo, 233
Ghezzi, Pier Leone, 40; 50; 55
Giacomelli, Luciana, 189
Giacon, Danka, 203
Giammattei, Emma, 222
Gianandrea, Manuela, 66; 73-74
Gian Ferrari, Claudia, 204
Gibbs, Robert, 80
Giometti, Cristiano, 203
Giorgi, Lucia, 158; 187
Giorgio da Castelfranco, detto
Giorgione, 199
Giorgione, vedi Giorgio da
Castelfranco, 199
Giotto di Bondone, 35; 53; 84; 85;
97; 99; 111; 115; 139; 195
Giovanni, vescovo di Caserta, 83
Giovanni III, vescovo, 227
Giovanni VIII, papa, 224
Giovanni Battista de/di Neapoli,
frate, 79
Giovanna I d’Angiò, regina di
Napoli, 98; 102; 112
Giovanna II d’Angiò, regina di
Napoli, 123
Giovanni Battista, santo, 120; 123;
128; 132; 150; 158; 162; 164; 233;
235
Giovanni d’Aragona, 136
Giovanni da Gaeta, 115-116; 119;
124; 126; 134; 137
Giovanni di Bartolomeo
dell’Aquila, 117
Giovanni di Giusto, 115; 134; 141;
235
Giovanni Pisano, 67; 73-74
Girace, Piero, 221-222
Girolamo da Romano, detto il
Romanino, 232
Giulio II (Giuliano della Rovere),
papa, 194
Gizzi, Stefano, 52
Glass, Dorothy Finn, 74
Godani, Paolo, 209
Godbout, Jacques T., 210
Goering, Hermann, 201
Goethe, Johann Wolfgang von,
192; 194
Gogol’, Nikolaj Vasilʹevič, 194
Golino, Domenico, 190
Gómez de Sandoval y Rojas,
Francisco, duca di Lerma, 163
Goncourt, Edmond, 221
Goncourt, Jules, 221
Gonella, Guido, 203
Gonzaga, famiglia, 229-232
González Sánchez, Carlos Alberto, 166
Gordon, Dillian, 137
Goursat, Georges, detto Sem, 220
Gousset, Marie-Thérèse, 79-80
Granaio, Giovanni, 48
Granata, Francesco, 97
Granucci, Bartolomeo, 184; 189
Grassi, Luigi, 202
Graziano, Giovan Battista, 142144; 146-150; 152-159; 235
Gravagnuolo, Benedetto, 186; 188
Greco, Franco Carmelo, 221
Greco, Serenella, 222
Gregori, Mina, 140
Gregorio IX (Ugolino di Anagni),
papa, 70
Gregorio XIII (Ugo
Boncompagni), papa, 133; 146
Grecusi, Georgius, 87
Grieco, Giovanni, 40; 42; 44; 52
Grigioni, Carlo, 137-138
Griffero, Tonino, 210
Guacci, Francesco, 154; 157
Guadagni, Carlo, 139
Guadagno, Saverio, 184
Gualtieri d’Ocre, vescovo, 71
Guattari, Félix, 210
Guerisoli, Francesca, 211
Guerriero, Luigi, 52; 54; 57; 185187; 190
Guglielmo, frate, 73
Guida, Cecilia, 209
Guida, Gloria, 189
Guidetti, Antonio, 35-36; 38; 5354; 184
Guido da Como vedi Bigarelli,
Guido, 65; 73
Guillaume, Denis, 99
Gutiérrez, David, 75; 80
Guttuso, Renato, 191-192; 198;
201-202
Haro y Guzmán, Gaspar Méndez
de, settimo marchese di El
Carpio e viceré di Napoli, 180
Hearst, William Randolph, 161162; 164-166; 235
Helleu, Paul César, 221; 251
Hemingway, Ernest, 161; 165
Himanen, Pekka, 210
Hoch, Adrian S., 101; 113; 235
Hueck, Irene, 84; 97
Hülsmann, Helena Margaretha, 80
Huntington, Archer Milton, 162
Huxley, Aldous, 165
Iacobini, Antonio, 98-99; 111; 113
Iacobus, frate, 70
Imparato, Domenico, 50
Imperato, Beatrice, 48
Iannelli, Gabriele, 122; 138
Iannone, Antonio Pio, 189
Imparato, Girolamo, 154; 159; 185
Improda, Paola, 136-137; 143; 154155; 158-159; 222; 235
Improta, Andrea, 75; 79-81; 234
Ingres, Jean-Auguste-Dominique,
110-111; 113
Ingrignetti, Girolamo, 137
Innocenzo II (Gregorio Papareschi),
papa, 68
Innocenzo III (Lotario), papa, 85
Isabella d’Este, 229
Isacco II Angelo, imperatore
d’Oriente, 85
Ivens, Joris, 165
Izzo, Giacomo, 36
Izzo, Mariaclaudia, 121; 138
Jacazzi, Danila, 182; 189
Jacomart, vedi Jaume Baço, 115;
119-121; 124; 126; 134-135; 138;
235
Jacotot, Joseph, 210
James, Liz, 99
Jaume Baço, detto Jacomart, 115;
119-121; 124; 126; 134-135; 138;
235
Jean d’Ypre, 77
Jeanneret-Gris, Charles-Édouard,
detto Le Corbusier, 198
Johannowsky, Bernardo, 200
Johnston, Cynthia, 80
Jolivet-Lévy, Catherine, 99
Juvarra, Filippo, 189
Kagan, Richard L., 165
242
Kalby, Luigi Giovanni, 141
Kamp, Norbert, 71; 74; 96
Kant, Immanuel, 192; 203
Kassay, Tilde, 214; 217
Kastner, Victoria, 166
Kazhdan, Alexander P., 99
Kenaan-Kedar, Nurith, 73
Kieven, Elisabeth, 187
Kroesen, Justin, 74
Kubla Khan, 165
Kwon, Miwon, 211
Lama, Domenico, 185
Lando de Prata, 86
Landolfo I, detto il Vecchio,
principe di Capua, 227
Lanfranco, Giovanni, 173
Langellotti, Maria, 50
Lanzetta, Aniello, 57
Lanzetta, Domenico, 37
Lanzetta, Luigi, 56; 45
Lattuada, Riccardo, 185-186
Lazarev, Viktor, 98
Lazzari, Dionisio, 47; 56-57
Le Bitauzé, Corinne, 111
Le Corbusier, vedi Jeanneret-Gris,
Charles-Édouard, 198
Lehmann-Brockhaus, Otto, 59; 62;
67; 73-74
Lenza, Cettina, 113
Lenzo, Fulvio, 53; 187
Leonardo da Besozzo, 115-117;
119; 126; 137; 139
Leoncavallo, Ruggero, 220
Leone, Ambrogio, 122
Leone IX (Brunone dei conti di
Egisheim-Dagsburg), papa, 70
Leone de Castris, Pierluigi, 53-54;
79-80; 84-85; 97; 111-112; 115;
136-141; 154-158; 163; 166-167;
185; 187; 213; 217; 221-222; 235
Lepanto, Vittoria, 217
Lepore, Mario, 196
Leonardo da Vinci, 204
Letizia, Domenico, 130
Letizia, Salvatore, 156
Lettieri, Antonio, 45
Levkoff, Mary L., 165
Lévy, Pierre, 205-206; 209; 210-211
Lipchitz, Jacques, 196
L’Occaso, Stefano, 229-233
Lofano, Francesco, 53
London, Jack, 165
Longanesi, Leopoldo (Leo), 200
Longhi, Roberto, 203
Longo, Agostino, 188
Lope de Vega y Carpio, Félix, 164
Lorenzetti, Costanza, 79; 83; 97
Lotto, Lorenzo, 232
Luca da Napoli, 115; 235
Lucchese, Giuseppe, 48
Lucco, Mauro, 140; 233
Lucherini, Vinni, 74; 112
Luchino Belbello da Pavia, detto
Belbello da Pavia, 230
Luciani, Sebastiano detto
Sebastiano del Piombo, 199
Ludovico III Gonzaga, detto il
Turco, marchese di Mantova,
230-231
Ludovico di Durazzo, figlio di
Carlo duca di Durazzo, 101-109;
111-112; 235
Luisa di Calabria, figlia di Carlo
duca di Calabria, 102; 112-113;
Lusizza, badessa, 83
Luteri, Giovanni, detto Dosso
Dossi, 232
Macry, Paolo, 222
Madonna, Maria Antonella, 139
Madonna, Maria Luisa, 190
Maestro del Liber celestium
revelationum, 78-79; 81
Maestro della Pietà di Piedigrotta,
131-132
Maestro delle tempere francescane,
140
Maestro dei Santi Severino e
Sossio, 134; 141
Maffesoli, Michel, 209
Maggioni, Daniele, 165
Maggiorelli, Simona, 203
Maglione, Ferrante, 116
Magnani, Lauro, 166
Maietta, Ida, 138; 157
Maineri, Gian Francesco, 232
Maione, Paologiovanni, 222
Majone, Vincenzo, 188-190
Malatesta, Tomaso, 37; 54
Maleczek, Werner, 97
Manco, Alessandra, 187
Mania, Patrizia, 203
Mankiewicz, Herman J., 165
Manni, Giovanni Battista, 169; 171;
173-174; 183; 185-186
Mansella, Diletta, 210
Mantegna, Andrea, 228-233
Mantegna, Francesco, 231
Mantegna, Ludovico, 231
Mantegna, Taddea, 232
Manzari, Francesca, 79
Manzo, Elena, 54
Manzone, Saverio, 181; 189
Marazzi, Federico, 73; 97
Marchionibus, Maria Rosaria, 9799; 223; 226-227
Marcucci, Laura, 54
Margherita d’Austria, 164
Margherita di Savoia, regina
d’Italia, 218
Margherita d’Ungheria, imperatrice
consorte, 85
Margiotta, Anita, 84; 97
Maria Amalia di Sassonia, regina e
moglie di Carlo III di Borbone,
re di Napoli e di Sicilia, 55; 107
Maria Carolina di Borbone. regina
di Napoli e di Sicilia, 101
Maria di Calabria, figlia di Carlo
duca di Calabria, 101-109; 111113
Maria di Calabria, moglie di Carlo
duca di Durazzo, 102-103
Maria di Durazzo, figlia di Carlo
III duca di Durazzo, 113
Maria di Valois, moglie di Carlo
duca di Calabria, 77; 101; 113
Mariani, Bonaventura, 81
Mariani, Camillo, 166
Mariani, Valerio, 194; 202-203
Marinetti, Filippo Tommaso, 196
Marino, duca di Amalfi, 86
Marotta, Giuseppe, 200
Marquetto, 136
Martì y Monsò, José, 164; 167
Martínez Ruiz, María José, 165-167
Martorelli, Luisa, 202; 222
Martucci, Giuseppe, 220
Marturano, Aldo, 186
Marx, Karl, 200, 204
Marzano (famiglia), 132
Masaccio, vedi Tommaso di ser
Giovanni di Mone di Andreuccio
Masolino da Panicale, 199
Massotti, Carmine, 52
Massotti, Giovanni Battista, 38; 52;
54
243
Massotti, Matteo, 52
Mastellone, Salvatore, 200
Mastrilli (famiglia), 122; 138-139
Mastrilli, Gabriele, 120-123; 235
Matisse, Henri, 196; 204
Matteucci, Giovanni, 210
Maupassant, Guy de, 221
Mauro, Ida, 166
Mazzarelli, Carla, 190
Mazzaro, Alessandra Monica, 213;
217; 221-222
Mazzocca, Fernando, 222
Mazzoleni, Jole, 97
Mauss, Marcel, 208; 210
McLuhan, Marshall, 207
Mediavilla Martín, Benito, 167
Medica, Massimo, 80
Medici (famiglia, signori di
Firenze), 132
Medici (famiglia, artisti), 231
Medici, Costantino, 231
Medici, Domenico, 231
Medici, Gian Luigi, 231
Medici, Zaccaria, 231
Melone, Filippo, 97
Memling, Hans, 131; 134; 141
Mercenier, Euthyme, 99
Merino de Cáceres, José Miguel,
166-167
Metlicovitz, Leopoldo, 216
Miarelli Mariani, Ilaria, 113
Michahelles, Ernesto detto
Thayaht, 196
Michalsky, Tanja, 111-112
Michetti, Francesco Paolo, 213
Michiel, Marcantonio, 115; 136
Micillo, Francesco Ciriaco, 187-189
Middione, Roberto, 52
Migliorati, Luisa, 66; 73
Mignozzi, Marcello, 99
Milano, Lucia, 74
Milizia, Francesco, 192
Millin, Aubin-Louis, 101-104; 106;
108-111; 113; 235
Milone, Paola, 52
Minieri Elia, Mario, 190
Minieri Riccio, Camillo, 102; 111;
136-137
Miola, Alfonso, 112
Mocciola, Luciana, 113
Monaco, Michele, 87; 97-99
Mondini, Daniela, 113
Mondrian, Piet, 198
Mongelli, Giovanni, 97-98; 140
Montaldo, Anna Maria, 203
Montano d’Arezzo, 84
Montella, Nicola, 109-110; 113
Montero Delgado, Juan, 166
Moretti, Mario, 61; 68; 73-74
Moretti, Simona, 113
Morgan, Julia, 161-162
Morisani, Ottavio, 83; 97; 111; 156
Morisi, Carmela, 74
Mormone, Serena, 55
Mormone, Raffaele, 35; 38-40; 48;
50; 52; 55-57; 112-113; 187; 234
Moscia, Lello, 137; 154; 156-157
Müntz, Eugène, 137
Murat, Gioacchino, vedi Murat,
Joachim
Murat, Joachim 130
Muscettola, Francesco, 54
Mussolin, Mauro, 233
Naldi, Riccardo, 185; 187
Napolitano, Daniele, 222
Napolitano, Giorgio, 198
Napolitano, Valeria, 185
Nappi, Eduardo, 185
Naremore, James, 165
Nauclerio, Giovanni Battista, 44;
54; 174
Nauclerio, Muzio, 38; 44
Navarra, Umberto, 188
Navarro, Fausta, 139; 141
Negretti, Jacopo detto Palma il
Vecchio, 199
Negri, Antonello, 203
Nicola Pisano, 73-74
Nicolini, Fausto, 55; 136-137
Nocerino, Francesco, 186
Nordenfalk, Carl, 80
Ojetti, Ugo, 195; 203
Olivieri, Ugo M., 210
Orabona, Luciano, 158
Ordoñez, Bartolomé, 167
Orofino, Giulia, 80
Orsini, Pietro, 153; 156
Orsini, Raimondo, 122-124; 139
Ortolani, Sergio, 191-196; 198;
202-203; 236
Osona, Rodrigo de, 135
Otaño, Antonio, 164
Ovadiah, Asher, 73
Paccagnini, Giovanni, 233
Pace, Gabriella, 218
Pace, Valentino, 67; 69; 73-74; 80
Pacelli, Vincenzo, 55; 186
Pacio Bertini, 102; 104; 106; 112113
Pagano De Divitiis, Gigliola, 56
Pagano, Francesco, pittore, 115;
134; 136-137
Pagano, Francesco, scultore, 50
Pagliara, Adelaide, 221
Pagliara, Maria Antonietta, 218
Pagliara, Rocco, 213-214; 218-219;
221-222
Pagliarini, Marco, 57
Pagliarini, Niccolò, 57
Paleotti, Gabriele, 158
Pallottino, Paola, 213; 221
Palma il Vecchio, vedi Negretti
Jacopo
Palmese, Giovanni Antonio, 47
Palmieri, Stefano, 111
Palos, Joan Lluís, 166
Palumbo, Carlo, 37
Pane, Carlo, 130
Pane, Giulio, 140
Pane, Roberto, 38; 52; 54-55; 137
Pannozzi, Giovanni, 57
Pantaleone, santo, 227
Pantanella, Cristina, 98
Paolo, santo, 55; 59; 61; 64-74; 96;
131; 144; 146; 149-150; 152; 154;
156-157; 159; 166; 234
Paolo V (Camillo Borghese), papa,
135
Paolino, santo, 223; 225-226
Parascandolo, Luigi, 227
Paravicini, Werner, 139
Parente, Gaetano, 97; 146; 153-157
Parente, Pasquale, 83; 97; 128; 130;
139-140
Parisi, Ignazio, 44; 56
Parke, Hiram H., 162
Parrilla, Francesca, 154
Parziale, Nicola, 139
Pasqualetti, Cristiana, 73
Passeri, Bernardino, 150; 152
Paternò, Lorenzo Maria, 182-182;
188-190
Paz y Mélia, Antonio, 167
244
Pecorari, Carlo, 101-102; 104; 109
Peirce, Guglielmo, 192; 196; 198;
200-202; 204
Pellettieri, Annamaria, 185
Pennacchio, Domenico, 174
Penta, Maria Teresa, 222
Pepe, Antonio, 200
Pepe Diaz, Luigi, 192; 196; 198;
202; 236
Pepe Diaz, Ludovica, 204
Pèrcopo, Erasmo, 137
Pérez de Castro, Ramón, 165
Perin, Chiara, 204
Perinetto da Benevento, 115; 119;
136-137
Perniola, Mario, 209
Perria, Lidia, 98
Perriccioli Saggese, Alessandra, 7981; 84; 97
Persico, Leonardo, 140
Perugino, vedi Vannucci, Pietro
Pesce, Giuseppe, 57
Petillo, Pasquale, 186
Petitti, Maurizio, 188
Petrocchi, Stefano, 137
Petrucci (famiglia), 132
Petrucci, Antonello, 140
Petrucci, Franca, 140
Petrucci, Giovanni Battista, 140
Petrus Pictaviensis, 76
Pezone, Maria Gabriella, 187; 190
Pezzella, Franco, 139; 154-157; 187
Philippus Grecus, 87
Pica, Vittorio, 213-214; 221-222
Picasso, Pablo Ruiz y, 194-195;
198; 203
Picchiatti, Francesco Antonio, 172
Piccirilli, Pietro, 59; 61; 64; 70; 7374
Picone, Concetta, 138
Picone Petrusa, Mariantonietta,
202; 213; 221-222
Piero della Francesca, 193; 199;
203
Pietro Capuano, 76; 85-86; 97
Pietro Lombardo, 75-76; 234
Piezzo, Gennaro, 185
Pignatelli, Ferdinando, principe di
Strongoli, 55
Piles, Roger de, 192
Pino, Marco, 143-159; 235
Pinto, Aldo, 53-57; 186-187; 189
Pinto, Rosario, 137
Pirovano, Carlo, 221
Pirozzi, Antonio, 184
Pirozzi, Sabatino, 184
Pisanello, vedi Antonio di Puccio
Pisano
Pisani, Anna, 185
Pisani, Salvatore, 187
Piscitelli, Francesco, 128; 139-140
Piscopo, Ugo, 202
Pistilli, Pio Francesco, 73
Platone, 196-197; 204
Polo, Marco, 163
Pomaro, Vincenzo, 169; 171-173
Ponsiglione, Giacomo, 42; 45
Pontano, Giovanni, 126
Pontiggia, Elena, 203-204
Porcelli, Giovanni Massimo, 138
Pordenone, vedi de’ Sacchis,
Giovanni Antonio
Portello, Marco Antonio, 152-153
Porpora, Angelo, 115; 235
Porzio, Annalisa, 52
Porzio, Giuseppe, 185-186
Poso, Regina, 166
Pouyard, Jacques-Gabriel, 108
Pozzo, Andrea, 180; 189
Pratolini, Vasco, 198
Prencipe, Riccardo, 53; 112
Preti-Hamard, Monica, 111
Prévost, Antoine François, 221
Previtali, Giovanni, 56; 154; 156-157
Prezioso, Aniello, 187
Pugliese Carratelli, Giovanni, 97;
141
Putaturo Murano, Antonella, 80
Quartararo, Riccardo, 115
Queller, Donald E., 97
Quintavalle (famiglia), 140
Quintavalle, Armando Ottaviano,
83; 97
Quintavalle, Arturo Carlo, 79; 112
Quintavalle, Ovidio, 140
Quintavalle, Simone, 140
Quintavalle, Stabile, 140
Quintiliano, Marco Fabio, 132
Raffaelli, Claudia, 131
Ragghianti, Carlo Ludovico, 202
Ragozzino, Filippo, 57
Ragozzino, Gennaro, 48
Ragozzino, Marta, 136
Raimondo, Chiara, 97
Rancière, Jacques, 206; 209-210
Rascato, Ernesto, 154
Raventòs, Xavier Duprè, 73
Rea, Domenico, 198
Rembrandt, Harmenszoon van
Rijn, 197
Remondini, Gianstefano, 122; 138
Renato I d’Angiò, re di Napoli,
116; 122
Renoir, Pierre-Auguste, 194
Restaino, Concetta, 185
Riambau, Esteve, 165
Ribichini, Sergio, 73
Righetti, Marina, 111
Ricci, Corrado, 130-131; 140
Ricci, Daniela, 202
Ricci, Paolo, 192; 196; 198-202;
204; 236
Ricciardi, Emilio, 185-186
Ricciardi, Riccardo, 198
Rienzo, Maria Rosaria, 139
Rishel, Joseph Joe, 139
Rizzo, Vincenzo, 57; 186-187; 189
Roberti, Ercole de’, 203; 232
Roberto d’Angiò, re di Napoli, 53;
77; 80; 97; 106; 112-113; 140
Roberto d’Oderisio, 146
Roberto, principe di Capua, 83
Rodescalchi, Maria Cristina, 203
Rocco, Gaetano, 125; 139
Rodríguez Díez, José, 167
Rolfs, Wilhelm, 119; 138
Romanino, vedi Girolamo da
Romano
Romano, Serena, 74; 99; 233
Rosa, Paolo, 210
Rosenbaum, Jonathan, 165
Rosi, Giorgio, 202
Rossi, Francesco, 189
Rossi, Maria Cristina, 139
Rossi, Nicola Maria, 52
Rosso, Giovanni, 138
Rosso, Mino, 196
Rotoli, Mario, 79; 185
Rousteau-Chambon, Hélène, 110
Roveda, Stefano, 210
Rovetta, Alessandro, 202
Roviati, Federica, 203
Rubens, Peter Paul, 197
Rueda Ramírez, Pedro, 166
245
Ruggiero, Andrea, 138
Ruggiero, Mariarosaria, 137; 187
Rullo, Alessandra, 112
Ruotolo, Renato, 55
Russo, Andrea, 157
Russo, Augusto, 52; 55-57; 222
Russo, Domenico, 115
Russo, Francesca, 52
Russo, Ferdinando, 221
Russo, Gennaro, 39
Russo, Giovanni, 136
Russo, Giuseppe, 171; 173; 186
Russo, Maria, 187
Russo, Pietro, 155
Russo, Valentina, 188
Saba il Giovane, santo, 227
Sáez González, Manuela, 166
Salazar, Demetrio, 122; 138
Salerni, Bartolomeo, 174
Salvatore, Donato, 136-137, 141
Salvatori, Gaia, 202; 213; 217; 220222
Salviati, Francesco, 150
Salviucci Insolera, Lydia, 189
Sambucco Hamoud, Micaela, 203
Samuele da Tradate, 231
Sanbarberio, Pietro, 57
Sancia di Maiorca, regina di Napoli
e di Sicilia, 102
Sanfelice, Ferdinando, 38-39; 54;
56; 177; 189
Sangiorgi, Leonardo, 210
Sanguineti, Daniele, 166
Sanmartino, Giuseppe, 180
Santafede, Fabrizio, 144; 153-154;
156; 185
Santagata, Leopoldo, 137; 154;
154; 156; 158
Santarelli, Cristina, 81
Santoro, Fabio Sebastiano, 176; 187
Santullo, Michele, 169; 172; 174;
176; 186
Sanzio, Raffaello, 191-201; 203
Saraceno, Gabriele, 139
Sarnella Palmese, Giovanna, 128;
131; 139-141
Sarnelli, Pompeo, 53; 103; 106; 112
Sarno, Cristina, 189
Savelli, Sperandio, 132
Scacco, Cristoforo, 132; 140
Scaduto, Mario, 159
Scaramella, Pierroberto, 140
Scarfoglio, Edoardo, 213
Scarola, Giuseppe, 41; 44; 52
Scarpetta, Eduardo, 222
Schettini, Alfredo, 213; 221
Schiattarella, Angela, 138; 157
Schongauer, Martin, 141
Schor, Cristoforo, 180; 189
Schor, Filippo, 180; 189
Schütze, Sebastian, 185
Scialò, Pasquale, 222
Sciolla, Gianni Carlo, 202
Scirocco, Elisabetta, 53; 73-74;
110-112
Scognamiglio, Eduardo, 140
Scoppa, Antonio, 40; 55
Scoppetta, Pietro, 213-222
Sebastiano del Piombo, vedi
Luciani, Sebastiano
Seely, Jana, 166
Seidel, Max, 74
Seller, Francesca, 222
Sem, vedi Georges, Goursat
Senne, arcivescovo di Capua, 83
Serafini, Giovanni, 73
Serao, Matilde, 213
Serra di Gerace, Livio, 56
Sersale, Giulia, 42; 51
Seroux d’Agincourt, Jean-BaptisteLouis-Georges, 106;108; 110; 113
Servillo, Gregorio, 37; 54;
Servillo, Nicola, 39; 55; 56-57
Servillo, Giacchino, 56
Sessa, Giuseppe, 45
Severini, Gino, 198
Sigismondo, Giuseppe, 52; 107108; 113
Signorini, Rodolfo, 233
Siloe, Diego de, 167
Smith, Thomas, 97
Socrate, 198
Soffici, Ardengo, 195
Solario, Antonio, detto lo Zingaro,
125
Solimani, Nicolò da Verona, 230
Solpietro, Antonia, 138-139
Somaré, Enrico, 204
Sommaruga, Giuseppe, 213
Spatharakis, Ioannis, 99
Spasiano, Giovanni Francesco, 173
Speciale, Giuseppe, 80
Speranza, Laura, 166
Spila, Benedetto, 35; 52-53; 55
Spinelli, Ferdinando Vincenzo,
principe di Tarsia, 56; 186
Spinelli, Filippo, vescovo di Aversa,
153; 155-156; 158
Spinelli, Maria Filippa, 56
Spinosa, Aurora, 138
Spinosa, Nicola, 54; 138; 221
Spissu, Maria Vittoria, 136
Sricchia Santoro, Fiorella, 136-141;
185; 187
Stanzione, Massimo, 185
Stapley Byne, Mildred, 166
Stazio, Marialuisa, 222
Stefano d’Arbois, detto Stefano da
Verona, 229-230
Stefano da Verona, vedi Stefano
d’Arbois
Stefano da Verona, vedi Stefano
Falconetto
Stefano Falconetto, detto Stefano
da Verona, 229-230
Stegmüller, Friedrich, 80
Stellato, Aniello, 161-164; 166
Stendardo, Enrica, 112
Stephanus Tornacensis, 76
Stobeo, Giovanni, 99
Stones, Alison, 81
Stork, Hans Walther, 112
Strazzullo, Franco, 53-54; 136-137;
188
Strehlke, Carl Brandon, 139
Strocchi, Maria Letizia, 203
Strukelj, Vanja, 204
Summonte, Giovanni Antonio,
102-103; 106-108; 111-112
Summonte, Pietro, 115; 136; 138
Šuput, Marica, 99
Syson, Luke, 137
Tàbet, Michelangelo, 73
Tacco, Gaetano, 45
Taft, Robert F., 99
Tagliacozzi Canale, Nicola, 50; 5657; 174; 177; 184;
Taglialatela, Gioacchino, 189
Tammaro, santo, 226
Tamarco, Gaetano, 188
Tarallo, Michela, 53; 112
Tecce, Angela, 221
Tedesco, Mariaimmacolata, 187
Telesca, Ilaria, 52
Terminiello, Aniello, 42; 52
246
Terzi, Aleardo, 216
Tescione, Giuseppe, 97
Tewes, Babette, 112
Ticozzi, Stefano, 113
Tinctoris, Johannes, 128; 132
Tino di Camaino, 102; 104; 109
Thayaht, vedi Michahelles, Ernesto
Thiébaut, Dominique, 233
Tigler, Guido, 73
Timoteo, santo, 65
Tito, santo, 64; 65; 68-69
Todorova, Rostislava G., 99
Toesca, Pietro, 65; 84; 97; 202
Togliatti, Palmiro, 198
Tomàs, Rafael, 115; 136
Tomei, Alessandro, 73; 166
Tommaso, prevosto, 59; 64; 70-71;
73; 74
Tommaso di ser Giovanni di Mone
di Andreuccio, detto Masaccio,
199
Topalilov, Ivo, 99
Toppi, Niccolò, 138
Tormo, Elías, 164
Torriti, Jacopo, 84
Tortora, Simona, 186-187
Torvalds, Linus, 210
Toscano, Gennaro, 80; 110-111;
139-140
Toscano, Maria, 53
Toscano, Raffaele Tobia, 139
Toulouse-Lautrec, Henri de, 215;
220
Trigilia, Lucia, 190
Triginer, Joan, 116
Trione, Vincenzo, 202; 204
Tritta, Leonardo, 37
Troili, Placido, 122; 138
Trombadori, Antonello, 198; 200
Trosa, Fabio, 189
Tucci, Carlo, 187
Tufano, Luigi, 138
Tutini, Camillo, 103; 106; 112
Tuzi, Stefania, 53
Ughelli, Ferdinando, abate, 74
Vaccaro, Domenico Antonio, 3940; 48; 50; 54-57; 169; 173-174;
176-177; 179; 183-190
Valente, Isabella, 221
Valentiner, Wilhelm R., 111; 113
Valenzi, Maurizio, 198
Valenzuela, Marisol, 166
Valeri, Stefano, 202
Vallone, Giancarlo, 166
Vallotton, Félix Édouard, 215
van Gogh, Vincent, 202; 204
Vannucci, Pietro detto il Perugino,
232
Vanvitelli, Luigi, 177
Vargas, Carmela, 186
Vasari, Giorgio, 126; 192; 204; 230
Vecchione, Bartolomeo, 174; 179;
188
Vecellio, Tiziano, 192; 196; 199; 203
Veen, Gijsbert van, 150; 152
Velázquez, Diego Rodriguez de
Silva y, 192
Velmans, Tania, 99
Vendemia, Maria Elisabetta, 97
Venditti, Arnaldo, 185; 188-189
Ventapane, Giovanni, 44; 56
Ventriglia, Giuseppe, 130
Venturi, Adolfo, 193; 202
Venturi, Lionello, 126; 139; 196
Verdon, Timothy, 73
Verdi, Giuseppe, 194
Verger, Stéphane, 73
Vergine, Lea, 202
Viceconte, Milena, 166
Vigilante, Filippo, 45
Vigorito, Maria Rosaria, 185
Villani, Paola, 222
Villano, Fortunato, 177; 182; 185
Villano, Nicola, 177; 182; 185
Vincenzo di Beauvais, 128; 132
Vinco, Maria, 233
Virdis Limentani, Caterina, 136
Viscardi, Rosa, 221-222
Vischi, Francesca, 233
Vitale, Nicola, 42
Vitale, Roberto, 154-156; 158
Vitolo, Paola, 97-98
Vona, Paola, 141
von Falkenhausen, Vera, 97-98
Vuolo, Pietro, 129; 131; 139-140
Wackenroder, Wilhelm Heinrich,
192
Wagner, Richard, 215
Walsh, John Evangelist, 165
247
Waszak, Christian, 112
Wattenberg García, Eloisa, 167
Welles, Orson, 161; 163
Weyden, Rogier van der, 131; 134;
141
Weyl Carr, Annemarie, 99
Willette, Thomas, 185
Wolff, Robert Lee, 97
Wölfflin, Heinrich, 193
Zabaglia, Nicola, 50
Zagaroli, Antonio, 186-187
Zanella, Francesca, 204
Zanichelli, Giusi, 79-81
Zappasodi, Emanuele, 137
Zaru, Denise, 233
Zchomelidse, Nino, 74
Zezza, Andrea, 79; 138; 144; 154159; 185; 187
Zingaro, vedi Solario, Antonio
Zinzi, Salvatore, 39-40
Ziolkowski, Jan M., 98
Zola, Émile, 221
Zoppo, Nicola, 115
Zuliani, Stefania, 204